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Mi dispiace davvero tanto per le persone che ci hanno subito per tutta la durata del nostro pranzo.

Immagina voler andare a pranzare in un ristorante italiano e rilassarsi e poi vedere come degli adolescenti rovinano la tua tranquillità.

Non che i ragazzi si siano messi a saltare da un tavolo all'altro, ma penso che poco ci mancasse per vedere una cosa simile.

Changbin ha il vizio di alzare troppo la voce quando viene infastidito, e Seungmin non ha fatto altro che mettere alla prova la sua pazienza.

Jeongin e Niki, ad un certo punto, hanno iniziato a sfidarsi su chi finisse prima la propria pizza.

È finita con Niki che quasi non si stava strozzando.

Parlando di Heeseung e Sunghoon le cose non sono cambiate di una virgola durante tutto il pranzo.

Nessuno dei due ha provato a parlare con l'altro, e io non so quanti calci ho dato a Heeseung per convincerlo a muoversi.

Ovviamente mi ha ignorata, ma solo dopo avermi guardata male ed essersi lamentato del dolore.

Per il resto eravamo tutti "tranquilli" o comunque cercavamo di non alzare la voce.

Anche perché Chan, Jay e Sunghoon non hanno fatto altro che lanciare occhiatacce al primo che alzava anche solo di poco la voce.

Sinceramente quei tre mi fanno paura insieme.

<<il porto era alla fine della strada?>> borbotta Sunoo guardandosi intorno.

<<dobbiamo arrivare alla piazza centrale e da li andare sempre dritto>> risponde Chan. <<non ci vuole molto>>

Credo che io e Chan abbiamo due concezioni di "non ci vuole molto" davvero diverse tra di loro.

Sono dieci minuti che camminiamo alla ricerca di questa piazza.

<<allora? È questa la piazza?>> domando a Chan coprendomi meglio con il cappello di Jisung.

<<si, ora dobbiamo andare dritti>> annuisce il più grande tra di noi guardando il suo telefono.

<<ragazzi, ci fermiamo cinque minuti? Ho bisogno di bere qualcosa>> si lamenta Jay.

<<se non ricordo male più avanti stanno delle macchinette>> borbotta Hyunjin.

<<si, sono dietro alla farmacia>> commenta Chaewon.

Camminiamo ancora per qualche minuto, non appena vediamo in lontananza le macchinette Jay aumenta il passo, mentre Jisung mi afferra per una mano fermandosi in mezzo alla piazza.

Mi sembra un po' strano, da tutto il giorno in realtà.

<<c'è qualcosa che non va, Ji?>>

<<speravo potessi dirmelo tu>> mi squadra mentre lentamente lascia la mia mano. <<c'è qualcosa che non va?>>

<<è tutto okay...?>> borbotto accigliata. <<puoi dirmi che ti prende? È da tutto il giorno che mi sembri strano>>

Volcano || Han JisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora