Dopo l'intenso bacio che ci siamo scambiati, Jacopo mi ha riaccompagnata
a casa. È stato davvero un perfetto gentiluomo. Ci siamo scambiati i
numeri di telefono, ma non mi ha chiesto di salire, né ha insistito affinché parlassimo di quello che stava accadendo tra di noi. Gli ho spiegato che ho bisogno di parlare prima con Luca e, soprattutto, capire come recargli meno dolore possibile.
Sarà davvero complicato lavorare tutti e tre nello stesso ufficio, se poi aggiungiamo anche mister Ricci, non so proprio cosa potrà accadere!
Ma l'attrazione che ci lega è tanto forte, non so fino a quando riusciremo a resistere.Mi faccio forza e finalmente prendo il cellulare per inviare un messaggio a Luca.
" Ciao Lu, scusami se non ti ho risposto finora, ma avevo bisogno di riflettere. Ti va di vederci e parlare? Se lo vorrai puoi raggiungermi qui, resterò a casa per tutto il giorno."
Resto a guardare il cellulare, mentre il cuore batte all'impazzata, fino a quando la scritta "messaggio inviato" appare sullo schermo.
È passata un'ora e Luca non mi ha ancora risposto. Non posso biasimarlo, d'altronde mi ha cercato per un giorno intero e io l'ho completamente ignorato. Prendo in considerazione l'idea di richiedere qualche giorno di ferie, almeno non ci sarà tensione a lavoro. Certo anche con Jacopo
non ci sarà un clima sereno, non gli ho nemmeno chiesto se hanno avuto modo di parlare. Ma conoscendo il mio amico, credo abbia fatto ammenda almeno per la sua reazione troppo impulsiva.Assorta nei miei pensieri, sobbalzo al suono del campanello. Corro ad aprire e mi ritrovo davanti il mio dolce amico. Ha il volto stanco e gli occhi tristi, il suo sguardo è spento e sento una fitta al cuore a vederlo così. Ma la cosa che fa più male è sapere che la colpa è mia e che dovrò ancora dargli il colpo di grazia.
Entra e va verso il divano, è di casa qui e sa già dove prendere posto.«Caffè?»
Mi fa di sì con la testa e con lo sguardo mi segue mentre vado in cucina a preparare il caffè. Che strano questo silenzio tra noi, da che ho memoria mai abbiamo avuto momenti così imbarazzanti.
Mentre sono intenta a prendere tazzine e biscotti, sento le sue braccia cingermi la vita e stringermi forte. Resto immobile, chiudo gli occhi e cerco di imprimere ogni istante di questo momento nella mente.«Piccola, mi spiace... per tutto. Non avrei dovuto nasconderti i miei sentimenti per tutto questo tempo, non avrei dovuto dichiararteli in quella situazione e soprattutto, non avrei mai dovuto reagire in quel modo con Jacopo.»
Quanto mi conosce a fondo, sa che la mia reazione è dovuta proprio a tutto questo. Sapere che lui si sia innamorato di me così, all'improvviso e soprattutto in quella situazione, è stato un fulmine a ciel sereno. Ma soprattutto non mi è per niente piaciuto il fatto che abbia preso a pugni Jacopo, non ne aveva alcun diritto a prescindere. Mi giro per guardarlo negli occhi che vedo lucidi e sinceramente dispiaciuti.
«Da tempo? Luca, che significa? Cioè quand'è che...»
«Da sempre!»
Resto sconvolta da quella rivelazione. Mi giro metto le tazze nel vassoio e mi avvio verso il divano. Spero in quel breve tragitto di trovare le parole giuste per essere il più delicata possibile, ma una
volta seduta nemmeno una sillaba esce dalla mia bocca.«Piccola mia, ti prego dimmi qualcosa.»
«Luca, mi spiace, ma io non l'avevo capito. Abbiamo sempre avuto un rapporto stupendo, siamo cresciuti assieme e ogni tua attenzione l'ho sempre interpretata come un gesto d'affetto, ho sempre pensato che mi vedessi come la tua sorellina. Sei tutta la mia famiglia e ti voglio un gran bene...»
«Ma?»
«Non c'è un ma, ti voglio davvero un bene immenso, come so che anche tu me ne vuoi.»
Fa un rumoroso sospiro e si poggia sullo schienale del divano, cala la testa all'indietro e si massaggia le tempie con il pollice e il medio della mano destra. Poi la rialza e puntando gli occhi nei miei, si lascia andare.
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ChickLitLa vita spesso ci mette davanti a delle scelte, fare quella giusta a volte è doloroso. Riuscirà Gloria a trovare la sua felicità?