Pov Jacopo
Sono già passati cinque minuti da quando Luca è entrato, non riesco più ad aspettare, devo capire se Gloria è in casa.
Guardo sul cruscotto e noto che il cellulare di Luca è lì e sta squillando. Do un'occhiata allo schermo e a chiamare è Adele, tra qualche ora c'è l'incontro per la firma, magari ha bisogno di qualcosa. Lo prendo e rispondo alla telefonata."Adele, sono Jacopo. Hai bisogno di qualcosa?"
"Oh Jacopo... Luca mi aveva detto di chiamarlo per sapere cosa comunicare ai clienti riguardo all'incontro di oggi. Mi parlava di un eventuale slittamento."
Mi prendo una grossa responsabilità ma è meglio rimandare, non è il momento adatto, se prima non sappiamo dove sia Gloria, non avremo la lucidità per lavorare al meglio.
"Si Adele, rimanda pure tutto. Luca al momento non è qui ma sarà sicuramente d'acc..."
E le parole si fermano a mezz'aria nel sentire quel colpo provenire dall'interno della casa. Mi precipito verso una delle porte finestra per capire cosa stia succedendo.
"Jacopo... cos'è stato?"
Guardo attraverso quei vetri anche se le tende chiuse, mi danno scarsa visibilità. Vedo Riccardo su una sedia, ha il terrore stampato sul volto e non so se sia colpa della poca chiarezza delle immagini che ho, ma se gli occhi non mi giocano uno brutto scherzo, quelle che vedo delineare
un percorso amaro e preciso dai suoi occhi fino a scomparire sotto il suo mento, sono lacrime. Sento Luca inveire contro qualcuno, è arrabbiato, furioso e si avvicina verso una figura che intravedo con difficoltà, è di profilo ma mi sembra
un volto che conosco. Poi mi rendo conto che tra le mani ha una pistola, la punta decisa verso Luca che indietreggia. E poi la vedo...la miaGloria, lì a terra.
Per un attimo il mio cuore si ferma, non riesco a intravedere il suo volto, ricoperto dai capelli. È ferma, immobile, non vedo il suo petto compiere quel naturale movimento che indica che sta respirando. Il terrore annebbia i miei pensieri che formulano la più brutale delle ipotesi.
Batto i pugni rabbioso contro il vetro urlando con tutta la voce che ho, il nome di quella che è diventata la mia ragione di vita, la donna che mi ha fatto credere ancora nell'amore e in quel momento gli sguardi di tutti scattano verso di me."Jacopo... Jacopo"
"Chiama la polizia e fai mandare qualcuno a casa di Riccardo... presto Adele"
Quella figura avanza verso la mia direzione, continuando a puntare la pistola verso Luca che, si abbassa su Gloria. Continuo a guardare in quel punto preciso non mi rendo neanche conto che quella donna mi ha spinto dentro tenendomi puntata la pistola alle spalle.
Poi vedo Gloria muoversi, Luca l'aiuta a sollevarsi e nel momento in cui i nostri occhi s'incontrano, il mio cuore riprende a battere.«LUCA!!! Ho detto che non devi toccarla.»
Il suono di quella voce mi riporta alla realtà, so di conoscerla, come so che mi sembra assurdo possa essere lei. Mi volto ora,per la prima volta, nella sua direzione e la vedo chiaramente.
«Anna?»
Pov Gloria
Solo un millesimo di secondo in più e non avrei potuto più rivedere quel suo meraviglioso sorriso, non avrei potuto più sentire le sue braccia attorno al mio corpo, non avrei potuto più assaporare i suoi dolci baci.
«Gloriaaaa»
Mi sono lanciata a terra prima che quel proiettile sfiorasse i miei capelli per conficcarsi nell'enorme cuscino posto sul divano. Dallo shock sono rimasta a terra per diversi minuti senza muovere nemmeno un muscolo.
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ChickLitLa vita spesso ci mette davanti a delle scelte, fare quella giusta a volte è doloroso. Riuscirà Gloria a trovare la sua felicità?