18

455 30 19
                                    

<<qualsiasi cosa tu voglia, oggi hai la possibilità di avermi tutta per te>> sorride Hyejin.

Devo prenderlo come un appuntamento? Perché sto già iniziando ad agitarmi.

<<intanto ho bisogno di bere qualcosa di fresco, mi hai fatto correre per cinque minuti buoni>> sospiro mettendo le mani sui fianchi.

<<non ti ho detto di correre>> ripete, poi si guarda intorno. <<andiamo al bar dietro la scuola, la fanno delle granite buonissime>>

Mi afferra per un polso e senza dire niente mi trascina con se, cerca di attraversare ma le afferro direttamente la mano per fermala.

<<sei pazza? Sta per scattare il rosso>> borbotto tirandola indietro.

Lei guarda il semaforo e poi si rigira verso di me.

<<è ancora verde, in dieci secondi riusciamo ad attraversare eh>> riprende a camminare. <<dai, muoviti>>

Abbasso lo sguardo sulle nostre mani, le dita sono ancora intrecciate e a lei sembra non dare fastidio.

Io invece mi sto auto-insultando nella mia testa per aver avuto un'iniziativa tanto audace.

Appena arriviamo dall'altro lato della strada levo la mia mano dalla sua e afferro il cellulare sentendolo squillare.

È Minho.

Guardo perplesso la schermata, poi sgrano gli occhi.

Cazzo, sono morto.

Mi sono dimenticato di avvisarlo che non sarei più andato a casa sua.

<<che ti prende?>>

<<niente, Minho mi sta chiamando>> scuoto la testa.

<<devi vederti con lui?>> inclina la testa. <<se hai da fare puoi andare, non sei obbligat->>

<<no!>> la interrompo. <<cioè...non devo vedermi con lui, si starà annoiando e mi starà chiamando per infastidirmi>>

<<oh...d'accordo allora>>

Guardo un'ultima volta il telefono e lo rimetto in tasca.

Tanto mi ammazzerà già per avergli dato buca, se rispondo non cambierà il mio destino.

Due minuti più tardi arriviamo al bar, Hyejin si va a sedere mentre io, dopo averle chiesto cosa desiderasse, vado ad ordinare dentro.

Ritorno da lei con le nostre granite e mi siedo difronte a lei.

<<grazie>> sorride. <<quanto ti devo?>>

<<nulla, tranquilla>> dico sorseggiando la mia granita. <<offro io>>

<<ma come, no>> aggrotta la fronte. <<ti ho già fatto correre qui, almeno fammi pagare la mia parte>>

<<la prossima volta>>

<<vuoi uscire una prossima volta da solo con me?>>

Quasi non mi affogo.

Tossisco un paio di volte, poi alzo lo sguardo su di lei, mi sta guardando con un sorrisetto compiaciuto sul volto.

<<d'accordo, Jisung>> alza le spalle tornando a sorseggiare la sua granita. <<la prossima volta offro io>>

<<cambiando discorso>> mi schiarisco la voce. <<mi puoi spiegare come mai mi hai chiesto di vederci così urgentemente?>>

Volcano || Han JisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora