I Want To Be Good

【𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟕✔️】Preparation

⚠️Storia originale di
❛mightydolphin❜
su Ao3⚠️

Questa è solamente una traduzione, i diritti vanno tutti all'autrice/ore.
Fatemi notare errori.
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【Capitolo 7✔️】
Preparazione

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𓅇 Il resto del trimestre volò. Remus si ammalò di nuovo all'inizio di Dicembre, e ancora una volta la Pomfrey non permise loro di vederlo. A questo punto, Sirius era sicuro che Remus stesse nascondendo qualcosa. Nessuno si ammalava, così spesso. Ma Remus si rifiutava di parlarne, ed era una delle poche cose per cui si arrabbiava davvero, quando Sirius cercava di interrogarlo. E quando Sirius sollevava le sue preoccupazioni con James e Peter, loro concordavano che era strano, ma non sembravano preoccupati quanto Sirius. E lui era preoccupato, ma non era sicuro di cosa avrebbe dovuto fare. Così decise di tenere d'ora in poi Remus sotto controllo, e per vedere se riusciva a capire qualcosa. Se sapeva cosa c'era che non andava, probabilmente poteva risolverlo. Era un Black, dopo tutto, e non c'era problema che i Black non potessero far sparire. Così diceva la madre.

Questa era l'altra cosa che lo preoccupava—la madre. Quel mese gli aveva scritto per informarlo che era atteso a casa per Natale, per discutere del suo smistamento. La lettera era stata breve, precisa, e firmata Walburga Black, la Nobile e Antichissima Casa dei Black, invece che Madre. Non credeva di averla mai fatta arrabbiare così tanto, nemmeno quando a nove anni aveva fatto a Bellatrix una barba che nessun Incantesimo di Sparizione era riuscito a eliminare.

Era sicuro che la sua punizione sarebbe stata dolorosa. Lo aveva capito quando aveva detto al Cappello di metterlo in Grifondoro, e non è che si fosse pentito della sua scelta—non ora che aveva James, e Remus, e Peter. Ma la situazione stava diventando sempre più spaventosa man mano che le vacanze si avvicinavano, e i nervi diventavano sempre più difficili da ignorare.

E non aveva intenzione di parlarne con nessuno dei suoi amici. Per prima cosa, lui era l'erede Black, e non aveva intenzione di mostrare alcuna debolezza, nemmeno ai Malandrini. Non si parla di questioni familiari al di fuori della famiglia, Sirius lo sapeva. E comunque non è che loro avrebbero capito. Sembrava che i genitori degli altri Malandrini venerassero il suolo su cui camminavano i loro figli. Tutti loro ricevevano lettere settimanali da casa, spesso con regali o cibo. A Sirius sembrava tutto molto strano, come i loro genitori sembrassero non dare ai figli alcuna aspettativa o dovere o altro. Ma poi, tutti sembravano pensare che fosse lui quello strano quando parlava della sua famiglia, e lui parlava sempre e solo di cose che riteneva normali.

Con l'avvicinarsi della fine del trimestre, le sue paure ebbero la meglio su di lui. Fingere di stare bene era inutile, e doveva prepararsi in qualche modo.

La notte prima della partenza, Sirius non andò a dormire. Aspettò che gli altri ragazzi russassero tutti, prima di alzarsi con delicatezza dal letto e di prendere il mantello di James. Si avvicinò all'Ala dell'Ospedale, mormorando "Alohomora," e lasciando che la porta si aprisse. La stanza era vuota a parte uno studente, che dormiva in uno dei letti.

Facendo attenzione a non fare rumore, si diresse rapidamente verso gli armadietti e prese una fiala di Essenza di Dittamo, infilandosela in tasca, prima di tornare di corsa al dormitorio. Sperava che la Pomfrey non tenesse una lista sulla scorta di tutte le sue pozioni, ma anche se lo avesse fatto, pensò, non ci sarebbe stato modo di sapere che era stato lui a prenderle. Pensava che prendere un po' di dittamo lo avrebbe fatto sentire meglio per tornare a casa, ma in realtà, aveva solo fatto sembrare le sue paure ancora più reali. Camminando per i corridoi bui e vuoti, si chiese se stesse esagerando—ma no, sapeva che non era così. Forse dopotutto avrebbe dovuto essere in Serpeverde. Essere in Grifondoro gli stava causando un sacco di problemi, e in questo momento, non si sentiva molto coraggioso.