Capitolo 15: - 14 -

534 25 1
                                    


Giorno 3 - Mercoledì

Hermione gemette svegliandosi dal suo sonno leggero. Che ora era? A quanto sembrava non tanto presto, perché la luce del giorno penetrava nella stanza attraverso la finestra della camera di Malfoy, pungendo dolorosamente gli occhi di Hermione. Non riusciva a sopportare la luminosità e cercò di sfuggirvi rotolandosi e accoccolandosi ancora di più nella coperta.
Si sentiva malissimo, ma non perché avesse dormito solo poche ore. Tutto il suo corpo tremava ancora, aveva una fastidiosa nausea e si sentiva di nuovo tutta sudata.
Ormai il desiderio delle piccole pillole bianche era diventato così grande che ogni volta che pensava a come sarebbe stato ingoiarne una aveva delle vampate di calore e di freddo. Era insopportabile e Hermione si chiedeva per quanto tempo ancora avrebbe dovuto sopportare questa condizione prima che le cose migliorassero.
Mentre si girava si voltò un po' più lontano dalla finestra e verso il centro del letto, il suo braccio urtò contro qualcosa di solido e caldo, e si concesse un'occhiata.
Draco Malfoy era sdraiato accanto a lei, vestito solo con un paio di jeans e addormentato profondamente, il che fece gelare Hermione. Si mise seduta molto lentamente e con cautela, ma nonostante la sua prudenza, le girava la testa e dovette fare qualche respiro profondo.
Poi si ricordò della notte precedente. Ora il suo incubo personale, come lo chiamava segretamente sempre più spesso, giaceva nel letto accanto a lei e dormiva beatamente mentre lei lottava con il disgustoso freddo per cui doveva ringraziarlo. Stronzo.
Per qualche motivo non riusciva a sopportare che lui dormisse così tranquillamente. Così decise, senza ulteriori indugi, di svegliarlo.
"Malfoy!" Gli scosse la spalla e si chinò su di lui. "Svegliati". Malfoy brontolò e si agitò solo leggermente.
"Lasciami dormire", pretese, ma a Hermione non importava molto di quello che voleva. "Apri gli occhi, Malfoy, o ti vomito nel letto!"
La cosa funzionò. Malfoy si mise seduto nel letto più velocemente di quanto Hermione si aspettasse, e lei ricadde sorpresa sul materasso.
"Devi vomitare?" chiese, leggermente in preda al panico, e Hermione arrossì per l'imbarazzo.
"Mi sembra di sì, anche se non ho mangiato nulla. Mi sento assolutamente nauseata e stordita". Per sottolineare le sue parole, si portò una mano allo stomaco e lanciò a Malfoy uno sguardo di rimprovero. Lui non sembrava contento, ma nemmeno arrabbiato.
Malfoy si alzò in fretta e attraversò la camera da letto nel suo inimitabile modo predatorio, infilandosi prima una camicia e poi cambiando i jeans con i pantaloni della tuta.
"Va bene, vieni. Ti accompagno in bagno", disse con voce sorprendentemente dolce.
Hermione annuì, cercando di ignorare almeno per qualche secondo che era Draco Malfoy a prenderle la mano e ad aiutarla ad alzarsi. Aspettò un attimo, ma notando quanto le tremavano le gambe, decise di sollevarla in braccio, cosa che fece sussultare Hermione per la sorpresa.
"Dovresti fare anche una doccia calda. Sei di nuovo tutta sudata", mormorò, e la giovane strega si sentì ancora più in imbarazzo.
Malfoy le chiese, per la prima volta, perché mai avesse preso regolarmente le pillole. Non era nel suo stile affogare i dispiaceri nelle droghe o nell'alcol. O almeno, non lo era mai stato. Ma le cose erano cambiate quando era entrata per la prima volta nel suo ex bordello di Knockturn Alley. A un certo punto aveva sentito il bisogno di dimenticare varie cose e di rendere la sua vita più sopportabile.
Ora, mentre veniva portata in bagno tra le braccia di Malfoy (cosa piuttosto patetica), si rese conto che forse lui aveva ragione sul fatto che doveva cambiare qualcosa. Smettere di prendere le pillole sarebbe stato meglio per lei, per quanto fosse difficile. Una volta superata questa maledetta dipendenza, avrebbe finalmente avuto le idee chiare. E questo era esattamente ciò di cui Hermione aveva bisogno.
Lanciò un'occhiata a Malfoy. "Mi dispiace". Le parole le scivolarono sulle labbra più velocemente di quanto Hermione avesse il tempo di pensare. Notò l'espressione sorpresa di Malfoy ed evitò il suo sguardo.
Lui non disse nulla finché non la rimise in piedi. Lei si aggrappò al lavandino per precauzione, visto che non poteva fidarsi delle sue gambe."

Baton RougeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora