Il mondo l’han fatto
tondo affinché tutto
torni,anche se tu
non torni.Mi svegliai per colpa di un pugno che sbatté alla porta.
Mi sedetti sul letto e il rumore si fermò quando Kevin si decise ad aprire la porta.
Fu spinto da qualcuno, e quel qualcuno era Vanessa.
"Le conosci le buone maniere?" Gli chiese Kevin.
Vanessa lo ignorò e si avvicinò a me.
"Allora sei viva! È da ore che ti cerco" Esclamò ad alta voce.
"Che ore sono scusa?" Chiesi alzandomi di scatto dal letto.
"Tranquilla, hai saltato solo la prima ora che era ora buca, se ti sbrighi a cambiarti arriveremo in orario per il corso di diritto" Sbuffai sonoramente.
"Kevin perché non mi hai svegliato" Sibilai.
"Dormivi come un angioletto, chi sono io per svegliarti dal tuo mondo dei sogni"
"Kevin ringrazia che sei più forte di me, perché se no sarei capace di tirarti un pugno"
"Ne saresti capace lo stesso, ma non vuoi farmi male, avanti non mentire a te stessa"
Lo mandai a quel paese e mi dirigei in bagno per cambiarmi.
***
Entrai nell'aula di diritto, c'erano già tutti, io fui costretta a sedermi in prima fila, appena voltai il capo mi accorsi che accanto a me c'era David."E tu cosa ci fai qui?" Per poco non urlai.
"Secondo te?" Mi chiese retorico.
Io sbuffai e inizia a prendere astuccio e fogli posizionandoli in modo impeccabile sul banco.
Mi sentivo la pelle bruciare sotto lo sguardo di David.
Il professore entrò e tutti ci alzammo per salutarlo.
La lezione stava proseguendo tranquillamente, se non fosse per David.
Si spostava sempre, masticava la gomma rumorosamente e apriva e chiudeva la penna come antistress, ma a me lo stress me lo stava facendo venire.
"Puoi stare fermo" Mi voltai verso di lui, e David fece lo stesso.
Lui continuò a fare rumore con la penna, aumentando i movimenti, persi la pazienza e gliela rubai dalla mano.
"Che cazzo fai" Si stava sporgendo verso di me, e il suo corpo sovrastava il mio, per riprendersi la penna.
Gli porsi una matita e mi tenni la penna, così almeno era sicuro che con quella non potesse fare rumore.
"E cosa dovrei farci con una matita?" Inclinò di poco il capo studiandomi.
"Scriverci, almeno con quella non farai rumore" Mi voltai e ritornai a seguire la lezione, questa volta indisturbata.
La campanella suonò, questo significava che era ora di pranzo, uscii dall'aula con lo zaino in spalla, seguita a ruota da Vanessa e David.
"Posso riavere la mia penna" David mi affiancò, lanciando un'occhiata a Vanessa.
Gli diedi la penna e lui la mia matita, poi ci superò a passo felpato.
"Sei qui da solo tre giorni e già conosci metà gente" Esclamò Vanessa facendomi saltare per lo spavento.
"È stato un caso, ieri si è presentato nella mia stanza, non era solo, c'erano tutti gli amici di Kevin, compreso lui" Spiegai cosa avvenne la sera prima in quella camera, e del perché mi ero svegliata così tardi.
"Quindi tu e David siete amici?" Mi chiese appena ci sedemmo nel tavolo da pranzo.
"Assolutamente no, David emana guai, e io voglio solo stargli alla larga" Infocchertai un pezzo di carne per poi portarlo alle labbra.
"A proposito di guai, sta arrivando Tiffany"
Mi voltai e la vidi, seguita dal suo gruppetto, si stava dirigendo verso di me.
Deglutii la bile che si era accomulata.
"Summer eccoti qui" Disse Tiffany sedendosi accanto a me.
La salutai con un gesto fugace della mano, senza guardarla negli occhi.
"Adesso hai paura di me che non mi guardi nemmeno?"
Mi voltai verso di lei, guardandola con uno sguardo gelido, i suoi occhi erano marroni, un po' più chiari dei miei, era una ragazza molto attraente, i lineamenti non erano dolci, il corpo era mozzafiato, aveva la vita stretta e delle grandi forme. Emanava sicurezza e sfacciataggine.
Appena vide che la stavo osservando si irrigidì.
"Ora che ti sto guardando non riesci più a parlare? Tiffany perché ti sei seduta qui? E non dirmi perché ti sto simpatica perché non ci crederebbero nemmeno i muri" Ritornai a concentrarmi sul mio pasto, magari se non la guardavo riusciva a parlare.
"Volevo parlarti di ieri sera, potevi anche fare finta di nulla e non entrare nella stanza, non ti sarebbe costato nulla"
"Sai Tiff, quella stanza sarebbe anche mia, e poi non mi sconcerto solo per due ragazzi nudi, se volevate continuare potevate pure farlo" Bevvi un sorso d'acqua con tutta tranquillità mentre Tiffany strepitava per l'irritazione e l'imbarazzo.
"Sei solo gelosa perché sai che Kevin non ti vorrà mai" Sorrisi beffarda.
"Credo proprio che Kevin ti desidera solo per il sesso, però se vuoi rimanere dell'idea che Kevin ti ami va bene lo stesso, chi sono io per farti cambiare idea" Alzai le mani in segno di innocenza.
"Sei una lurida puttana" Sibilò per poi alzarsi seguita dalle sue amichette.
Vanessa mi stava guardando con la bocca aperta.
"Non credi di essere stata un po' troppo dura con lei?" Mi chiese sussurrando.
"Gli ho semplicemente detto la verità"
Le sorprese però non erano ancora finite, perché mentre stavo parlando con Vanessa di quello che era successo in camera la sera prima, qualcuno si sedette affianco a me.
"Ciao Vanessa, ciao Sum" Mi voltai e trovai Aaron accanto a me, i nostri corpi avevano pochi centimetri di distanza. Appena Aaron si accorse della vicinanza si spostò leggermente e io buttai fuori l'aria che avevo trattenuto senza accorgermene.
"Aaron cosa ci fai qui?" Chiesi, e sul suo volto si formò un sorriso.
"Kevin mi ha mandato qui per vedere se era arrivata Tiffany, ma a quanto pare non è così" Si guardò intorno.
"In realtà se n'è andata poco fa" Disse Vanessa appoggiando la testa sul palmo della mano destra.
"Ah perfetto, non vi siete di nuovo messe le mani addosso vero Sum?" Mi chiese Aaron assottigliando gli occhi.
"Ceravamo quasi, comunque perché non è potuto venire Kevin in persona per controllare?" Chiesi alzando un sopracciglio.
La campanella suonò, era ora di andare.
"Devo proprio andare adesso, ci vediamo stasera Sum" Ci salutò con la mano, e se ne andò senza rispondere alla mia domanda, passò per la mensa, attirando alcuni sguardi delle ragazze.
"Vi vedrete stasera?" Mi chiese Vanessa non capendo quell'espressione che aveva usato Aaron.
"Vanessa potresti farmi un favore?" Chiesi incrociando le mani in modo di preghiera.
"Dimmi"
"Dopo cena potresti venire un po' nella mia stanza, se no starei di nuovo da sola in mezzo a 5 maschi mentre fanno chissà che cosa, e non ne ho voglia"
"Va bene, almeno potremmo parlare un po' dei nuovi gossip" Mi fece l'occhiolino.
"Grazie davvero, ora vado a lezione, a stasera" Mi alzai dalla panca e me ne andai verso l'aula.
-angolo scrittrice-
Salveee
Spero che vi stia piacendo la storia.
Se volete lasciatemi una stellina per supportarmi🌟Ire💗
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Obsession
Romance~1~ Summer è appena arrivata in una nuova università, un nuovo mondo per lei che stravolgerà la sua vita. Forse la scelta di questa università non è stata una buona idea, oppure si? Summer sarà costretta a fare i conti con il suo passato che si tr...