Ivee si svegliò la mattina dopo sul divano, dove era rimasta tutta la notte, aspettando che Billy la chiamasse nuovamente.
Quando si svegliò il trucco era ancora sul suo viso, i vestiti erano gli stessi della sera prima, la preoccupazione che si era impossessata di lei non era mai andata via, un brutto presentimento la faceva tramare, anche se il caldo non era mai andato via.
Quando uscì da casa sua non andò verso lo Starcourt Mall, si diresse verso la casa del suo ragazzo, sperando che non fosse successo niente al suo ragazzo.
Si fermò un secondo davanti alla porta, temendo che ad aprirle fosse Niell Hargrove, tuttavia il bisogno di sapere era più forte, così bussò un paio di volte.
Quando la aprì vide la figura di Max, stagliarsi all'ingresso.
"Ciao Max, Billy è in casa?" Domandò quindi, tirando un sospiro di sollievo.
"Si, perché?"
"Niente in particolare, vado in camera sua."
Ivee così entrò in casa e iniziò a salire per le scale, arrivando davanti alla porta familiare, non bussando nemmeno, entrò e quello che vide la fece immobilizzare.
Seduto in un angolo, rannicchiato, con la testa tra le ginocchia c'era Billy, era fermo immobile e non diede segno di averla notata, il suo cuore perse un battito davanti a quella vista, tuttavia non si fermò, si avvicinò lentamente e appoggiò una mano sulla sua spalla, facendolo sobbalzare, quella reazione improvvisa la spaventò leggermente, soprattutto perché vide un graffio sulla sua fronte, vide gli occhi del ragazzo, erano uguali ma diversi in qualcosa.
Quella volta non riuscì a perdersi nella loro infinità, c'era un qualcosa che la bloccava ad un certo punto, una sorta di oscurità che la spaventò.
"Billy?" Domandò quindi, sedendosi davanti a lui, cercando di capire cos'era successo la sera prima, anche se la faccia del ragazzo in quel momento non aiutava, una serie di emozioni attraversavano i suoi bei tratti, la paura e il terrore predominavano su tutto, qualcosa che non aveva mai visto rispecchiarsi sul suo viso.
"Ivee... C-cosa ci fai qua...?" Domandò il ragazzo, come se notasse solo in quel momento la sua presenza.
"Sono entrata cinque minuti fa, Billy, che cos'è successo?" Mormorò lei preoccupata, continuando a studiare la sua figura con gli occhi, non azzardando però nessun movimento, spaventata di causare qualche tipo di reazione.
"I-io non lo so... Ero in macchina e- e poi quella cosa..." Iniziò a balbettare lui, con il respiro che si faceva sempre più affannato mentre ricordava quello che era successo la sera prima.
"Quella cosa, cosa? Billy?! Perchè ieri non sei venuto? Come ti sei fatto quel graffio? Perchè non hai chiamato!" Esclamò Ivee, cercando comunque di mantenere la calma, era ovvio che il suo ragazzo aveva affrontato qualcosa di traumatico e altrettanto chiaro era il fatto che urlare non sarebbe servito a niente, così aveva aspettato pazientemente una risposta.
Billy la guardò, incontrò i suoi occhi e cercò di rilassarsi, tuttavia i ricordi ritornarono più forti di prima, la paura tornò più forte di prima, quasi soffocandolo, non permettendogli di respirare.
Ivee lo guardò mentre iniziava a respirare sempre più velocemente, il suo petto si alzava e abbassava in modo frenetico e delle lacrime caddero dai suoi occhi, anzi, caddero dagli occhi di entrambi, la ragazza non lo aveva mai visto in quello stato e non poteva far altro oltre a preoccuparsi, tuttavia, non riuscendo a rimanere semplicemente ferma lo abbracciò, premendo l'orecchio di lui contro il suo petto.
"Mi dispiace, mi dispiace, ascolta il mio cuore, lo senti? E' là, batte, proprio come il tuo, battono insieme, l'uno per l'altro..." Gli sussurrò dolcemente.
Il ragazzo fece come diceva la giovane e pian piano riuscì a calmarsi, ristabilizzando il suo respiro e asciugando gli occhi.
"Andiamo in piscina, forza, devi comunque lavorare." Continuò la giovane, alzandosi e porgendogli la mano, non si era accorta del cambiamento che era avvenuto dentro il suo ragazzo.
Non si era accorta che l'oscurità, prima lontana e confinata, aveva preso il sopravvento, non si era accorta che quello che le stringeva la mano non era più il suo Billy...
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Not my decision
FanfictionIvee non si poteva reputare una brava ragazza, non si poteva nemmeno reputare una ragazza popolare, per lei avevano creato una categoria sociale, era semplicemente diversa. Era semplicemente la cattiva ragazza del liceo, quella che tutti temevano pe...