44 quindi.. ti sei deciso?

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Preside:"sì"

L'infermiera mi fece segno di entrare, quindi entrai chiudendomi la porta alle spalle.

Nicola:"gattino" sorrisi e andai ad abbracciarlo.

Federico:"Nicoo" mi diede un bacio sulla guancia.

Nicola:"scusami, scusa é stata tutta colpa mia.." misi la testa nell'incavo del suo collo.

Federico:"no, tu non c'entri nulla, non é colpa tua.."

Nicola:"sì che é colpa mia.. dovevo stare attento a te.. dovevo dare importanza a quei messaggi di merda solo per te.." iniziai a piangere.

Federico:"shh.. che ne potevi sapere tu.." Mi alzò la testa e mi diede un dolce bacio a stampo sulle labbra.
Volendo assaporare ancora le sue labbra le riappoggiai sulle sue e iniziai a baciarlo dolcemente. Chiesi accesso alla sua bocca, accettò e limonammo per qualche secondo.

Nicola:"come stai..?" lo guardai negli occhi.

Federico:"così così, abbastanza bene"
Misi una mano sotto alla sua maglietta e iniziai a fargli i grattini.

Nicola:"però questi se te li faccio sulla pancia non ti fanno male, mh?" sorrisi.
Fece segno di no con la testa chiudendo gli occhi.
Ridacchiai continuando a coccolarlo.
Sentii aprirsi la porta, ma la ignorai e continuai a coccolare Federico.

Preside:"già insieme?"
Vidi Fede arrossire e io ridacchiai.

Preside:"entro domani devi stare bene eh" accarezzò i capelli a Stre.

Federico:"sì.. comunque penso che mi lascino uscire da qui domani"

Preside:"bene, tu sai chi é stato, vero?"

Federico:"sì.."

Preside:"domani parliamo un po' "

Federico:"ma papà.. domani voglio dormire tutto il giorno"

Preside:"ci sarà pure Nicola"

Federico:"sì ma non é giusto.. così é come se mi costringessi"
Ridacchiai e mi sedetti su una sedia di fianco a Federico.

Federico:"cattivo.."mi guardò male.

Nicola:"te li faccio domani i grattini"

Federico:"anche oggi.."

Nicola:"va bene,vuol dire che resterò tutto il tempo qua"

Federico:"sì" sorrise.

Preside:"come stai?"

Federico:"abbastanza bene,dai"

Preside:"bene, io vado, a dopo" uscì dalla stanza.

Federico:"ciao"

Nicola:"mo che famo qui?"

Federico:"boh.. perché non posso andarmene da quii.." si lamentò.

Nicola:"guarda le tue condizioni e risponditi da solo"

Federico:"tutta colpa di quella p-" venne bloccato dal rumore della porta che si aprì e da una voce.

Lucrezia:"NICOLA, DOV'ERI? TI HO CERCATO DAPPERTUTTO"

Nicola:"sempre stato qui" dissi svogliato.

Lucrezia:"puoi venire un attimo?"
Guardai Federico, mi fece segno di andare poi parlò "solo se dopo torni".

Nicola:"certo,gattino" mi alzai e dovetti seguire Lucrezia che subito cercò di prendermi per mano.

Nicola:"ti sto seguendo solo perché me l'ha detto Federico, perciò sputa il rospo e sbrigati" mi portò fuori dall'infermeria.

Lucrezia:"quindi.. ti sei deciso?" mi sorrise mettendosi in punta di piedi.

Nicola:"te l'ho già detto, non mi interessi"

Lucrezia:"va bene, vuol dire che mi dovrò impegnare di più, di' addio al tuo amichetto, perché presto non ci sarà più" si girò.

Nicola:"una cosa" la presi dal braccio.

Lucrezia:"mh?" mi sorrise girandosi verso di me.

Nicola:"se accettassi, cosa dovrei fare?"

Lucrezia:"mhh.. beh.. baciarmi in pubblico,stare con me, anche davanti a tutta la scuola, dovrai far credere al tuo amichetto che stiamo insieme ovviamente,non stare con lui, magari qualche serata di sesso e coccole.. come penso abbiate fatto tu e il tuo amichetto" fece un sorrisetto provocante.

Nicola:"per tua informazione, quel mio amichetto ha un nome." sbuffai.

Lucrezia:"lo so,ma non mi interessa" girò gli occhi al cielo.

Nicola:"bene,era questo ciò che dovevi dirmi? di mettermi insieme a te? ora vado" Iniziai ad entrare in infermeria.

Lucrezia:"no.. voglio un bacio"

Nicola:"scordatelo" entrai e chiusi la porta.
Andai nella stanza di Stre e mi risedetti sulla sedia.

Federico:"che avete fatto?"

Nicola:"mi ha fatto incazzare,fine"

Vidi Federico avvicinarsi a me.
Federico:"non ci arrivo..." mi avvicinai a lui che subito unì le sue labbra alle mie in in dolce bacio.

Nicola:"lo sai che baciarsi qua é rischioso?"

Federico:"non mi interessa, le uniche persone di cui ho paura che ci vedino sono gli alunni, già gli altri anni c'erano vocine su di me che dicevano gay oppure frocio e cose così, non che avessero torto ma mi dava fastidio perché non ho mai fatto qualcosa per farlo capire, non vuol dire che se ho 5 amici ragazzi e 1 amica ragazza sono gay. Tanto nessuno di loro verrà qui se non Alex,Giorgio,Anna o Ettore, ma di loro non ho paura quindi chissene frega"
Iniziai ad accarezzargli la testa dolcemente.

Nicola:"maa.. come vanno le gambe?" sorrisi mettendo una mano sulla sua coscia.

Federico:"in questo momento non saprei dirti ma ieri quando mi sono alzato facevano un po' male..-"

Nicola:"beh, dopo 2 round cosa ti aspetti?"

Federico:"non lo so-" mi prese la mano libera e iniziò a giocarci.
Ridacchiai.

Nicola:"posso sdraiarmi sul letto?" lo guardai.

Federico:"sì, spe che ti faccio spazio"
Si spostò da un lato.

Mi alzai dalla sedia e mi misi vicino a lui. Federico mise subito la testa sul mio petto accoccolandosi a me, iniziai a giocare coi suoi capelli e ogni tanto a baciarli.

Albero di Ciliegio •strecico•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora