Capitolo 58

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Attenzione 🔞

Sollevo lentamente le palpebre, ancora un po' stordita e d'istinto aggrotto le sopracciglia perché quello che vedo davanti a me sono centinaia di occhi che mi scrutano spaventati

Neymar è alla mia destra seduto con Kylian , alla mia sinistra Damien e l'allenatore, al centro tutti gli altri ragazzi della squadra che si sono catapultati qui. Ma qui dove?! Mi  guardo intorno per capire dove mi trovo, adesso ho capito dove sono: mi ritrovo in infermeria, lo noto dalle luci fredde a neon e dal mobilio in acciaio.  Sono sdraiata su un lettino, da questa posizione il soffitto gira terribilmente, mi sembra di essere su una barca nel bel mezzo di un naufragio

È Neymar che mi parla, sporgendosi verso di me. Ha uno sguardo allarmato:

"Charlotte mi senti?"

"Si" dico con un filo di voce

Provo ad alzarmi dal lettino ma sento un peso all'altezza della pancia che blocca ogni mio movimento, strizzo gli occhi per capire al volo di cosa si tratti, porto le mani alla pancia e tasto quello che sembra essere un avambraccio maschile stretto in modo possessivo attorno a me. Abbasso la testa per capire di chi è quel braccio tatuato mentre le mie mani scorrono su una peluria sottile e liscissima. Adesso sollevo lo sguardo: quel braccio appartiene a Neymar. Ha intuito la mia espressione perché mi rassicura:

"Devi rimanere stesa ancora per un po'. Sta tranquilla ci sono io. Non vai da nessuna parte"

"Perché? Io sto bene"

Mi volto verso Damien per cercare spiegazioni e lui mi parla:

"Sei svenuta Charlotte. Ci ha riferito Kylian che stamattina non avevi mangiato, senza zuccheri e carboidrati sei caduta come una pera cotta, in più il sole ha fatto il resto.. ma sta tranquilla non hai sbattuto la testa perché Neymar si è precipitato a prenderti in braccio. Io ti ho afferrato dal polso ma Neymar ti ha preso in tempo, mi ha anticipato"

Strizzo gli occhi spremendomi le meningi, cercando di pescare tra i ricordi confusi di qualche minuto fa. Sospiro sconsolata perché non ricordo nulla di tutto ciò, ricordo solo di aver parlato con Neymar prima degli allenamenti

"Bevi" ordina Neymar sventolandomi sotto il naso un bicchiere d'acqua.

Lascia la presa sulla mia pancia per permettermi di farmi alzare da seduta e la svuoto a metà

"Grazie" farfuglio

Neymar poggia il bicchiere d'acqua e poi si alza e si rivolge ai compagni:

"Ragazzi uscite un attimo, per favore"

I ragazzi, compreso Damien e Christophe obbediscono all'istante e una volta soli si rivolge a me che lo guardo confusa:

"Non mi guardare così, ti devo alzare le gambe perché così ti sale il sangue al cervello. Volevano farlo loro ma io l'ho impedito perché hai la gonna, quindi ora te lo farò io"

"No!" gli dico tenendo unite le gambe e portandomi le braccia incrociate

"Ti ho vista nuda e poi non ti guardo"

"No no"

"Non ti vedo le mutande, sono di lato non riuscirei a vederle manco se mi impegnassi. Forza non fare storie"

Contro una mia qualsiasi imposizione, mi fa sollevare le gambe a circa 45 gradi e subito sento arrivarmi un improvviso flusso di sangue al cervello

Giro la testa per guardarlo: i suoi occhi non mi mollano un attimo e io ci affondo dentro, annaspando

"Hai visto? Stai già meglio, hai preso già colore!" esclama facendo un respiro di sollievo

Rimango a fissarlo senza fiatare, sono ancora in posizione supina con le gambe all'aria

Breccia nel mio cuore| Neymar jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora