"- Heyy terra chiama Clare -" disse Maggy, scuotendo le mani davanti il viso della sua amica. Dopo ciò che era successo la sera prima Clare non aveva smesso di pensare al suo incontro, sembrava essere casuale e invece era tutt'altro, dentro di lei sentiva come se fosse lui l'ammiratore segreto; ciò avrebbe spiegato più cose del previsto, si era talmente convinta del fatto che avesse bisogno di lui, quando in verità sarebbe potuta riuscire a compiere molte cose da sola. Calcolando, inoltre, che i giochi e le attività non erano iniziate veramente, la festa non si poteva definire tale. La sua mente però si era soffermata all'aspetto fisico e alle passioni in comune, e se invece lui fosse una cattiva persona? Questa storia dell'aiuto, delle cartelle cliniche, della cara amica doveva finire all'istante.
"- Sì ci sono -" rispose riponendo questi pensieri nell'angolo più buio della sua mente. La seconda attività sarebbe stata quella di un'escursione subacquea, così Maggy Luna e Clare andarono a ritirare il loro abbigliamento da sub ad una delle casette in fondo la spiaggia. Il sole risplendeva sull'isola il mare era calmo e l'aria divenne frizzantina non appena le ragazze incominciarono a incamminarsi verso la destinazione prefissata. Ovviamente un tragitto anche corto non poteva non essere accompagnato da una chiacchierata tra ragazze.
"- Ultimamente scomparite spesso, cosa succede? -" domandò per prima Clare,
"- Niente -" rispose fredda Maggy lanciando un'occhiata furtiva a Luna,
"- Non ci credo, puoi mentirmi quanto vuoi ma sicuramente scoprirò la verità -" la minacciò,
"- Glielo dico io: c'è una persona che ci vuole morti, mandandoci messaggi criptati, biglietti al nostro funerale, microcamere -" disse Luna, Maggy divenne rossa dalla rabbia,
"- COSA?! -" urlò Giorgia bloccandosi a metà strada, "- Quando pensavate di dirmelo? -" domandò furiosa,
"- Tu non c'entri nulla perché avremmo dovuto coinvolgerti, potrebbe fare del male a noi e anche a te -" si giustificò Maggy, la sua migliore amica non l'avrebbe vista più allo stesso modo,
"- Uno posso difendermi da sola e due perché faccio parte anche io di questa comitiva! Siamo qui da neanche un giorno e guarda che segreti escono fuori, chi altro lo sa? -" avrebbe voluto urlare dalla rabbia ma si limitò ad incrociare le braccia al petto in segno di attesa.
"- Nessuno, fidati siamo solo noi due -" cercò di nascondere Maggy,
"- Tu zitta! Luna? -" si mise davanti alla sua migliore amica per incrociare al meglio la sua futura "cognata" come l'aveva definita Simone,
"- I-io n-on posso dirtelo -" balbettò abbassando la testa,
"- Perfetto! Complimenti! -" disse Clare battendogli le mani, guardandole con faccia schifata, passò in mezzo a entrambe assicurandosi di avergli dato una spallata e andò a cercare gli altri. Il suo era un presentimento più che una convinzione: gli altri lo sapevano.
"- Dove stai andando? -" gli urlarono Maggy e Luna rincorrendola, ma lei era già arrivata a i templi. Da quello che sapeva dormivano ancora tutti, nessun problema, li avrebbe svegliati, anche al costo di costringerli ad alzarsi dal letto. Sudava freddo dall'ansia e dalla paura di quelle risposte. Primo tempio in ordine era quello di Callias. Si fermò sulla porta e incominciò a bussare incessantemente e velocemente, si sentirono dei passi svelti muoversi e Callias aprì di scatto la porta.
"- Clare, si può sapere che cosa succede? -" aveva i riccioli scombinati era a petto nudo con indosso solo dei boxe blu di raso, notò le espressioni preoccupate e cupe di Maggy e Luna dietro di lei
"- Vai in cortile -" senza aspettare una sua risposta si diresse alla numero 4, Atlas. Ma lui era già fuori con i suoi occhiali neri seduto su una sdraio intento a guardare il suo telefono le gambe perfettamente depilate incrociate tra loro.
"- Buongiorno anche a te. Tranquilla conosco la strada -" rispose con disinvoltura alzandosi e andando verso Maggy Luna e Callias che discutevano tra loro animatamente. Fu il turno del fratello che conoscendo la sorella aveva già capito cosa sarebbe successo se si fosse rifiutato, ultimo ma non per importanza fu Ronald che aveva capito la situazione e si diresse direttamente al centro. Tutti avevano fatto saltare il piano, gli animi cominciavano a surriscaldarsi.
"- Maggy io ti uccido -" la minacciò a bassa voce Atlas, aveva cercato di mantenere la calma ma dentro di lui stavano scoppiando bombe l'una dopo l'altra, il suo cuore gli martellava nel petto provocandogli un'agitazione improvvisa "- se gli succedesse qualcosa io non me lo perdonerei per tutta la vita -"
"- Cosa devo dire io che sono il fratello? DEVO proteggerla, in questo momento è una bomba ad orologeria, non dispone di sé -" disse Simone passandosi le mani fra i capelli,
"- E' tutta colpa mia, non dovevo dirglielo -" si scusò Luna sul punto di piangere,
"- Esatto! Non aspettarti che io ti dica che non è vero, perché se adesso lei verrà rapita da qualcuno io -" iniziò a minacciare Atlas,
"- Scusate ma dove è finita Clare? -" domandò Callias accorgendosi che la ragazza in questione era scomparsa dalla loro vista, ad un tratto si sentì un motore in lontananza, in una frazione di secondo una Ducati sfrecciò al lato destro della comitiva fu talmente veloce che i ragazzi e le ragazze non riuscirono nemmeno a vedere chi ci fosse sopra, lasciando solamente il profumo della giovane Massimi unito a quello della benzina.
"- DA DOVE CAVOLO E' USCITA FUORI?! -" urlò Atlas cominciando a correre, a seguire Callias Ronald Maggy Simone e Luna,
"- TUA SORELLA GUIDA UNA MOTO?! -" urlò Ronald non abituato a correre, lui era sempre stato un tipo che la ginnastica la evitava piuttosto di praticarla,
"- NO, HAI IL PATENTINO PER LA MACCHINA NON PER LA MOTO! -" urlò Simone continuando a seguire la scia di polvere lasciata dalla moto, continuarono a correre fino a quando non c'è la fecero più, ma nessuno di loro si arrese a cercarla...
Nel frattempo
Clare non era sola, non lo era mai stata, nonostante avesse il casco riusciva a sentire il vento inondarle i capelli, l'adrenalina scorrerle viva nelle vene, la faceva sentire libera. Si teneva stretta, come un ancora al guidatore della Ducati.
"- La nave ci attende al porto più lontano ma se preferisci possiamo prendere l'aereo -" le urlò il guidatore, si era stretta ancora più forte, non era abituata alle moto.
"- Voglio solo che non ci seguano -" il che era impossibile, ormai erano su un'autostrada grigia senza protezioni il sole illuminava il lastricato e il mare sembrava un foglio colorato dall'alto.
"- Tranquilla se ci troveranno saremo già in un altro posto -" la rassicurò il ragazzo,
"- Grazie -" disse prima di appoggiare la sua testa sulla sua schiena, la moto non si fermò mancava ancora molto alla loro meta....
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Con affetto, un ammiratore segreto...
ActionClare Callum ha sempre pensato che la sua ricca famiglia fosse normale, con qualche litigio, si sa cose da ricchi; fino a quando si ritrova catapultata su un'isola mortale per incominciare un gioco mai finito. Ma il peggio deve ancora venire perché...