Capitolo 22

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Inizia il secondo tempo.

Dopo diversi minuti dal fischio d'inizio, Neymar entra nel vivo della partita e arriva la prima azione importante: scalcia con forza il pallone che finisce dritto in porta. Il portiere del Monaco non può fare nulla: è goal, la palla ha sfondato la rete.

"Eccolo finalmente" dice Christophe sollevato dalla ripresa di Neymar

C'è un secondo di silenzio: i tifosi stanno prendendo consapevolezza di quello che è appena successo. Dopo un secondo esatto esplodono di gioia, urlano e sbraitano come animali impazziti. La verità è che aspettavano questo goal da fin troppo tempo.

Dopo aver ammirato lo stadio in festa, mi volto a guardarlo. A destare la mia attenzione è la sua strana esultanza anzi forse sarebbe meglio dire non esultanza visto che davanti alla telecamera si porta il dito alla bocca, come se volesse zittire qualcuno. In un attimo è letteralmente accerchiato dai suoi compagni. Lui sembra impassibile: stringe le mani ad ognuno di loro senza sorridere. Mbappè è dietro di lui, aggrappato alla sua schiena, sta cercando di dirgli qualcosa nell'orecchio. Lui ascolta quello che gli dice con un atteggiamento imperturbabile poi si gira a guardarmi. Ci guardiamo intensamente per un minuto interminabile fino a quando poi si volta per ricominciare a giocare.

La tensione esplode al 50 esimo minuto: Neymar inveisce contro un avversario del Monaco e poi contro l'arbitro che sembra rimanere indifferente ai suoi insulti. Poi la situazione si aggrava: avviene tutto rapidamente. In un modo aggressivo Neymar spinge con una mano il calciatore che finisce completamente steso a terra. Quando si rialza e si avvicina per chiedere spiegazioni , Neymar non si dimostra ben disposto a chiacchierare: con un sorriso sarcastico si scaglia sul suo viso e lo affronta a muso duro. Gli urla qualcosa furioso, gesticolando le mani che si avvicinano sempre di più al viso del calciatore.

Vengono divisi. Solo l'intervento dei compagni evita lo scontro fisico. Mbappè lo blocca subito , spingendolo all'indietro

"Ma che cazzo sta facendo?" urla Gabriel, appena balzato in piedi.

Mentre Kylian cerca di calmare la rissa noto il commissario tecnico avvicinarsi a Christophe. Li vedo parlare, si stanno confrontando sul da farsi evidentemente. Confusa, mi volto verso Damien

"Che succede adesso?" domando preoccupata

"Niente, adesso lo faranno uscire vedrai"

"Ma perché lo ha fatto Damien? Neymar ha interrotto la partita"

"Non è la prima volta che succede, ha spesso queste manifestazioni aggressive, ma questa volta non lo so, sembra diverso. Chissà che gli sarà successo. Povero ragazzo, deve essere aiutato"

Solo quando giro la testa mi accorgo di un calciatore di riserva pronto ad entrare in campo: Di Maria fa un leggero riscaldamento poi entra a sostituire Neymar che esce afflitto, strappandosi la fascia da capitano. Non la consegna a Messi, la butta a terra, infischiandosene di essere visto e di essere ripreso dalle telecamere che si fiondano da ogni angolazione e su di lui

L'allenatore gli sfiora un braccio per cercare di fermarlo. Vorrà chiedergli spiegazioni o cercare di farlo parlare

"Neymar" gli urla Christophe

Ma lui riesce a schivarlo con rapidità, poi quasi correndo si affretta a uscire dallo stadio

Decido di seguirlo, ho bisogno di sapere cosa è successo e soprattutto che cosa gli prende. Quando arrivo nello spogliatoio mi fermo ad osservarlo, è lì in un angolo. È seduto sulla panca di legno, con le braccia poggiate sulle gambe. Nasconde il viso tra le mani senza smettere di respirare nervoso. Questa posizione lascia intravedere il suo stato: sembra privo di forze, incapace di reagire a quel peso interiore che si porta dietro, ormai da un' eternità

Breccia nel mio cuore| Neymar jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora