Sensi di colpa

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È trascorsa una settimana da quando Luca ha varcato la soglia di casa mia. Quel saluto e quelle parole hanno continuato a rimbombare nella mia testa. Rivedo il suo sguardo spento e amareggiato ogni volta che chiudo gli occhi.
Domani rientrerò a lavoro, dopo una settimana di "ferie forzate" utili a non portare tutta quella tensione in ufficio.
Anche se l'impatto non sarà facile, rivedere Luca, sottostare al volere del viscido Riccardo e non cedere a Jacopo, sarà davvero dura.
In questi giorni sono praticamente rimasta chiusa in casa, a parte
qualche visita di Adele e diversi messaggi da parte Jacopo, non ho avuto per niente vita sociale. Jacopo è davvero dolce e molto comprensivo, ha capito che ho bisogno di tempo e non eccede mai. Certo è passato un po' dall'ultima volta che ci siamo visti e tra di noi ci sono state grandi scintille solo con un bacio, non so come reagiremo quando ci rivedremo.

Chi invece mi ha tempestata di messaggi è stato Riccardo. Non gli è bastato minacciarmi, si diverte anche a farmi sentire in colpa. Se conoscete una formula, una macumba, qualunque cosa possa fermare quell'essere abominevole, vi prego fatemelo sapere.
Durante questa settimana mi ha mandato foto di Luca, rubate in ufficio, in momenti di sconforto con tanto di didascalie penose.

"Povero Luchino...che faccino triste."

"Gloria, Gloria, Gloria... sei proprio senza cuore."

"Che dici, chiediamo a Sonia di risollevargli il morale?"

Ma quello che mi ha fatto più male è stato il messaggio di ieri notte...

" Indovina chi ho riaccompagnato stanotte ubriaco fradicio? Ho dovuto pure trascinarlo fuori dal locale prima che lo prendessero a pugni... E sai cosa mi ha detto?
Perché la mia Gloria non mi vuole?
Però tranquilla l'ho consolato io. Sono pur sempre un suo amico, no?"

Ho risposto solo a quest'ultimo messaggio con un "Perché?"
La sua risposta?
"Cara, piccola, ingenua Gloria, è più semplice di quanto immagini, ma fossi in te non mi preoccuperei di questo."

Ora ditemi voi, com'è possibile essere tanto poveri d'animo? Cosa può spingere un uomo ad arrivare a tal punto? Io non riesco davvero a immaginare cosa possa indurre un essere umano a essere così meschino, cinico e ancora una volta stronzo! È un bell'uomo, ha una buona posizione, ci sono tante donne che non aspettano altro che un suo cenno,
beh io non le invidio affatto, per cadere a suoi piedi. E lui che fa? Si diverte a torturare me e soprattutto il povero Luca.

Per fortuna a risollevarmi il morale è stato il mio misterioso sconosciuto.
Ci siamo scambiati diverse mail durante questa settimana e quando penso a lui sulle mie labbra spunta immediatamente un sorriso.

Di quest'uomo non so praticamente nulla, come lui non sa nulla di me, eppure ci scambiamo pensieri e opinioni su tutto. Non accenniamo minimamente alla nostra vita privata, ci facciamo semplicemente
compagnia. Sembra arrivato a posta in questo momento particolare.
Questo scambio di messaggi, mi farà sentire meno la mancanza del mio amico che.non può di certo essermi di conforto in questo momento.

. . .

Sono le sei del pomeriggio e decido di farmi un bagno caldo. Preparo la vasca con i sali, quando sento il campanello.
Chi mai sarà a quest'ora?
Adele mi ha detto che sarebbe passata più tardi per aggiornarmi sul progetto, ma magari avrà anticipato per poter uscire a far baldoria con il suo Luigi, ormai fanno coppia fissa.
Avvolgendo un telo attorno al mio
corpo, mi avvio lungo il corridoio e vado ad aprire.

«Arrivo... Adele potevi avvisarmi che saresti passata pri...»

Oh Cazzo!

Pov Jacopo

È una settimana che non la vedo e non resisto più. Sentirla per telefono non mi basta e anche se domani rientrerà a lavoro, non posso rischiare di saltarle addosso. Vado dal cinese sotto casa, prendo qualcosa e con la scusa di una cena improvvisata passo a trovarla. Ho bisogno dirivedere i suoi occhi, di sentire la sua voce, di respirare il suo profumo.

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