Apro lentamente gli occhi, svegliata dalla luce del sole che pervade la stanza, illuminandola di luce dorata che si riflette nelle pareti. Percepisco subito di essere sola: il lato del letto posto accanto a me è vuoto. Mi alzo dal letto e a piedi nudi raggiungo il soggiorno nella speranza di trovare qualcosa che lui mi abbia lasciato, ma non c'è niente, nessun bigliettino. Non sono una persona materiale ma ci tengo molto ai piccoli gesti, alle piccole cose che mi fanno sentire speciale ed importante come quella volta che mi svegliai con quel vassoio sul comodino. E come non dimenticarlo!
Sono trascorsi due giorni da quella sera, dall'incontro con mia madre che ha messo a dura prova il nostro rapporto, ma siamo stati bravi a rimanere uniti e a farci scivolare addosso quelle critiche anche se devo dire che in questi due giorni Neymar l'ho percepito distante, freddo, distaccato. Si sta dedicando alla preparazione atletica, allo sport, alle uscite con i suoi amici e non c'è più tempo per me. Prima dell'incontro con mia madre eravamo felici e spensierati invece ora sembra essersi rotto qualcosa. Decido di non pensarci e di iniziare a prepararmi per andare a lavoro, sicuramente lui starà già li visto che stamattina é balzato giù dal letto per andare a correre
Mi lavo i denti e dopo avermi lavato il viso, mi trucco leggermente poi vado in camera in cerca di vestiti. Torno di nuovo in bagno per darmi un'altra ripassata ed esco di casa.
Quando arrivo al Psg e oltrepasso le scale, vengo attirata dalla sua risata, decido di seguire quel brusio e chiacchiericcio per avvicinarmi a lui. Svolto il corridoio e lo trovo nell'angolo delle macchinette a parlare con Damien che subito si allontana nel vedermi arrivare nella loro direzione. Neymar invece è voltato di spalle e ancora non mi ha notata, era talmente assorto nella conversazione che nemmeno si è reso conto dei miei passi
Ora che siamo soli decido di parlargli
"Neymar! Anche stamattina sei uscito prima di casa"
Si volta verso di me:
"Sono andato a correre, siamo quasi alle finali e devo prepararmi"
Rimango a fissarlo in attesa che parli ancora e lui infatti aggiunge qualcos'altro
Il suo tono é cauto: "amore non volevo svegliarti, dormivi così bene" mi dice mentre mi accarezza una guancia
"Va bene ma almeno oggi pranziamo insieme? A casa non ci sei mai, ieri sera sei anche tornato tardi.."
"Amore ieri sera mi sono trattenuto con Kylian, a pranzo non ci sono perché penso di fermarmi in palestra. Ci vediamo stasera ok? Anzi stasera ti porto in un posto"
Sgrano gli occhi: "Dove?"
Adesso la sua voce sembra stanca, inespressiva, come se avesse corso una maratona o scalato una montagna
"Ho pensato di portati a cena fuori"
"Dici sul serio? Ma perché me lo dici così? Sembri scocciato.."
"Non sono scocciato, ti ho detto che ti porto a cena fuori"
"Se lo devi fare per farmi contenta allora non va bene Neymar"
Sbuffa facendo un sorriso sprezzante
"No. È così e basta. Aspettami al Le Jule Verne alle 21 sono lì, finisco qui i riscaldamenti e ti raggiungo"
"Va bene quindi ti aspetto lì ma non fare tardi"
Una voce si intromette tra di noi è Christophe che è arrivato alle mie spalle:
"Neymar? Ti stiamo aspettando, stiamo tutti fuori"
Lancia un accenno a Christophe poi torna a guardare me: "Scusa devo andare, ci vediamo stasera amore"
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Breccia nel mio cuore| Neymar jr.
FanfictionRiuscire a essere assunti nello staff medico di una squadra come il Psg e è quasi un'impresa. Questo Charlotte Meyer, parigina nel sangue, lo sa fin troppo bene. D'altro canto però, la sua determinazione le permetterà di realizzare questo sogno, tan...