Cristiano
Mi è sempre piaciuta la Dottoressa Luciani. È una donna discreta, che non alza mai la voce, che nonostante l'ardua decisione di diventare Pubblico Ministero è riuscita ad avere due figli e a non separarsi da suo marito. Forse per questo è molto brava a parlare con le persone, oltre a essere una vera professionista nel suo lavoro. Arrivo in Questura insieme a Veronica e vengo subito avvisato che la magistrata si trova nel mio ufficio. Noto subito che non si è seduta al mio posto, dietro la scrivania. Lo apprezzo, anche se non mi sarei offeso se avesse occupato la mia sedia.
«Scusi il ritardo, Dottoressa.» Mi avvicino alla donna per stringerle la mano. Lei si alza in piedi.
«Non si preoccupi. Buonasera, vicequestore.»
Lascia la mia mano e i suoi occhi indugiano su Veronica. Probabilmente non è così che immaginava il suo primo incontro con l'erede al trono, in quelle condizioni, con il vestito sporco, il volto sconvolto dalle lacrime e dallo spavento. La Dottoressa Luciani sorride appena.
«È un piacere conoscervi, Altezza», dice, facendo una riverenza, com'è giusto che sia. Veronica fa un cenno con la testa, incapace di sorridere.
«Anche per me, Dottoressa»
Si accomodano. Osservo Veronica con la coda dell'occhio, senza poterne fare a meno. La preoccupazione mi logora dentro. Per quanto ostenti una forza e una sicurezza consone al suo ruolo, è una ragazza molto fragile, lo so bene. Vederla in quello stato mi fa male e non riesco a non pensare che in parte sia colpa mia. Se solo avessi arrestato quel bastardo prima. Se solo non mi fossi fatto distrarre dai problemi personali, dai sentimenti. Ho pensato a me stesso, a stare con lei, a vivere quella relazione che non va bene a nessuno. Non mi sono comportato come un poliziotto, ma come un adolescente alle prese con la sua prima cotta. Se avessi fatto il mio dovere, forse tutto questo non sarebbe successo.
«Allora, Altezza. Non è un interrogatorio, il mio, state tranquilla, ho solo bisogno di una vostra dichiarazione riguardo ciò che è successo.»
La voce del Pubblico Ministero è bassa e monocorde, quasi materna. Sta cercando di mettere a suo agio Veronica e ci sta riuscendo. Il suo volto si rilassa un minimo. Si sistema i capelli biondi dietro l'orecchio sinistro e so che quello è un gesto che compie quando cerca di tranquillizzarsi. L'ombra di un sorriso appare sulle mie labbra, ma Veronica non lo nota.
«È successo tutto molto in fretta. Un attimo prima stavo scherzando con Josh e un attimo dopo lui era a terra. Coperto di sangue.»
«Avete notato qualcosa di strano nella folla?»
«Solo un po' di trambusto, ma è normale in occasioni come queste. Non ho visto quell'uomo tirar fuori la pistola. Ricordo solo il rumore degli spari e Josh che mi butta a terra, per salvarmi la vita.»
«Siete molto legata a Josh, vero?»
Veronica fa una pausa. Vorrei tanto stringerle la mano.
«Sì. È il mio migliore amico, anche può sembrare strano che una Principessa diventi amica di una guardia del corpo.»
«Perché dovrebbe? Non ci sono classi sociali nell'amicizia», risponde la Dottoressa Luciani. «E forse nemmeno nell'amore.»
Non riesco a non guardare Veronica e lei non riesce a non guardare me. Il PM parla ancora.
«Vi ringrazio, Altezza. Vi chiedo di rimanere a disposizione, nei prossimi giorni, è probabile che avremo ancora bisogno di voi. Sto per andare a interrogare il vostro aggressore. Finalmente scopriremo perché ce l'ha così tanto con voi.»
Veronica annuisce. La conversazione è terminata. La Luciani si alza per prima, seguita da noi. Ci stringiamo le mani, in fretta.
«Vicequestore, la chiamo io se ho bisogno di lei. Non si preoccupi.»
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Il Manuale della Perfetta Principessa
عاطفيةQuando la Principessa Veronica lascia di punto in bianco l'amato Duca di Birmingham, Lord Alfred d'Inghilterra, tutto il mondo è sconvolto: cosa avrà mai portato l'erede al trono del Regno d'Italia ad abbandonare il suo promesso sposo? Nemmeno il t...