I Want To Be Good

【𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟐𝟓✔️】Christmas Holidays 1972

⚠️Storia originale di
❛mightydolphin❜
su Ao3⚠️

Questa è solamente una traduzione, i diritti vanno tutti all'autrice/ore.
Fatemi notare errori.
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【Capitolo 25✔️】
Vacanze Natalizie 1972

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𓅇 Sirius era tornato a Grimmauld Place. Sua madre era andata a prendere lui e Regulus alla stazione ferroviaria e lo aveva prontamente mandato in camera sua, dicendo che gli avrebbe parlato più tardi, e non sembrava contenta. Ma a quanto pare sentire parlare del primo trimestre del suo figlio preferito era più importante di lui, così lui era in camera sua, in attesa che lei apparisse. Si mise a disfare le sue cose, cercando di ignorare le ondate di ansia nello stomaco.

Un'ora dopo, la porta si aprì, ed entrò sua madre.

"Ciao, Sirius," disse, in quella terribile voce formale, senza alcuna emozione. "Sembra che, ancora una volta, ci siano dei problemi da discutere."

"Quali problemi?" Chiese lui con malumore, reclinandosi sul letto, cercando di apparire non disturbato.

"Non rivolgerti a me in quel modo," scattò lei, "E alzati quando ti parlo. Mostra un po' di rispetto."

Sospirando, si alzò in piedi. "Quali problemi, madre?" Ripeté, questa volta con rispetto.

"So che hai deluso la famiglia quando sei stato via a scuola. Frequenti meticci, traditori del sangue e Sanguesporco. Non ricordi il nostro motto, Sirius? Toujours Pur!"

"Beh, sono miei amici!"

La sua facciata si incrinò, e un po' di rabbia cominciò a trasparire dal suo volto. "Essere a Grifondoro è già abbastanza imbarazzante per l'erede, eppure tu insisti ad abbassare ancora di più il nostro standard, facendo amicizia con i più bassi della società! Fai vergognare l'intera famiglia!"

"Non smetterò di essere loro amico," disse Sirius ostinatamente.

"E senza contare la mancanza di rispetto che hai mostrato a tuo padre, il capo della nostra famiglia! Sono tempi importanti, Sirius, non possiamo avere un'aria fratturata!"

Sirius fece un respiro profondo, cercando di calmarsi. "Mi dispiace, madre," disse, "Ho perso le staffe, non succederà più."

Lei lo guardò con un ghigno. "Non basta. Lacero!" Mentre fendeva la bacchetta nell'aria, il petto di Sirius fu squarciato. Cadde a terra in agonia, il suo sangue macchiò il tappeto. Da qualche parte in fondo alla sua mente, pensò che avrebbe dovuto almeno essere grato che lei non l'avesse tirata per le lunghe come faceva di solito. "Kreacher!" Urlò sua madre mentre lui giaceva sul pavimento ansimando. Kreacher apparve ai suoi piedi. "Assicurati che non muoia dissanguato," disse con noncuranza, uscendo dalla sua stanza.

Kreacher non lo aiutò, certo che non lo fece. Si limitò a guardare Sirius, mentre lottava per alzarsi, afferrando un'altra camicia e premendola sul petto, cercando di arginare l'emorragia. Avrebbe dovuto portare del Dittamo anche questa volta. La sua vista si stava annebbiando, e per esperienze passate sapeva che ciò significava che non mancava molto allo svenimento. Con le energie che gli rimanevano, incespicò verso il letto, giusto in tempo per non addormentarsi sul pavimento.

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Quando si svegliò, fuori era buio, e il suo petto era guarito come se non fosse mai stato aperto. Non c'era nemmeno una cicatrice. Non possiamo permettere che l'erede abbia delle cicatrici, pensò Sirius con sarcasmo. Tirandosi su, scrisse una lettera a James, dicendogli che andava tutto bene, sapendo che James si sarebbe preoccupato se non l'avesse fatto. Stava morendo di fame, così andò in cucina a prendere qualcosa da mangiare, ma la porta era chiusa a chiave. Perfetto, pensò Sirius, sembra che lo faremo di nuovo.