Capitolo 32

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"- Quando posso vedere mia sorella ? -" Simone corse dietro alla domestica pensando che  sapesse qualcosa, Atlas pensò al momento in cui l'avrebbe rivista, dall'aeroporto non aveva smesso di pensarci, non che prima non lo facesse, ma ora quel sentimento era aumentato. Maggy e Luna avevano entrambe il fiatone per quei venti scalini di marmo che avevano fatto, Ronald insieme a Callias le superarono, salendo gli scalini a due a due. La casa in cui erano ospitati era gigante, erano presenti opere d'arte moderna e contemporanea.

"- Deve chiederlo al sergente -" rispose fredda, una ragazza bassina con un uniforme azzurra a bianca, una coda che raggruppava i suoi folti ricci. 

"- Finché il nostro capo non ci darà l'autorizzazione -" la figura autoritaria del sergente Watt si palesò in fondo alle scale, la sua espressione severa scrutava i presenti, 

"- Avete rotto il cavolo, vogliamo vederla -" Atlas non si faceva di certo intimorire da quell'uomo, suo padre era identico, e dopo aver saputo ciò che aveva fatto lo odiava più di qualsiasi altra persona. 

"- Non mi rivolgerei così, signorino Calante -" il sergente si avvicinò lentamente come se fosse un giaguaro, gli occhi del ragazzo non si staccarono da quelli grigi dell'uomo, la tensione si poteva tagliare con un coltello, 

"- E' per caso un avvertimento? -" alzò leggermente il mento, un profumo di lavanda e vaniglia pervase il corridoio, la comitiva si scambiò occhiate, lei era qui.

"- Io -" il sergente venne interrotto da una voce riconoscibile, fu come uno spiraglio di luce in una tempesta, 

"- Oh per favore Atlas, anche senza di me devi metterti nei casini? -" Clare era mano nella mano di Nick, che in un completo blu torreggiava difensivo vicino a lei, il suo ciuffo biondo appena lavato era piuttosto discutibile, nonostante ciò rimaneva bellissimo, dagli occhiali scuri fissava tutta la comitiva ognuno stava avendo reazioni diverse; Atlas stava per sentirsi male, Maggy rimase sorpresa guardava prima Nick e poi Giorgia, i suoi occhi sguizzavano sul vestito corto azzurro di lei, un taglio semplice che le risaltava le lunghe gambe, Luna si portò le mani sulla bocca per coprire un grido, Callias si dovette appoggiare sul muro per non perdere l'equilibrio. Il cuore di Clare batteva fortemente, gli occhi le si riempirono di lacrime nel vedere il fratello sano e salvo, strinse un ultima volta la mano di Nick prima di correre contro Simone e stringergli le braccia intorno al collo. Lui annusò il suo odore, e ricambiò l'abbraccio.

"- Mi dispiace di non averti protetta -" le sussurrò, lei si staccò lentamente e si asciugò con una manica del vestito una lacrima sulla guancia, scosse la testa, 

"- Hai fatto il possibile, tranquillo -" gli lasciò la mano e si avvicinò a Callias. Lei lo guardò negli occhi, così belli, il suo blu adesso rifletteva cristallizzato dalle lacrime, come se ci fosse il confronto tra riva e oceano, 

"- Che avete tutti da piangere ? -" lei rise ma fu l'unica, scambiò un'occhiata con Nick che non le staccava lo sguardo di dosso mentre Watt gli parlava all'orecchio, le sue guance avvamparono,

"- Dov'è finita quella camicia hawaiana tanto carina? -" lui cercò di sorridere ma tutto ciò che uscì fuori furono solo delle labbra tremanti che si inclinavano, lei gli scompigliò i ricci, fu poi il turno di Maggy dalla quale ottenne solo uno scattoso abbraccio, 

"- Quel biondino è il tuo fidanzatino, eh? -" le sussurrò all'orecchio, Clare rise prima di passare a Luna con lei non aveva avuto chissà quale rapporto eppure un abbraccio non la disturbò così tanto. Ronald le diede semplicemente il cinque, arrivò poi il turno di Atlas.

Lei si avvicinò a lui, Nick lasciò il sergente per affiancarla, Atlas lo fulminò con lo sguardo. Nick serrò la mascella mise le mani dietro la schiena, ma Giorgia riuscì a notare una macchiolina di sangue scendere sulla moquette bianca. Gli prese il braccio e lo strinse a sé,

"- Ralph spaccatutto vuoi lasciarci soli? -" ecco, adesso si uccideranno, grazie Atlas continua così, pensò Clare, il suo tono da ragazzino viziato non gli era affatto mancato, 

"- Scusa Pac-man, non sapevo che oltre a mangiare puntini sapevi anche rompere il cazzo -" rispose stizzito Nick, indurendosi istantaneamente, 

"- Ehy -"  gli diede un colpetto sul fianco duro, 

"- Sì infatti digli qualcosa a questo coglione -" aggiunse Atlas, 

"- Atlas! -" strillò in segno di rimprovero, ma dove erano finiti tutti? 

"- Vuoi che ti prenda a pugni ora o dopo a rate ? -" Clare tolse il braccio pronta a interporsi tra loro se ce ne fosse stato il bisogno, 

"- Fammi pensare, mi ci serve un po' per metabolizzare le cazzate che stai dicendo -" gli si avvicinò, 

"- Senti chi parla. Il pozzo di scienza, la prossima volta assicurati di controllare che non ci siano paparazzi a filmare la tua scenata di rabbia -" Atlas divenne rosso, Nick sguainò uno dei sorrisetti malefici, prese il polso di Clare ma lei non si mosse, 

"- Quale video? -" domandò sconvolta, lei aveva incontrato Madeline, ma non sapeva che fosse  la stalker di Atlas e soprattutto non sapeva cosa LUI gli aveva fatto,

"- Ne parliamo a casa, lasciamo che si sistemino -" Clare camminò in direzione di Nick senza staccare gli occhi dal viso colpevole di Atlas. Atlas infastidito bagnò Nick con il vaso delle piante pieno d'acqua. Lo schizzo arrivò principalmente a lei. Le ricordò di nuovo le secchiate di acqua gelida, rimase paralizzata, Nick la superò a grandi passi,

"- Pezzo di merda -" lo prese per il collo della camicia e lo attaccò al muro, Atlas cercò di tirargli un pugno, tutti accorsero per dividerli, ma non si fermò e continuò a picchiarlo. Le urla di Maggy, il sergente fece una fatica immensa per staccare Nick, le voci divennero ovattate e confuse. Clare incominciò a piangere, i singhiozzi le vennero naturali, il suo cuore incominciò a battere di nuovo, si accasciò con le ginocchia al petto in un angoletto della scalinata, l'acqua, acqua gelida, capelli tagliati, manette, via la sedia, il suo corpo possente, i suoi occhi, pensò interrottamente Clare. Nessuno se ne era accorto fino a quando Nick la vide e il suo cuore si spezzò in mille pezzi, scese di scorse le scale, la prese in braccio e la tranquillizzò riportandola alla realtà. Lo sportello della macchina venne aperto velocemente, Atlas gli corse dietro  ma loro erano già partiti. Giorgia vide la maglietta Nick sporca di rosso e riconobbe il sangue di Atlas, si allontanò di scatto da lui, terrorizzata.

"- Calmati sono io -" disse avvicinandosi con le mani in vista, lei riprese a piangere non disponendo più di se stessa, cercò di aprire lo sportello ma Nick li bloccò. Gli tirò un calcio, prendendolo in faccia se non fosse che lui schivò. Con un gesto veloce la fece addormentare, da quando era tornata la prima cosa che aveva fatto era stata farla visitare da un medico che lo autorizzò a dargli dei tranquillanti quando le "crisi" sarebbero diventate troppo violente da gestire.                  

Con affetto, un ammiratore segreto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora