25 hai intenzione di limonare tutto il giorno?

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[finite le lezioni]

Il progetto non lo avevamo finito, ma vabbè, la prossima volta che abbiamo sto progetto del cazzo non mi presento.

Stavo camminando con Nicola verso il nostro dormitorio quando una voce ci fermò.

Lucrezia:" Nicola, aspetta!"

Nicola:" mh?" si girò.

Lucrezia:" quand'è che sei libero?"

Nicola:" non lo so, perché?"

Lucrezia:" volevo invitarti a mangiare qualcosa fuori, magari di pomeriggio, una passeggiata e gelatino" disse arrossendo.

Mi stancai ed entrai nel dormitorio. Andai in camera, appoggiai lo zaino per terra, salii sul letto e mi misi sotto le coperte.

Anche se avevo ancora sonno voglio sapere dove mi vuole portare Nicola, sempre se si ricorda.........

Dopo poco entrò Nicola, poggiò lo zaino a terra e andò in bagno. Qualche secondo dopo uscì.

Nicola:" CHE SCHIFO, AIUTO" piagnucolò.

Federico:" mh?"

Nicola:" MI HA DATO UN BACIO SULLA GUANCIA"

Federico:" ..."

Si sedette sul letto.

Nicola:" che schifo.. mi ha mezzo leccato..."

Federico:" io me lo sogno.. di cosa ti lamenti..."
Mi diede un bacio sulla guancia.

Nicola:" non più" sorrise.
Lo abbracciai portandolo sopra di me.

Federico:" Nico.."

Nicola:" si gattino?"

Federico:" ti piace Andrea..?" esitò a rispondere.

Nicola:" beh.. sì.. mi piace da quando l'ho visto.."

Federico:" allora perché sei qui con me..?" dissi con poca voce.

Nicola:" perché sto scherzando gattino" ridacchiò.

Federico:" in che senso..."

Nicola:" mi fa cagare quello là, mi sta sul cazzo" mise la testa nell'incavo del mio collo.

Nicola:" vuoi andare in quel posticino?"

Federico:" okk, é qui o fuori??"

Nicola:" fuori"

Federico:" allora mi devo cambiare"

Nicola:" no.. sei bellissimo così.. e poi siamo soli lì"

Federico:" va bene.."

Nicola:" vieni" si alzò tenendomi la mano.
Mi alzai pure io, Nicola iniziò a trascinarmi fuori dalla scuola.

[...]

Mi portò in un edificio, appena entrammo salimmo le scale, entrammo in una stanza e chiuse la porta a chiave.

Nicola:" é una biblioteca, ma essendo un posto in cui puoi chiuderti dentro e nessuno ti viene a disturbare per nessun motivo sono voluto venire"

Federico:" GRAZIEE" lo abbracciai forte mettendo la testa sul suo petto.

Nicola:" hshah di nulla gattino"

Federico:" maww"

Nicola si andò a sedere in un pouf nero messo in mezzo alla stanza, ce n'era un'altra uguale.
I muri erano coperti di librerie pieni di libri, c'erano vari tavoli con delle sedie mobili attorno. Il pavimento era di un parquet e dei led sul colore caldo illuminavano la stanza.

Mi andai a sedere a cavalcioni su di lui, poggiai la testa sul suo petto e lui cominciò ad accarezzare essa.

Nicola:" gattino"

Federico:" sì?" alzai la testa.

Nicola:" shh stai giù" poggiai la testa al suo petto di nuovo.

Nicola:" visto che ti chiamo gattino.. mi simuli delle fusaa??"

Federico:" non so se sono capace.."

Nicola:" provaci, siamo solo noi due"

Provai a fare le fusa riuscendoci.

Nicola:" che carino il mio gattino"

Federico:" maw"
Alzai leggermente la testa e lo vidi arrossire.
Ridacchiai leggermente.

Nicola:" mi farai morire.."

Federico:" NOO.. se tu muori.. muoio anche io..."

Nicola:" nooo gattinoo"

Federico:" sì.."

Nicola:" dai.."

Federico:" mhh"
Strusciai la testa sul suo petto.

Nicola:" voglio baciarti.. però sono comodo così.."
Alzai la testa e unii le nostre labbra, lui mise le mani sul mio fondoschiena mentre mi chiedeva l'accesso alla sua bocca che accettai subito.

Dopo poco mi staccai e mi tolsi la felpa.
Riattaccai il bacio ricominciando a limonare.
Sentii Nicola sorridere, mi sbottonò lentamente i primi bottoni della mia camicia.

Mi staccai per riprendere fiato, lui mi succhiò il mio labbro inferiore per qualche secondo per poi darmi un bacio sulla fronte.

Nicola:" ti sta bene questa camicetta"

Federico:" potrei uscirci qualche volta?"

Nicola:" no, è troppo trasparente" ridacchiai visto che sapevo già la risposta.

Federico:" calmo" sorrisi.

Nicola:" no" Riprese a baciarmi appassionatamente.
Dopo poco chiese accesso alla mia bocca che io accettai.
Continuammo a limonare per qualche minuto fino a quando dovemmo staccarci per respirare per poi riprendere a limonare. Le sue mani erano fisse sul mio sedere, le sue labbra sulle mie e i nostri occhi chiusi, godendoci ciò che i nostri corpi facevano.

Nicola:" gattino.." si staccò leggermente ma ripresi a baciarlo.

Nicola:" hai intenzione di limonare tutto il giorno?" disse distanziando le nostre labbra di un centimetro.

Federico:" sì.. ti prego..." cercai di riunire le nostre labbra ma si allontanò.

Nicola:" poi non riesci a restare senza le mie labbra"

Federico:" non mi interessa..."

Nicola:" allora devi guadagnartele" sorrise.

Federico:" daii"

Nicola:" sai cosa fare"

-------parte autore-------
penso che farò più spesso queste piccole parti autore, anche se sta volta non ho nulla da dire oltre che é 1:45 di notte-
notte raga

Albero di Ciliegio •strecico•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora