È pazza ma è magica
non c'è bugia nel suo fuoco.Summer pov's
Avevo allontanato Kevin. Per sempre. Non credevo ai per sempre ma a questo sì. Perché non ci sarebbe mai stato un futuro per noi. Ci saremmo graffiati a vicenda, il nostro amore era un sentimento così forte da farti male. Quando Kevin uscì dalla sala una morsa mi strinse il petto. Il mio cuore schizzò dal dolore. Ora la stanza era vuota anche se c'era la presenza di Vanessa e riempirla. Lei era come un raggio di sole che spaccava le pietre. Ma ora non riusciva ad illuminarmi, ero irraggiungibile.
Una lacrima mi solcò la guancia. Vanessa se ne accorse.
«Perchè piangi Sum? Non stai bene? Ti fa male qualcosa? Vuoi che chiami la dottoressa?»
Sorrisi leggermente. Si stava preoccupando per me. Lei sarebbe rimasta al mio fianco per sempre. Lei non mi avrebbe abbandonato vero? Non avrei retto tutto quanto da sola. Mio padre in pericolo. Alexandra in fin di vita. L'allontanamento di Kevin. Un tempo avevo Poppy insieme a me, ora eravamo in un momento critico, stava cercando di riprendere i rapporti ma non era semplice. Nulla era semplice.
«Mi fa solo male il petto» Sussurrai guardandolo. Oltre al rossore causato da Marco non c'era nulla. Nessun segno di sangue, nessun buco. Nulla.
«È per colpa di quel bastardo di Marco vero? Giuro che io lo uccido» Batté un pugno sul suo palmo. La situazione mi fece sorridere.
«Lo sai vero che è già morto?» Sussurrai. «Comunque non è per quello» Mi torturai le mani.
«È per Kevin? L'ho visto uscire, era abbastanza... Infuriato» Vanessa cercò di trovare le parole giuste. Nulla era giusto in quel momento tranne che le sue parole.
«Ci siamo lasciati» Dissi tutto d'un fiato. Sentire quelle parole scivolare con tanta facilità dalle mie labbra mi fece rabbrividire. I peli si drizzarono. Vanessa se ne accorse. Per una volta la mia amica era senza parole.
«Non so cosa...»
«Dire?» Terminai la sua frase. Lei annuì. Mi spostai sul letto per trovare una posizione più comoda. L'aria in quella stanza era diventata opprimente. Irrespirabile. Bevvi un sorso d'acqua per levare quella sensazione strana posata sulla lingua, come un accenno di nausea.«Non puoi restare qui, devi uscire» Vanessa si alzò. La sedia produsse un rumore stridulo che riecheggiò per tutta la stanza. Annuii decisa. Mio padre stava riposando e mi era vietato vederlo fino al giorno seguente, di Alexandra non c'era ancora nessuna notizia. Seguii Vanessa.
«Quando ti dimetteranno?» Apriì la porta della mia stanza. Lì vicino a noi c'era un dottore che stava camminando a passo felpato.
«Domani sarò già all'università» L'idea di restare nella stessa stanza con Kevin mi fece sudare freddo. Chissà cosa starà facendo in questo momento. Spero solo che non stia piangendo dispiaciuto della nostra rottura.
Il dottore ci lanciò un'occhiata fugace, poi tornò sui suoi passi e spalancò la porta. Quella era la stanza dove riposava mio padre. Scossi la testa. No. Non potevo entrare. Domani sarei ritornata qui per vedere come stesse e per sapere di Alexandra.
La luce del sole pallido mi colpì in pieno volto, l'aria frizzante giocherellò con i miei capelli. Era il primo novembre, il mese che si lasciava definitivamente alle spalle l'estate e l'autunno aprendo le porte all'inverno. La California di per sé non era fredda, l'inverno però era la stagione che odiavo di più.
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Obsession
Romance~1~ Summer è appena arrivata in una nuova università, un nuovo mondo per lei che stravolgerà la sua vita. Forse la scelta di questa università non è stata una buona idea, oppure si? Summer sarà costretta a fare i conti con il suo passato che si tr...