45 sai com'è,mi piace il «mio amichetto»

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Federico:"Nico.."

Nicola:"sì,gattino?"

Federico:"non lo so..volevo parlare di qualcosa ma non so di cosa-"

Nicola:"mhh" misi la mano libera sul suo fondoschiena.

Federico:"ho detto che volevo parlare,non iniziare a scopare...-"

Nicola:"non ho fatto niente..cosa te lo fa capire?"

Federico:"la tua mano"
Mi diede un bacio sul collo.

Nicola:"potrei dire la stessa cosa della tua bocca"

Federico:"ce l'ho sul tuo collo,mica sul tuo cazzo"

Nicola:"a volte potresti provocarmi di più mettendole sul mio collo"

Federico:"se lo dici tu" rimise la testa sul mio petto.

Passai tutto il giorno con Federico su quel lettino, facendoci coccole,provocazioni,mini litigi e cose così.
Si fecero le 23:00 e purtroppo debbi andare a dormire visto che domani avremmo avuto lezione.

Federico:"devi già andare..?"

Nicola:"sì.. resto ancora un po' se non mi mandano via"

Federico:"siisisi" sorrise.

Nicola:"Fede.."

Federico:"mh? mi preoccupi quando mi chiami per nome"

Nicola:"ehh.. comunque domani abbiamo da presentare il lavoro di scienze,non ho studiato nulla.."

Federico:"pensi che io abbia studiato stando qui? Penso che mio padre ci faccia tipo una giustificazione,anche perché sa che sei stato tutto il tempo con me"

Nicola:"pure per gli altri compiti?"

Federico:"glielo chiedo domani"

Nicola:"okk"

Federico:"non puoi passare la notte qui..?" borbottò giocando coi miei capelli.

Nicola:"vorrei, ma nella notte avrei anche paura di farti male muovendomi- poi penso che l'infermiera me lo vieti.."

Federico:"mhm, vai a dormire che poi domani dormi a lezione" mi diede un bacio a stampo sulle labbra.

Nicola:"va bene... domani vengo a prenderti, se mi sveglio" ridacchiai leggermente per poi riunire le labbra in un dolce e lungo bacio.

Federico:"devi svegliarti"

Nicola:"ahh va bene"

Federico:"buonanotte"mi sussurrò all'orecchio per poi mordicchiarlo leggermente e sorridere.

Nicola:"buonanotte,gattino" sorrisi.
Uscii dalla stanzina chiudendo la porta, mi diressi verso il mio dormitorio, ma nel tragitto incontrai Lucrezia, ero troppo stanco perciò cercai di non farmi notare e di andare, ma purtroppo mi vide e mi fermó.

Lucrezia:"divertito dal tuo amichetto?"

Nicola:"smettila,sono stanco, lasciami andare a dormire"

Lucrezia:"posso venire da te?"

Nicola:"no"

Lucrezia:"daii" si avvicinò a me ma io mi allontanai fino a incontrare il muro.
Si avvicinò a me e poggiò le sue labbra sulle mie. cercai di spingerla all'indietro,non ci riuscii e si strinse a me. Le diedi un ««leggero»» pugno sullo stomaco spostandomi dal muro.

Nicola:"capisci la frase «non mi interessi»? Vai a trovarti qualcun'altro perché inutile continuare a provarci con me, sai com'è,mi piace «il mio amichetto»"
Andai nel mio dormitorio, chiusi a chiave la porta e andai a letto.
Mi addormentai dopo vari minuti.

La mattina dopo mi svegliai grazie ai raggi del sole, rimpiango ieri sera quando avevo detto nella mente «tanto c'è buio» e non chiusi le tapparelle.

Presi il telefono e guardai l'orario, cazzo erano le 8:00.
Mi alzai, mi cambiai velocemente e andai in bagno,lavai i denti e la faccia per poi prendere lo zaino, prepararlo e uscire. Andai in infermeria, mi sedetti su una delle sedie lì vicino all'entrata, vidi Stre uscire dalla stanzina,mi alzai subito e andai ad abbracciarlo.

Federico:"buongiorno,non pensavo fossi già sveglio"

Nicola:"mi sono svegliato ora, ho fatto tutto di fretta per venire da te, ieri te l'ho detto che venivo a prenderti"

Federico:"non pensavo dicessi veramente"

Nicola:"e invece sì" sorrisi accarezzandogli i capelli.

Federico:"mh.. mio padre ci vuole nel suo ufficio.. giusto?"

Nicola:"in teoria sì"

Federico:"andiamo?"

Nicola:"sì,andiamo" uscimmo dall'infermeria e andammo nell'ufficio del preside, c'era già lui seduto sulla sua solita sedia.

Preside:"buongiorno"

Federico:"salve" si sedette su una sedia davanti alla cattedra.

Preside:"Nicola siediti pure tu" mi sedetti.

Preside:"Federico,chi é stato?"

Federico:"Lucrezia ******.."

Preside:"vai Nicola,vai a chiamarla"
Mi alzai subito e andai a chiamare Lucrezia in classe.
Bussai ed entrai dicendo "Lucrezia,ti vuole il preside,nel suo ufficio". Uscii e ritornai nell'ufficio.
Mi risedetti sulla sedia di prima giocando con le mani.

Poco dopo entrò Lucrezia che salutò il preside,prese una sedia e si sedette di fianco a Federico, cioè l'unico spazio libero. Misi una mano sulla coscia di Stre accarezzandogliela leggermente.

Lucrezia:"allora,io avrei da dirle una cosa importante"

Preside:"in realtà penso più di una"

Lucrezia:"Andrea mi ha detto di dirle che venerdì,mi sembra,era andato in bagno e nel mentre pure loro due c'erano andati" ci indicò.
"poi, Andrea é ritornato in classe e loro due dopo molto tempo sono tornati e lui ha detto che erano entrati nello stesso bagno e quando sono ritornati in classe erano vestiti diversi"

Preside:"mhh, quindi cosa vorresti dire?"

Lucrezia:"in quel bagno é successo qualcosa!"

Il preside mi guardò in modo strano e alzai le mani come per dire «sono innocente».

Federico:"avevo caldo e gli ho fottuto la maglietta visto che avevo solo la felpa" sbuffò guardando male Lucrezia.

Nicola:"avevi pure l'opzione di restare a petto nudo"

Federico:"sì, così mi sbattevano fuori dalla classe" si girò verso di me.

Nicola:"ti trovavi la tipa"

Federico:"la mia omosessualità me l'avrebbe impedito" sorrise.
Lucrezia guardava Federico e il preside confusa e io scoppiai a ridere.

Preside:"dai Nicola,anche tu,un po' di formalità"

Nicola:"scusi,é più forte di me"

Preside:"contieniti"

Lucrezia:"ah preside, ieri sera Nicola ha detto questa frase «capisci la frase non mi interessi? Vai a trovarti qualcun'altro perché inutile continuare a provarci con me, sai com'è,mi piace il mio amichetto»"

Albero di Ciliegio •strecico•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora