End of a Fairy tale: 4

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Ivee camminava velocemente verso l'uscita della piscina, poche volte si era sentita così arrabbiata, anzi, dire arrabbiata significava sminuire il sentimento che provava in quel momento, era furiosa e non sapeva se si sarebbe calmata facilmente.

"Ivee!" Urlò il ragazzo, era poco dietro di lei, eppure sembrava così lontano.

"Ivee, Evelyn!" Urlò nuovamente lui, facendola fermare per un secondo, permettendogli di raggiungerla.

"Evelyn, Evelyn per favore non andare... Per favore..." Disse quindi prendendole le mani, notarono subito la differenza, le mani del ragazzo erano così grandi, così calde, quelle di lei erano piccole e fredde. Eppure sembravano perfetto per stare insieme.

"Guardami!" Urlò lui, facendole alzare sguardo lentamente.

"Non posso perderti... Evelyn per favore, non andare..." Disse Billy, con un tono nuovamente più lieve.

"Le persone mi avevano avvertito, le avrei dovute ascoltare. Perché ora ti vedo Hargrove, vedo quello che sei veramente." Disse Ivee, con tutta la rabbia e il disprezzo che provava in quel momento, si allontanò da lui e lo fissò, le lacrime stavano andando a riempire i suoi occhi da cerbiatto, eppure lo continuava a guardare, perché anche se era cambiata continuava ad essere Evelyn Sprouse.

"Ho bisogno di te, Evelyn Sprouse, dal momento... Quando ti ho visto la prima volta, ho capito che eri tu, all'inizio non ci volevo credere, non potevo crederci, eppure infestavi i miei sogni ed eri presente nelle mattine, non sembravi voler andare via, eri là e avevi deciso di perseguitarmi." Iniziò a dire Billy, avvicinandosi nuovamente alla sua ragazza, i loro volti erano pericolosamente vicini, i loro respiri ormai erano sincronizzati, come i battiti dei loro cuori.

"Ma ora ho bisogno di te, Lyn, ora rendi la mia vita un qualcosa di bello, mi fai diventare una persona migliore, non posso perderti, non posso... Quindi non andare, per favore."

Ivee lo fissò, quasi a bocca aperta, sicuramente non si aspettava una dichiarazione del genere, in un posto del genere. Sapeva che quasi nessuno aveva sentito quel discorso, c'era troppo rumore, troppe persone e troppa musica, quel momento era un momento privato, intimo e là, anche se circondata da chissà quante persone si sentì da sola, sola ma con Billy, il ragazzo che in quel momento la guardava speranzoso.

"Amarti è come una tortura, Billy." Iniziò quindi, sentì il cambio di atmosfera, capì che il suo ragazzo avrebbe voluto ribattere, eppure lei continuò.

"Ma questa tortura mi è piaciuta un po' troppo e non sono disposta a lasciarti andare, Hargrove, mi hai fatto sentire viva come non lo sono mai stata, so per certo che se ti lasciassi andare diventerebbe tutto più complicato. Sei come una droga, ormai non posso fare a meno di te."

I due ragazzi si guardarono, ignorando quello che succedeva intorno a loro, poi lui mise le sue mani sulle guance di lei e avvicinò il viso, baciandola appassionatamente, come qualcuno di veramente innamorato.

Ivee sentì tutte quelle emozioni, nascoste dietro un bacio poco casto, eppure non si tirò indietro, adorando ogni secondo di quel momento.

Not my decisionWhere stories live. Discover now