✫
una volta andatosene felix, affermando che il giorno seguente non sarebbe potuto venire a posare per lui, hyunjin si era reso conto di non avergli mai chiesto il numero di telefono, ma ormai era tardi per uscire e rincorrerlo per chiederglielo.
certo abitava proprio davanti a lui, quindi in caso di emergenza non sarebbe stato un problema contattarlo, si sarebbe appostato alla sua finestra in attesa di vederlo rincasare, e avrebbe attaccato come una tigre su una gazzella.ma felix non era mai a casa, da come aveva avuto modo di constatare, era sempre in giro a fare dio solo sapeva cosa, sarebbe stato un inutile spreco di tempo.
fu per questo che la mattina seguente era andato a scuola fiero e deciso ad ottenere il suo contatto, e a differenza del suo ieri fallimentare, era determinato a trovarlo, anche a costo di cercarlo anche negli sgabuzzini.
inoltre, aveva capito una cosa. per quanto lee felix fosse una presenza pressoché evanescente nella loro scuola, c'era uno studente che aveva occhi e orecchie dappertutto, e fortunatamente hyunjin era diventato sui amico."hai visto felix, oggi?" chiese, tamburellando una matita contro il quaderno, mentre la lezione di scienze proseguiva quasi come un piacevole sottofondo, che praticamente tutti stavano ignorando.
jisung fece mente locale, gonfiando le guance mentre ci rifletteva. in effetti aveva visto felix quella mattina, in prima ora.
"perché, lo cerchi? non ti sarai preso una cotta per lui?" ridacchiò jeongin, talmente annoiato da quella soporifera spiegazione sull'apparato riproduttivo maschile che si era sporto verso di loro nel tentativo di origliare, visto che il suo compagno di banco stava prendendo imperterrito appunti invece di chiacchierare con lui.hyunjin scosse la testa, schiarendosi la gola.
"no, devo solo parlargli"
"devi sempre parlargli" si intromise christopher, smettendo finalmente di scrivere. neppure lui, il primo della classe, era immune a quel supplizio.dicevano la verità, era arrivato da meno di una settimana e già sembrava aver perso completamente la testa per felix, sentiva il bisogno di respirare la sua stessa aria, di essere al suo cospetto, e se avesse potuto, lo avrebbe nascosto in una teca di vetro e lo avrebbe tenuto nel suo studio per sempre, come la più bella delle rose, e ne avrebbe dipinto ogni dettaglio.
"perché ho sempre qualcosa da dirgli." bofonchiò in risposta, controllando di nuovo l'orologio a muro accanto alla lavagna, per la ventesima volta circa negli ultimi due minuti.
jisung sorrise e gli accarezzò una spalla, divertito, se c'era qualcuno che capiva cosa si provasse ad avere una cotta per uno degli irraggiungibili lee era proprio lui. ma quella di hyunjin non era una cotta, era quasi una venerazione. felix era l'afrodite che aveva cercato per tutta la sua vita."stamattina l'ho visto." affermò jisung, contento di poterlo aiutare per quel poco che poteva. hyunjin gli riservò tutta la sua attenzione, puntandolo silenzioso in attesa di ulteriori informazioni.
"stava discutendo con uno dei suoi insegnanti, penso. probabilmente passerà l'ennesimo pomeriggio in punizione." spiegò poi.uno dei motivi per cui quello di lee felix era uno dei nomi più chiacchierati tra gli adolescenti di south wood, oltre al fatto che si facesse pagare vergognosamente poco per farsi fare di tutto da tutti, era perché finiva spesso in punizione.
litigava di continuo con i professori, veniva beccato a fumare nei bagni o nel cortile invece di essere a lezione, e spesso e volentieri sunoo si lamentava di lui con il preside, che non poteva non fidarsi ciecamente di uno dei suoi ex rappresentati degli studenti preferiti.hyunjin non si lasciò stupire dalla notizia, anzi, sembrava avesse già dei sospetti al riguardo. pensandoci forse più del dovuto, il pittore arrivò ad ipotizzare che magari felix si riempisse di 'impegni' di proposito, ma era solo una superficiale supposizione.
"chissà che avrà combinato questa volta." sghignazzò seungmin, avvicinatosi di soppiatto ai suoi amici, nascondendo il suo sorriso beffardo dietro la manica del suo maglione giallastro.
"scommettiamo." changbin tirò fuori da una tasca una monetina di bronzo che rotolò lungo la superficie del loro banco. era la posta in palio.
"per me stava usando il telefono in classe."
"banale! io dico che ha di nuovo saltato una verifica."ogni tanto, hyunjin faticava a capire cosa i suoi nuovi amici pensassero di felix. lo nominavano decisamente spesso, che fosse lui o meno ad iniziare una conversazione che lo riguardasse, poco importava. sembrava uno dei loro passatemi preferiti parlare degli altri, ma non lo facevano con cattiveria, solo per divertirsi, e in certi casi anche per aiutare hyunjin a conoscere meglio alcuni studenti. le sue fonti erano puro gossip, tutto quello che sapeva era gossip, parlavano di felix come fosse quasi un personaggio televisivo.
"io scommetto che gli hanno beccato le risposte di una verifica nell'astuccio." le scommesse continuarono, fin quando tutti, espresse le loro ipotesi, si voltarono verso hyunjin, distrattosi.
"ci sarebbe un modo per scoprirlo." asserì changbin scherzoso, rimettendosi la moneta in tasca.effettivamente c'era un modo per scoprirlo, e sedeva tra loro con aria distratta, assorto nei propri pensieri. ma era una battuta, nessuno di loro avrebbe mai chiesto a hyunjin di farsi mettere in punizione per risalire alla verità e guadagnarsi un nichelino, che a dire il vero, sembrava più un gettone.
e anche se glielo avessero chiesto, non sarebbe stato necessario, perché sembrava aver già deciso da sé che si sarebbe guadagnato due ore di detenzione solo per passarle in compagnia di lee felix.
•
STAI LEGGENDO
𝐩𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫'𝐬 𝐯𝐞𝐢𝐧 • 𝐡𝐲𝐮𝐧𝐥𝐢𝐱
Teen Fiction{✫𝐩𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫'𝐬 𝐯𝐞𝐢𝐧✫} -𝐛𝐥𝐨𝐨𝐝 𝐨𝐟 𝐚𝐧 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭- dove hyunjin, giovane artista trasferitosi da poco in un'insulsa cittadina priva di gusto e piacere per il bello, trova inaspettatamente la musa che ha cercato per tutta la sua vita...