Luca

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Pov Luca

Sono appena sceso dalla moto ed eccola lì che mi saluta con la mano e mi sorride. Quel sorriso... se penso a quello stronzo che l'ha fatta soffrire andrei a spaccargli la faccia ora, ma lei non ha voluto che m'intromettessi e così ho lasciato perdere.

Ricordo la prima volta che l'ho vista, una dolcissima puffetta con le trecce e il cappello. Era arrivata nella nostra classe a metà anno. Suo padre si era trasferito a Roma per raggiungere la sua compagna e così, quella piccola bambina con occhi grandi e profondi, sarebbe diventata la mia nuova compagna di classe.

Chi l'avrebbe mai detto che da quel momento non ci saremmo mai più
separati. Non passarono molti giorni prima che instaurassimo un rapporto
di complicità e così mi raccontò la sua storia.

Non ha mai conosciuto la
madre morta di parto, però era contenta che il suo papà avesse
incontrato una donna gentile che lo amasse davvero. Poi con lei aveva
acquisito anche una sorella, sebbene più avanti si sarebbe rivelata una
vera e propria arpia.

Mi distolgo dai miei pensieri, le sorrido e una volta messo il cavalletto alla moto, le vado incontro.

«Salve capo!»

«Buongiorno dottor Scholl.»

Le dico guardando le ridicole scarpe che indossa. Proprio non ce la fa a
calzare qualcosa di più consono, ma a me piace proprio per questo; la
sua semplicità la rende speciale.
Le prendo la borsa, l'abbraccio e ci dirigiamo in agenzia.


Pov Gloria

Arrivata in ufficio raggiungo la mia postazione. La scrivania è posta a lato della stanza, difronte c'è quella di Adele, assistente di Luca, nonché mia migliore amica da quando ci siamo conosciute appena ho iniziato a lavorare qui.
Il nostro ufficio è il più vicino a quello di
Luca e Riccardo suo socio.

«Buongiorno Gloria»

Ed eccolo lì, Riccardo Ricci, indubbiamente un bell'uomo, ma troppo
sicuro di sé, arrogante e a tratti fastidioso dato che si sente una
spanna al di sopra di tutti.
Io non so proprio come Luca faccia ad
andarci d'accordo, lavorano a stretto contatto e spesso si allenano
insieme in palestra, certo non ha nulla da invidiargli, ma il suo atteggiamento non è per nulla tollerabile.
Ha la capacità di far uscire il mio lato peggiore.

So che cosa mi volete dire: "Gloria probabilmente sei prevenuta nei sui
confronti, perché ti ricorda Stefano."
Sì è vero, ha il suo fascino, la
sua sicurezza e soprattutto è stronzo proprio come lui!
No, non sono prevenuta, proprio non lo sopporto!

«Luca...»

«Ciao Riccardo, Adele.»

«Ciao Adele!» saluto la mia amica sorridendole, ma poi mi rivolgo all'imponente uomo che sovrasta la mi figura.

«Buongiorno signor Ricci.»

Qui il mio tono si fa serio e distaccato per salutare mister arroganza senza nemmeno alzare lo sguardo.

Luca scuote il capo e sorridendo si avvia verso l'ufficio mentre Riccardo non
mi ha tolto un attimo gli occhi di dosso.
Lo fa di proposito perché sa
quanto mi dia fastidio e, soprattutto, sa quanto il suo atteggiamento nei miei confronti non piaccia a Luca. Sì, sono amici, vanno d'accordo, ma sa
anche che Riccardo è un playboy incallito e quindi si comporta da fratello geloso ed iperprotettivo.

Lo prende per un braccio e gentilmente lo tira all'interno dell'ufficio chiudendo la porta dietro di sé.

«La prossima volta giuro che gli tiro un pugno su quel bel faccino da
presuntuoso che si ritrova. Così, almeno per un po', non potrà andare in
giro a fare conquiste a destra e manca. Scenderà da quel piedistallo
pieno di orgoglio in cui si è innalzato e comincerà a trattare tutti con
più rispetto!»

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