【𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟑𝟖✔️】Marlene McKinnon

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⚠️Storia originale di
mightydolphin
su Ao3⚠️

Questa è solamente una traduzione, i diritti vanno tutti all'autrice/ore.
Fatemi notare errori.
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Capitolo 38✔️】
Marlene McKinnon


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𓅇     Il Lunedì successivo, Sirius stava facendo colazione con Marlene prima di andare a babbanologia. Beh, lei stava facendo colazione—Sirius si era versato una grande tazza di caffè, e la stava riempiendo di latte e zucchero. Aveva dormito solo cinque ore la notte scorsa, ed era ben consapevole che l'insonnia cominciava a farsi sentire. Le borse sotto gli occhi erano più grandi che mai, e la sua pelle aveva un aspetto pallido. L'aspetto di merda, e la consapevolezza di avere un aspetto di merda, lo facevano sentire ancora più a disagio nella sua stessa pelle.

Almeno aveva Marlene. Il fatto che una ragazza fosse attratta da te, che volesse sbaciucchiarti, gli dava un po' di sollievo. Così rimase al suo fianco, sorridendo mentre lei appoggiava la testa sulla sua spalla.

Lo stormo di gufi volò nella Sala Grande, e Sirius alzò lo sguardo, aspettandosi di ricevere la sua solita copia della Gazzetta. Il suo cuore smise di battere, però, quando vide entrare il gufo della famiglia Black, portando una busta rossa fumante.

James notò subito la sua espressione, e seguì lo sguardo di Sirius finché i suoi occhi non si fissarono sulla strillettera.

"Merda," mormorò, voltandosi verso Sirius. "Che cosa hai fatto?"

Sirius scosse la testa—non ne aveva idea. La lettera rossa gli era caduta davanti, e ormai, tutti nella Sala si erano accorti di ciò che stava accadendo. Marlene si mise a sedere, scostandosi leggermente da lui con un'espressione di compassione.

Sirius ripassò velocemente nella sua testa il suo piano. Mantenere il volto vuoto, l'aria indifferente, qualsiasi cosa venisse detta. Non stabilire un contatto visivo, tenere la testa alta. Con coraggio, aprì la busta, lasciando che la voce di sua madre attraversasse la sala.

"Sirius Orion Black! Non manchi mai di deluderci, ma mai ti sei abbassato a tali bassezze! Relazioni con una meticcia! Mi fai schifo! Ogni tua relazione avvelena la tua nobile eredità! Hai tradito il tuo stesso sangue, e la tua stessa famiglia, con la tua perversione! Ringrazia che tuo fratello abbia ancora un po' di fiducia in te! Ogni altro contatto con quella meticcia è proibito!"

La lettera prese fuoco davanti a lui. Tutti gli studenti si erano voltati verso di lui, e Sirius si assicurò di apparire perfettamente neutrale, bevendo un lungo sorso di caffè e roteando gli occhi. Gli insegnanti si guardavano l'un l'altro, apparentemente incerti su cosa dovessero fare. Non potevano fare molto, pensò Sirius. Walburga Black avrebbe detto quello che voleva, e tutti avrebbero dovuto ascoltare.

"...Amico?" James disse con cautela.

"Mm?"

"Stai bene?"

"Perfettamente bene."

"Uh... Forse dovresti controllare Marlene," disse Remus.

Sirius guardò al suo fianco, ma lo spazio dove era stata Marlene era vuoto. Merda. Sua madre l'aveva appena chiamata meticcia davanti a tutta la scuola. Doveva andare a cercarla, cercare di scusarsi. Se se ne fosse andato ora, però, sarebbe sembrato un debole. Sua madre aveva il diritto di umiliarlo, ma doveva essere chiaro—lui era ancora l'erede Black. Nessun altro poteva vedere la debolezza. Assicurati di essere sempre rispettato, gli sussurrò all'orecchio la voce di sua madre.

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