Nick si svegliò per primo. Guardò la dolce figura addormentata affianco a lui. Ne rimase affascinato come se avesse visto per la prima volta un'opera d'arte. Il suo sguardo si soffermò sulle punte blu dei suoi capelli corti a caschetto. Una scarica di rabbia gli pervase il corpo, contrasse la mascella per non far uscire gli infiniti pensieri che gli passavano per la testa. Doveva scaricarsi, altrimenti lo avrebbe ucciso. Uscì delicatamente dal letto, era ancora mattino presto e l'aria frizzantina filtrava dalle sue gigantesche finestre, si assicurò che lei fosse ben coperta ed entrò nella cabina armadio. Decise di indossare dei pantaloncini grigi e una maglietta termica a maniche lunghe blu, si sistemò i capelli biondi e con gli auricolari alle orecchie si preparò ad uscire. Diede un'ultima occhiata alla casa, la gigantesca cupola era pulita alla perfezione, le scale agli estremi di destra e sinistra di marmo, luccicavano dalla pulizia, il divano gigante senza una piega, le finestre senza una macchia, tutto era perfettamente in ordine. Indossò le sue classiche Nike per correre e uscì. Incominciò a correre nella speranza che lo calmasse abbastanza da non spaccare la faccia a quel verme viscido che era ancora libero, magari a dormire sogni tranquilli mentre Clare aveva crisi nel guardare anche solo un dettaglio che gli ricordasse quell'episodio. Ma la colpa non era solo sua, anche dei suoi genitori che l'avevano mandata in quel posto per cucirle la bocca. Lui avrebbe sistemato tutto, glielo aveva promesso.
"- Watt? -" rispose toccando la cuffietta mentre attraversava il vialetto per dirigersi alla sua palestra privata,
"- Buongiorno signore, volevo comunicarle che abbiamo fatto come ci aveva richiesto, i ragazzi sono in salvo -" Nick sorrise all'idea di aver mosso altre pedine per vendicarsi di tutte quelle persone che avevano fatto del male a lei.
"- Perfetto, voglio che li portate in una delle mie proprietà in città, giusto per temporeggiare. -" aveva circa dieci proprietà sparse per il mondo, ma la principale rimaneva quella dove avrebbe desiderato vivere con Clare,
"- Sarà fatto signore, noi dovremmo... come dire.... -" si fece sfuggire una risata imbarazzata,
"- Sì raccontategli tutto ciò che non sanno, non credo che lei voglia farlo per prima -" dopo un ultimo saluto riattaccò la chiamata.
Aprì le porte della palestra e si diresse direttamente al sacco da boxe nero, si fasciò le nocchie e si tolse la maglietta, prese un respiro molto profondo riportando alla mente tutto ciò che lo faceva arrabbiare, a partire da quel verme, un cazzotto fortissimo, il suo cervello si annebbiò completamente, tanto che non si rese conto di sprigionare così tanta rabbia repressa, il sacco assumeva volti diversi in base ai ricordi che gli passavano per il cervello. I suoi muscoli si contrassero, spinse la tempia verso il sacco per prendere fiato. Poi riprese senza fermarsi.
Nel frattempo...
Clare aprì gli occhi dolcemente, ultimamente non si era concessa un momento per riposare come doveva. Scese delicatamente dal letto, aprì la porta ritrovandosi una donna vestita di blu, avrà avuto circa una quarantina di anni, le leggere rughe le decoravano il viso, l'espressione autoritaria e la postura altrettanto. Si sforzò di sorridere ma fu un tentativo vano,
"- Salve io sono -" la interruppe subito,
"- Clare, piacere mio, Mary -" le porse la mano amichevolmente, Clare la strinse fiera,
"- Allora, Nick è in palestra ma ti ha lasciato delle cose da indossare, se vuoi seguirmi -" entrarono insieme nella cabina armadio, su uno sgabello al centro della stanza era posato un'outfit; un paio di jeans larghi con un top bianco, le scarpe delle semplici All- Stars verdi. Fece per avvicinarsi ma lei la bloccò subito.
"- Non quello, questo -" prese un vestito lungo blu corto fino alla caviglia, la scarpe dei sandali ad intreccio. Clare trasse un profondo respiro prima di sfilarlo per le bretelline fine dal manichino. Mary le chiese se avesse bisogno di una mano per vestirsi dato che il vestito si stringeva dietro, sottolineando i minuscoli fianchi e il seno. Dopo essersi vestita le fece fare il tour della casa, anche se lei non faceva altro che pensare a Nick e cosa stesse facendo.
In palestra...
Nick aveva trovato una soluzione per togliere tutte le ricchezze a i Calante, Calante, Stradivari e Bartold, senza far scivolare in quel gigantesco buco divoratore anche i figli, innocenti vittime di un gioco a pedine. Entro fine giornata tutte le famiglie non avrebbero avuto neanche un soldo bucato in banca, le tasche dei figli invece, si sarebbero riempite. Atlas era il problema principale, aveva la stessa età di Clarequindi minorenne, dovette creare un conto che si aprisse quando lui avrebbe raggiunto la maggiore età, ovviamente questo processo venne fatto anche per Maggy. Per il resto tutti avevano piena accessibilità a i nuovi soldi ottenuti. Era certo che non avrebbero prestato un singolo centesimo a i loro genitori, conoscendo i piani che avevano.
In quel momento...
"- Quindi fatemi capire, alla fine del giardino ci sono delle piante di fragole? -" Claresi cambiò immediatamente le scarpe, indossò degli stivali lunghi da equitazione lasciati lì apposta, mentre parlava con Mary, incominciò a sistemare la sella del cavallo di Nick. L'avrebbe uccisa per questo? Sì, ma preferì non pensarci. Le serviva un momento di pace dopo quello che era successo la sera prima e per momento di pace intendeva una scarica di adrenalina. I capelli boccolati con le classiche punte blu erano legati una minuscola coda, doveva ancora abituarsi al fatto di non averli lunghi come prima. Si tirò il vestito su e salì sul cavallo.
"- Signorina io -" la pregò,
"- Clare, per favore -" la corresse mentre sistemava tutta l'attrezzatura su quel cavallo tranquillissimo. Da piccola aveva fatto qualche lezione per poi abbandonare per inseguire un altro sport.
"-Clare, io non credo che sia una buona idea -" disse cercando di convincerla a scendere,
"- Io invece credo di sì, sarà divertente, viene con me? -" il cavallo nitrii in segno di approvazione, Mary sbiancò diventando più pallida delle neve,
"- Non ho l'abbigliamento adeguato -" rispose,
"- Che scusa orribile -" diede un'incitamento al cavallo che cominciò a galoppare così veloce che persino l'aria appariva un macigno su entrambi, Clare si sentì libera e rilassata, fece soprattutto attenzione a non cadere. Il prato era una vasta distesa verde curata, alla fine si trovavano le fragole. Il suo obbiettivo, il suo frutto preferito. Dal prato verde si poteva notare la grandezza della casa con la cupola gigante che risplendeva, a delimitarlo erano varie colonne in stile greco. Si fermò solo quando vide le piante in lontananza legò il cavallo ad un albero e con un piccolo balzo scese per andare a raccogliere le fragole. Si piegò elegantemente quando sentì una voce abbastanza riconoscibile. Si voltò, Nick era su un cavallo nero, sembrava un principe forse perché era biondo o semplicemente la sua postura lo rendeva tale.
"- Troverò mai qualcosa in cui non sei brava? -" si avvicinò con il suo cavallo, il suo sorriso naturale era capace di illuminare anche una stanza buia,
"- Chi lo sa, magari sì, magari no -" rispose mettendosi le mani suoi fianchi, lui rise nel vederla in quel modo,
"- Ti sfido. -" un ghigno malefico gli si palesò in volto,
"- Non credo che tu sia pronto a perdere -" prese una fragola e gliela passò prima di riavvicinarsi al suo cavallo, salì senza alcuno problema e si avvicinò a lui.
"- Da qui fino a casa -" si allinearono, uno sguardo fugace fece scattare in entrambi le farfalle nello stomaco. Un silenzio profondo e tombale attendeva che uno dei due desse il via. Appena Nick lo fece, fu come uno sparo. I loro cavalli incominciarono a galoppare talmente veloci che il terreno sotto i loro zoccoli si sfaldava a pezzettini. Lui non smise di guardarla, l'avrebbe fatta vincere volentieri piuttosto che vederla in quello stato un altra volta. Lei sentiva di riuscire a superarlo, povero non sapeva a cosa stava andando incontro. Quando arrivarono alla fine della loro corsa, entrambi con il fiatone, si rese conto di averlo superato e fiera aspettò il suo arrivo.
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Con affetto, un ammiratore segreto...
ActionClare Callum ha sempre pensato che la sua ricca famiglia fosse normale, con qualche litigio, si sa cose da ricchi; fino a quando si ritrova catapultata su un'isola mortale per incominciare un gioco mai finito. Ma il peggio deve ancora venire perché...