6. Penelope

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Capitolo 6:
- dove la BAU riceve una brutta notizia
- dove Hotchner sembra quasi umano
- dove Tori corre un rischio
>> ep. 03x09

«Oh, dai, raccontaci di lui,» gridai al telefono oltre il rumore dell'acqua che scorreva

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«Oh, dai, raccontaci di lui,» gridai al telefono oltre il rumore dell'acqua che scorreva. Stavo tagliando le patate da mettere in forno, e per poco non rischiai di tagliarmi un dito quando Emily mi diede una spintarella eccitata nel sentire Garcia parlare. «Vuoi essere responsabile di una gita in ospedale?» la sgridai a bassa voce. «E chiudi l'acqua che non si sente niente.»

Lei mi scoccò un'occhiataccia. «Come dovrei lavare la frutta senza acqua?»

«Ragazze, ci siete?» sentimmo chiedere dal telefono, lasciato in viva voce. JJ si interpose tra me ed Emily e prese il cellulare, con l'altra mano che reggeva un calice di vino bianco.

«Ci siamo, solo che queste due litigano come una coppia sposata. Allora, lui com'è? E tra quanto viene?» domandò la nostra amica bionda. Vidi che aveva già finito di sistemare per l'aperitivo, con patatine, salatini e olive perfettamente separati in ciotole bianche e i calici pronti per essere bevuti. Le feci cenno di levarmi il grembiule umido e mi spostai per infilare nel forno preriscaldato la teglia di patate.

Io, JJ ed Emily eravamo nel nostro appartamento, a preparare la cena dopo un'estenuante giornata culminata con l'arresto dello psicopatico cannibale Floyd Ferell. Avevamo deciso di stare un po' insieme in una serata solo ragazze; Garcia, pure invitata, ci avrebbe raggiunte dopo il suo appuntamento, in tempo per mangiare il dolce al cioccolato che avevo preparato e vedere un film—e soprattutto spettegolare sul resoconto della serata.

«Lui è... bellissimo,» rispose la nostra amica, e noi tre non potemmo che scambiarci un sorriso emozionato. «Ve l'ho detto, ci siamo incontrati mentre stavo al solito bar, e lui aveva un problema al computer. All'inizio non volevo uscirci, visto quello che mi aveva detto Derek,» proseguì, e vidi Emily rabbuiarsi. Quando oggi pomeriggio stavamo lavorando al caso Farell, avevo visto Morgan litigare al telefono ed Emily rimproverarlo subito dopo.

«Derek, come ogni maschio sotto i quarant'anni, non ha la minima idea di come parlare alle donne in amicizia. Hai fatto bene a ignorare tutto quello che ha detto,» disse infatti la mia coinquilina, nervosa.

«Tra quanto passa a prenderti?» mi intromisi io, cercando di suonare il più possibile vivace, per distrarre l'umore di Garcia dal calare appena prima del suo appuntamento.

«Tra cinque minuti, in teoria—oh cazzo, è arrivato prima! Ha appena citofonato!» esclamò, colta alla sprovvista. Io, Emily e JJ esplodemmo in gridolini entusiasti e maliziosi, con occasionali battute sconce da parte mia. La chiamata segnava un'ora e quarto, quindi stavamo chiacchierando letteralmente da quando Garcia aveva appena iniziato a prepararsi. «Okay ragazze, fatemi gli auguri!» disse, e con un coro di buona fortuna la lasciammo al suo principe azzurro.

505 || aaron hotchnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora