"Neymar sta fermo per favore!"
Damien stava cercando in tutti i modi di fare una valutazione più approfondita sulla caviglia ma Neymar sembrava non voler collaborare. Da quando lo hanno portato qui in infermeria non fa altro che nascondersi il piede e strattonare tutti con le braccia. Ogni tentativo di rassicurarlo o di provare a visitarlo risulta vano.
"È per il tuo bene, facci vedere la caviglia così vediamo se possiamo riuscire a lenire il trauma"
Damien stava cercando ancora una volta di sollevargli la gamba per tastare la caviglia ma lui ancora una volta lo blocca con un braccio . È sdraiato sul lettino. Lo abbiamo di peso spostato dalla barella al lettino per consentirgli di stare più comodo e per poter ovviamente cominciare a fargli una serie di visite che per adesso sembrano ancora in sospeso perché Neymar continua a non voler sentir ragioni. Mi trovo al fianco di Damien ad osservare la scena, la stessa scena che si ripresenta da ormai un quarto d'ora. Cerco di controllarmi, di recuperare ossigeno, di ritrovare il mio respiro, di fermare il battito accelerato del mio cuore e piano piano ci riesco, quindi gli parlo decisa
"Neymar basta, non serve a nulla reagire così. Fatti visitare da noi per piacere. Abbiamo bisogno di fare un inquadramento clinico in tempi abbastanza celeri per capire l'entità dell'infortunio. Potrebbe essere qualcosa di risolvibile"
Finalmente parla. Non ci guarda negli occhi ma fissa il vuoto
"No, questa volta è diverso. Mi conosco" ci dice mentre con le mani si asciuga le lacrime che scendono lentamente dagli occhi
Damien cerca di scrutare bene il suo viso ma non avendo ricevuto alcun contatto visivo, si allontana un attimo per prendere dal cassettino degli antidolorifici
"Prendi questo e manda giù " gli dice mentre gli porge l' Ibufrone e un bicchiere d'acqua in una mano
Lui con un solo sorso ingoia la compressa e poi torna a fissare il vuoto. Avrà una soglia abbastanza alta del dolore perché fino ad ora non ha chiesto farmaci, evidentemente soffrirà in silenzio
Mentre sono li inerme, davanti al lettino ad osservarlo , sposto gli occhi in direzione della caviglia e preoccupata esclamo
"Damien è ancora più gonfia adesso, serve del ghiaccio!"
Mi affretto a prendergli il ghiaccio, una volta preso al volo glielo appoggio sulla caviglia, facendo leggera pressione. Con mia piacevole sorpresa Neymar non si muove di un centimetro anzi rimane immobile. Non l'ho messo direttamente a contatto sulla pelle ma l'ho interposto con un asciugamano.
Damien approfitta di questo momento per cominciare a tastargli la caviglia, mi fa cenno di spostare il ghiaccio per cominciare a dare una prima analisi
"L'edema è abbastanza localizzato, la caviglia è abbastanza rigida. Dobbiamo iniziare con gli esami Charlotte tu fagli un bendaggio , Gabriel fai prima il massaggio, io vado a prenotare l'RX in ospedale"
"No! Lasciatemi stare " urla Neymar che si è piegato sul lettino in posizione da seduto
Decido di intervenire io, guardandolo con espressione seria
"Ti devi sottoporre agli esami altrimenti non possiamo aiutarti Neymar"
"Non me ne frega un cazzo. Non posso essere aiutato perché so benissimo che non c'è una soluzione. Lasciatemi stare, andate via! Viaaaa "
Non aggiunge altro, ci guarda, poi senza volerlo scoppia a piangere. Le lacrime scendono giù senza alcun freno , lungo le guance , una dopo l'altra copiose , arrivano al mento , si soffermano un attimo e poi saltano giù , si asciuga con il dorso della mano poi colpisce a pugni il lettino
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Breccia nel mio cuore| Neymar jr.
FanfictionRiuscire a essere assunti nello staff medico di una squadra come il Psg e è quasi un'impresa. Questo Charlotte Meyer, parigina nel sangue, lo sa fin troppo bene. D'altro canto però, la sua determinazione le permetterà di realizzare questo sogno, tan...