<<qualsiasi cosa tu voglia, oggi hai la possibilità di avermi tutta per te>> sorride Hyejin.
Devo prenderlo come un appuntamento? Perché sto già iniziando ad agitarmi.
<<intanto ho bisogno di bere qualcosa di fresco, mi hai fatto correre per cinque minuti buoni>> sospiro mettendo le mani sui fianchi.
<<non ti ho detto di correre>> ripete, poi si guarda intorno. <<andiamo al bar dietro la scuola, la fanno delle granite buonissime>>
Mi afferra per un polso e senza dire niente mi trascina con se, cerca di attraversare ma le afferro direttamente la mano per fermala.
<<sei pazza? Sta per scattare il rosso>> borbotto tirandola indietro.
Lei guarda il semaforo e poi si rigira verso di me.
<<è ancora verde, in dieci secondi riusciamo ad attraversare eh>> riprende a camminare. <<dai, muoviti>>
Abbasso lo sguardo sulle nostre mani, le dita sono ancora intrecciate e a lei sembra non dare fastidio.
Io invece mi sto auto-insultando nella mia testa per aver avuto un'iniziativa tanto audace.
Appena arriviamo dall'altro lato della strada levo la mia mano dalla sua e afferro il cellulare sentendolo squillare.
È Minho.
Guardo perplesso la schermata, poi sgrano gli occhi.
Cazzo, sono morto.
Mi sono dimenticato di avvisarlo che non sarei più andato a casa sua.
<<che ti prende?>>
<<niente, Minho mi sta chiamando>> scuoto la testa.
<<devi vederti con lui?>> inclina la testa. <<se hai da fare puoi andare, non sei obbligat->>
<<no!>> la interrompo. <<cioè...non devo vedermi con lui, si starà annoiando e mi starà chiamando per infastidirmi>>
<<oh...d'accordo allora>>
Guardo un'ultima volta il telefono e lo rimetto in tasca.
Tanto mi ammazzerà già per avergli dato buca, se rispondo non cambierà il mio destino.
Due minuti più tardi arriviamo al bar, Hyejin si va a sedere mentre io, dopo averle chiesto cosa desiderasse, vado ad ordinare dentro.
Ritorno da lei con le nostre granite e mi siedo difronte a lei.
<<grazie>> sorride. <<quanto ti devo?>>
<<nulla, tranquilla>> dico sorseggiando la mia granita. <<offro io>>
<<ma come, no>> aggrotta la fronte. <<ti ho già fatto correre qui, almeno fammi pagare la mia parte>>
<<la prossima volta>>
<<vuoi uscire una prossima volta da solo con me?>>
Quasi non mi affogo.
Tossisco un paio di volte, poi alzo lo sguardo su di lei, mi sta guardando con un sorrisetto compiaciuto sul volto.
<<d'accordo, Jisung>> alza le spalle tornando a sorseggiare la sua granita. <<la prossima volta offro io>>
<<cambiando discorso>> mi schiarisco la voce. <<mi puoi spiegare come mai mi hai chiesto di vederci così urgentemente?>>
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Volcano || Han Jisung
RomanceVoglio dare solo a te il mio cuore che sta bruciando Quando penso a te, la mia mente è come un vulcano