Little Dove: 9

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Ivee salutò i suoi amici, affermando di non poter andare con loro, dicendo che stava male, ottenendo semplicemente un'occhiata di David, la sapeva lunga e, anche se non si vedeva direttamente, i suoi occhi stavano leggermente sorridendo, come se sapesse già quello che sarebbe successo dopo.

Iniziò quindi a camminare, da sola con i suoi pensieri, arrivando a sentire la mancanza delle continue chiacchiere di Andrew, trovava il silenzio assordante, ma si sorprendeva a sobbalzare ad ogni rumore fuori dal normale, non poteva farci niente, da quando era tornata faceva molta attenzione a tutto quello che la circondava, molti non sembravano nemmeno aver notato quel cambiamento, quindi più volte si chiedeva: qualcuno aveva mai fatto veramente caso a come era prima?

Quasi automaticamente prese una sigaretta dalla tasca dei pantaloncini, la portò alla bocca e ne assaporò avidamente il sapore, ributtando il fumo fuori dalla bocca, sentì improvvisamente la mente più leggera, liberata la mente da tutte quelle domande che l'avevano assillata durante la notte e durante il giorno si sentì leggermente più felice.

Poi sentì il rombo di una macchina fin troppo familiare e poco dopo arrivò la voce, anche questa fastidiosamente familiare.

"Hey! Ivee, sali." Disse quindi Billy Hargrove accostandosi accanto a lei. La ragazza lo fissò per qualche secondo solamente, notando che c'era una ragazzina dai capelli rossi con lui, poi sbuffò e continuò ad andare avanti, ignorandolo completamente.

"Sali, non farmelo ripetere più volte." Disse nuovamente il ragazzo, andando alla sua stessa velocità, affacciandosi dal finestrino, chiaramente già scocciato dalla situazione.

"No." Rispose lei questa volta, non girandosi nemmeno e tenendo il mento alto, resistendo alla tentazione di vedere l'espressione sulla faccia di Billy, che sembrava aver perso completamente la pazienza, infatti aveva accelerato e aveva fatto una veloce manovra, strappando un urlo alla ragazzina dai capelli rossi, posizionandosi davanti ad Ivee.

"Idiota! Se mi prendevi?!" Aveva urlato lei, avvicinandosi velocemente al suo finestrino e urlandogli in faccia.

"Ma non l'ho fatto." "Per poco."

"Pensavo fossi più intelligente di così mio piccolo cerbiatto, non mi conviene investire una bella ragazza, figuriamoci se poi si chiama Ivee Sprouse." Aveva risposto lui, scendendo dalla macchina, aprendo lo sportello per lei e facendo un inchino derisorio.

"Solo perchè devo arrivare in orario." Borbottò quindi la ragazza, non arrossendo e incrociando le braccia, chiaramente innervosita dal comportamento del ragazzo.

"Certo mio piccolo cerbiatto." Aveva risposto lui, ridacchiando e alzando il volume della musica.

Billy era preoccupato per la ragazza che in quel momento sedeva silenziosamente nel sedile posteriore della sua macchina, sapeva cos'era successo l'anno prima,era quello il motivo per cui tendeva a tenere i suoi movimenti sotto controllo, per essere in grado di aiutarla in caso di pericolo. Non sapeva perchè Ivee Sprouse lo intrigava così tanto, non sapeva nemmeno se voleva essere qualcosa di più per lei, non sapeva perchè il cuore batteva più veloce in sua presenza, aveva paura, era estremamente terrorizzato dai grandi occhi da cerbiatto che sembravano nascondere così tante emozioni. Era come una falena, sempre in cerca della sua luce, eppure, mentre la guardava dallo specchietto si chiedeva se ne valeva la pena, Ivee Sprouse valeva il rischio? Era diventata veramente così importante? La risposta era sì, la ragazza, il suo cerbiatto era uno dei pochi motivi per ancora non era andato via.

Not my decisionWhere stories live. Discover now