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quando le lancette degli orologi disseminati per la scuola segnarono tutti l'una spaccata, il trillo della campanella annunciò agli studenti di south wood la tanto attesa fine delle lezioni.
fu proprio in quel momento che hyunjin, incurante dei richiami preoccupati dei suoi amici, si fiondò fuori dall'aula, correndo a perdifiato lungo il corridoio e le scale. non avrebbe potuto aspettare un minuto di più, una certa inquietudine e la sensazione fosse accaduto qualcosa a felix lo avevano divorato a sufficienza, e ciò che era rimasto della sua pacatezza lo stava anch'esso abbandonando.
saltò alcuni gradini a piè pari, spingendosi brusco tra le altre persone, docenti e alunni, che come lui se ne stavano andando. poi uscì, prese un respiro profondo per riprendersi, e si diresse repentino verso quello stesso muretto diroccato dove il biondo era solito bazzicare con il suo migliore amico finito l'orario scolastico. ma quando lo raggiunse, di lui non vi era traccia.
lee minho era da solo, e se ne stava in piedi, con l'aria un po' goffa a girarsi i pollici, tanto spaesato quanto lui, se non di più. non sapere dove si trovasse felix era così insolito per lui, anche se un'ipotesi ce l'aveva, ma essa venne improvvisamente smentita quando notò hyunjin.
"hyunjin?"
"minho?"
si chiamarono all'unisono, uno più sorpreso dell'altro nel non vedere il biondo al fianco del reciproco, e si guardarono dritti negli occhi.
"felix?" dissero poi, nuovamente coordinati e ugualmente allarmati, tacendosi l'un l'altro.
il più alto si passò una mano tra i capelli, riprendendo fiato con fare sconsolato, e in quel momento non riuscì a mantenere la calma.
se prima, nel tentativo di non perdersi di lucidità, aveva provato a convincersi che magari stesse esagerando, di starsi agitando inutilmente e che forse felix era addirittura già tornato a casa e stava bene, la preoccupazione sul il viso dell'insofferente minho era un segnale inconfondibile.era successo qualcosa.
si allontanò quindi dal muretto, studiando poi i suoi dintorni per capire dove avrebbe potuto trovarsi la sua musa, ma nonostante i tentativi, non riuscì a concentrarsi su niente. fu solo quando notò sunoo passeggiare tranquillamente verso il cancello della scuola che si smosse, correndo verso di lui con i pugni stretti.
lo strattonò, tenendolo per la spalla e costringendolo di conseguenza a voltarsi nella sua direzione, inizialmente scioccato. ma non lasciò che né riki né gli altri intervenissero, fermandoli con un cenno, e alzò il mento.
"lasciami." disse, inviperito.
"hai fatto qualcosa a felix?" lo ignorò hyunjin, livido di rabbia, stringendo con forza il tessuto della sua maglietta. sunoo alzò un sopracciglio, e i suoi amici si scambiarono occhiate confuse, tutti tranne nishimura, che fissava consapevole il pavimento. sunghoon, primo tra tutti, tirò le labbra in una linea dritta, e sospirò, scuotendo la testa. non aveva idea di cosa fosse successo, ma sapeva bene di cosa fosse capace."ho detto lasciami." si ripeté il diretto interessato, più serio di prima, digrignando i denti. hyunjin lo spintonò, liberandolo dalla sua presa, e fece per parlare, ma qualcuno si mise in mezzo, afferrando sunoo per i capelli, con coraggio.
"cos'hai fatto?" sbottò minho, uscendo dal menefreghismo del suo personaggio; quando si trattava di felix, non ce n'era per nessuno.
sunoo guaì come un cane bastonato, e tutti si allarmarono, ma lui non gli diede comunque il via per passare alla difensiva e aiutarlo, ghignando nonostante il dolore. era la prima volta che aveva un confronto diretto con lee minho.
"ma guarda, allora parli." lo derise, e le dita ossute del castano strinsero con più forza le radici delle sue ciocche ramate.
"e hai pure una bella voce." soffiò.in quel momento riki alzò gli occhi al cielo, e nel suo distogliere lo sguardo notò il ricercato felix uscire dalla palestra, in lontananza, solo e con le gambe sembravano tremargli, ancora.
'melodrammatico', pensò.
"il vostro fidanzato è lì." enunciò, sarcastico, indicando in direzione del biondo. i due si girarono immediatamente, all'unisono, allontanandosi poi dal gruppetto come se non fossero mai esistiti. sunoo sbuffò, e si sistemò i capelli prima di andarsene a passo svelto, con tutti gli altri al seguito.divenne quasi una sfida, una corsa a chi lo avrebbe raggiunto per primo e hyunjin, con le sue gambe chilometriche e un'improvvisa scarica di adrenalina batté di gran lunga minho, che non era mai stato un grande corridore.
"felix!" gridò il suo nome, rallentando man mano che la sua figura, prima sfocata a causa della distanza, si faceva più vivida, e poté notare con chiarezza le sue condizioni, malconce.
"cos'è successo?" chiese. la stessa preoccupazione che nel vederlo si era alleviata era tornata, molto più forte di prima. e quando felix si accorse di lui, arrestò la sua camminata traballante, voltandosi per fronteggiarlo.
"gliel'hai detto?" lo accusò, puntandogli un dito contro il petto, e hyunjin fece un passo indietro, con aria colpevole. la voce del biondo tremava, era inquieto e fragile come mai era stato.il pittore fece per rispondergli, ma balzò ai suoi occhi l'atipico rossore sul suo collo e sulla guancia destra, e la sua totale attenzione andò ad essi. gli sfiorò il viso, con occhi spalancati.
"che ti hanno fatto?" sussurrò, incredulo e inquieto, ma felix non lo degnò di mezza risposta, allontanandolo con una brusca spinta.
"hai parlato con sunoo?" chiese a sua volta, più nervoso di prima. al che hyunjin prese un respiro, rendendosi conto di cosa probabilmente fosse accaduto, e dovette annuire, inerme.
"mi dispiace, è stato-"
"che altro gli hai detto? e perché stavate parlando?" continuò il biondo, sentendo i suoi grossi occhioni scuri riempirsi nuovamente di lacrime, sotto lo sguardo mortificato dell'altro.
si morse il labbro, non voleva, non poteva piangere davanti a hyunjin, e ne era convinto tanto quanto lo era del fatto che prima di tutto non avrebbe mai dovuto fidarsi di lui.
era stato bello, finché era durato.e hyunjin non riuscì a rispondergli, erano troppe le cose che gli avrebbe voluto dire, e il tempo concessogli da felix, poco. scosse il capo e lo sorpassò, raggiungendo minho, che si era fermato a qualche metro da loro per lasciargli un po' di intimità, e con lui se ne andò.
hyunjin si sentì morire dentro.
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𝐩𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫'𝐬 𝐯𝐞𝐢𝐧 • 𝐡𝐲𝐮𝐧𝐥𝐢𝐱
Teen Fiction{✫𝐩𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫'𝐬 𝐯𝐞𝐢𝐧✫} -𝐛𝐥𝐨𝐨𝐝 𝐨𝐟 𝐚𝐧 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭- dove hyunjin, giovane artista trasferitosi da poco in un'insulsa cittadina priva di gusto e piacere per il bello, trova inaspettatamente la musa che ha cercato per tutta la sua vita...