Little Dove: 21

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Ivee si lanciò sul corpicino della ragazza e l'abbracciò, sentendo le mani di Undici che la stringevano a loro volta, erano così freddi e minute che la giovane dovette sforzarsi per sentire quel tocco quasi inesistente.

"Pensavo fossi morta! Voglio dire mi hanno detto..." Iniziò a dire velocemente, le parole si susseguivano una dopo l'altra e la stessa ragazzina ebbe difficoltà a capire cosa le stava dicendo.

Undici capendo cosa voleva dire la ragazza le prese le mani e, anche in quel momento così difficile, anche se nessuno le aveva mai insegnato come fare, sorrise leggermente prima di parlare.

"Sto... Bene, sono viva." Disse con voce incerta e facendo ridacchiare Ivee.

"Comunque mi piace questo nuovo look." Disse la ragazza allontanandosi e facendo avvicinare Mike, che ebbe una reazione simile.

"Fico." Disse Undici.

"Si, fico." Rispose Mike sorridendo all'amica che aveva appena ritrovato.

"Undici, dove sei stata, per tutto questo tempo dove ti sei nascosta?" Domandò la ragazza non appena la ragazzina ebbe salutato tutti, anche se ignorò volutamente Max.

Undici non rispose subito, anzi alzò lo sguardo su Hopper che aveva assistito a quella scena. Ivee, notando quello scambio di parole non dette si girò verso l'uomo e iniziò ad urlargli contro.

"Come hai potuto?! Come hai potuto nasconderla davanti ai nostri occhi?! Come hai potuto guardarci in faccia e mentire spudoratamente?! Come hai potuto essere così insensibile? Sapevi quanto sono stata male quando ho scoperto che era morta! Sapevi quanto volevo ringraziarla per avermi salvato!"

"E l'ho fatto, le ho detto tutto quello che dicevi a me!" Urlò Hopper di rimando.

"Ma io non volevo che tu facessi il gufo messaggero! Io volevo solo ringraziarla, abbracciarla!" Urlò nuovamente lei fuori di sé.

"Lyn, è ok." Intervenne Undici facendo zittire la ragazza, che tuttavia continuava a fumare per la rabbia.

"Undici ha ragione, dobbiamo uccidere quel coso." Intervenne David, mettendo una mano sulla spalla dell'amica e sorridendo alla ragazzina.

"Non possiamo." Intervenne Hopper, chiaramente scoraggiati.

"Io posso." Intervenne Undici attirando tutta l'attenzione su di sé.

"Non mi stai ascoltando..." Iniziò l'uomo, alzando leggermente il tono della sua voce.

"Ti sto ascoltando, posso." Rispose la ragazzina sfidandolo.

"Penso che se Undici dice che può farcela allora può farcela." Intervenne Ivee, ottenendo un sorriso di riconoscimento da parte della ragazzina.

Da quel momento il gruppo unico che si trovava in casa si divise, Hopper e Undici andarono nuovamente verso il laboratorio, per chiudere il portale come Will aveva detto. Joyce, Jonathan, Nancy e anche David, di cui le parole precise erano state:" voglio vedere quel coso in faccia e voglio ucciderlo con le mie stesse mani." Portarono Will per liberarlo.

Lasciando quindi indietro i due ragazzi più grandi e tutti gli altri.

"Mike! Ti vuoi calmare?" Esclamò la ragazza, guardandolo mentre faceva per l'ennesima volta avanti e indietro.

"Come posso calmarmi sapendo che lei è là?! Nel posto più pericoloso in questo momento?!" Esclamò il ragazzino portandosi le mani ai capelli.

"Mike..." Borbottò Lucas, cercando di fare calmare l'amico.

"No Lucas! Tu non eri là, non hai visto quanti mostri c'erano!" Esclamò nuovamente il ragazzino.

"Democani!" Intervenne Dustin, correggendo l'amico e ottenendo occhiate di fuoco da parte di tutti.

"Hopper non la terrà al sicuro, non devi preoccuparti." Intervenne Ivee, capendo però benissimo il sentimento che sentiva il ragazzino in quel momento.

"Senti amico, quando il coach ti dice che devi fare una cosa tu la fai, giusto?" Intervenne Steve, Ivee si voltò velocemente verso di lui e lo guardò, non capendo quello che voleva dire.

"Giusto." Rispose però Lucas.

"Si ma questo non è uno stupido sport, Harrington, si parla della vita o della morte di altre persone e poi, non siamo nemmeno nel gioco." Intervenne lei quindi incrociando le braccia.

"Che hai detto?! Il basket è..." "Non è il punto Harrington!" Urlò lei.

"Ok? Comunque quello che volevo dire è che siamo in panchina, non possiamo fare niente." Continuò lui.

"Questo non è vero, quei democani hanno un'unica mentre, quando sono corsi via dal bus è perché sono stati chiamati via."

"Quindi se attiriamo la loro attenzione..." Intervenne Ivee, gli occhi si erano illuminati capendo il piano.

"Forse possiamo allontanarli dal laboratorio."

"E aiutare Undi!"

"Si è poi moriamo tutti!" Esclamò Steve, intromettendosi nuovamente.

"Sei molto pessimista Harrington."

"Ho preso il tuo posto visto che sei chiaramente impazzita Sprouse."

"Ho capito!" Esclamò improvvisamente Mike, osservando i disegni sparsi per la casa.

"Questo è dove si trovava Hopper... Quindi qua... C'è il centro, dove convergono tutti i tunnel." Spiegò il ragazzino.

"Se lo bruciamo..."

"Si, no, questo è un chiaro no." Intervenne il ragazzo.

"Ma il mindflayer chiamerebbe via il suo esercito!" Esclamò Max.

"Verrebbero per fermarci."

"Noi a quel punto torneremmo indietro."

"E staremo bene."

"Quando capiranno che siamo andati via..."

"Undi sarà salva."

"E sarà al portale per chiuderlo!"

"Hey! Ho detto di no!" Esclamò il ragazzo.

Tutti gli altri si zittirono e smisero di proporre, fino a quando non si sentì il rumore fin troppo familiare di una macchina. Una fredda paura di impossessò di Ivee, che sapeva che le cose sarebbero finite male.

Not my decisionWhere stories live. Discover now