Capitolo 15

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Attenzione 🔞

"Quando l'amore non è follia, allora non è amore"

Il bagliore del sole che inondava la stanza mi sveglia di soprassalto. Mi giro ancora assopita su un fianco. Ed è questo piccolo movimento a farmi rendere conto di avere tutto il corpo, le gambe in particolare, indolenzite. Avevo fatto l'amore con Neymar, il campione del PSG, quel ragazzo simpatico e furbetto che mi ha conquistato dal primo sguardo. Mi ero ripromessa di non volere più nessuno e invece eccomi qui nella camera da letto di questo calciatore che mi ha stregato dal primo giorno. D'un tratto mi rendo conto di essere sola, mi metto a sedere sul letto, fissando con una certa tristezza il posto vuoto accanto a me. Probabilmente mi ha già dimenticata.

Poi mi sento osservata, sollevo gli occhi e lo vedo, eccolo seduto su una poltrona ai piedi del letto, ancora a torso nudo con addosso i boxer. Mi fissa con una espressione distaccata che mi fa allarmare. A che cosa starà pensando?

"Buongiorno" lo saluto con fare incerto, mentre mi tiro il lenzuolo bianco fino al mento

"Buongiorno Charlotte. Non devi coprirti, guardarti mi piace molto" mi dice tenendo il pugno chiuso sotto la mascella, senza smettere di fissarmi 

Per un momento questa sua affermazione mi fa arrossire, poi torna ad assalirmi quella vaga preoccupazione.

"Hai rimpianti Neymar?" gli domando dopo un breve silenzio

Il suo volto si distende e la bocca accenna a curvarsi in un sorriso: "No, assolutamente. Come stai?" mi chiede rassicurandomi

Lo guardo stupida. Si sta preoccupando per me, dunque.

"Io sto bene, se vuoi sapere se mi è piaciuto andare a letto con te la risposta è sì Neymar. Piuttosto tu come stai? Sei corso sanguinante in infermeria ieri sera"

"Io sto bene, non fa male" mi dice mentre si tocca lievemente il sopracciglio, protetto dal cerotto

"Mi sembri preoccupato" gli faccio notare

"Non sono preoccupato. È stato bello stare con te, forse troppo...Ti ho guardata tutto il tempo dormire" mi guarda attentamente, rimanendo ancora lì seduto, poi continua a parlare

"È impossibile lo so, ma ti voglio ancora e la cosa mi spaventa" mi dice, sfoggiando un sorriso nervoso e provocando in me un profondo senso di imbarazzo.

Quando smette di sorridere, si alza e si avvicina verso di me che sono ancora seduta sul letto a guardarlo con degli occhi colmi di calore e affetto

Riesco a malapena a guardarlo, lui è vicinissimo a me, seduto al mio fianco. Non mi ha ancora toccata eppure la sola presenza sembra già avvolgermi in un vortice caldo, caldissimo, quasi infernale.

"Mamma mia quanto sei bella" mi dice lasciando scorrere l'indice lungo il mio viso e fermandosi poi sulle labbra. Basta quel semplice tocco a far svolazzare le farfalle che sento in pancia, ogni qualvolta mi tocca. Lui sembra averlo capito perché scende con il dito più in basso, sulla gola

"Ti voglio" e il dito scivola sui seni

In risposta emetto un timido gemito, poi mi distendo al centro del letto mentre le sue mani cominciano a farsi strada fra le cosce. Compiaciuto per la mia precoce umidità, mi accarezza piano mentre io sento ogni nervo del corpo formicolare. Chiudo gli occhi e sospiro, cercando di contenere il mio stato di benessere. Comincia a condurmi in quel luogo di intenso piacere dove già quella stessa notte mi aveva condotto. D'istinto gli prendo la mano, lui ricambia stringendo le nocche più forti, poi si libera dalla stretta per sfilarsi i pugili.

"Non riesco più a controllarmi" mi bisbiglia nell'orecchio con una voce quasi tremante

Mentre gli poso la mano sulla sua coscia, lo vedo prendere un cuscino per posizionarlo sotto il mio bacino. Incapace di qualunque pensiero razionale e coerente lo lascio fare. Non ho la lucidità mentale per comprendere le sue reali intenzioni quindi mi limito a guardarlo con fervore. Completamente nudo, mi divarica con forza le gambe e comincia ad unirmi a me

Breccia nel mio cuore| Neymar jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora