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Amy


«Siamo in ritardo, ragazze!» sento dire da Claire dalla sua camera, che è nello stesso piano della mia e di quella di Maya.
«Ha ragione, siamo in ritardo.» concordo io.
«Sì.» concorda anche Maya.
Io e Maya ci infiliamo le scarpe con il tacco e usciamo dalla nostra camera, prendendo con noi la borsetta.
Prima di uscire di casa ci mettiamo tutte la giacca più pesante. Siamo all'inizio di ottobre e l'autunno è ufficialmente arrivato, e si sente. Oggi la massima è stata di tredici gradi e ora ce ne sono dieci.
Stasera andiamo al Marquee per festeggiare il compleanno di Zoe, che è ufficialmente domani, il quattro ottobre.
Arriviamo con dieci minuti di ritardo, e vediamo Kim, Chloe e Bethany accanto alla festeggiata.
«Elena, Claire, Maya, Amy!» esclama Zoe, vedendoci arrivare.
Ha un vestito rosso indosso che le sta benissimo. È un mini abito, senza spalline. Sul davanti è rosso, mentre dietro ha tre lembi di tessuto neri, e al centro una zip. Le arriva poco sotto il sedere e per i miei gusti è praticamente nuda.
«Ciao, Zoe!» la salutiamo tutte in coro.
Le diamo i nostri regali e lei ci abbraccia una per una.
Quando abbraccia Elena noto una certa freddezza da parte di mia cugina nei confronti di Zoe.
Dieci minuti dopo arrivano Alex, Bryan e Leo. George non è potuto venire perché aveva il compleanno di un suo amico.
«Aspettate un attimo! L'ho notato solo adesso. Ora sono l'unica single in casa.» esclama Elena, mentre Claire è appiccicata al suo Alex, Maya al suo Bryan, e Chloe al suo Leo.
«Già.» rispondiamo tutte.
«Non preoccuparti, Elena, ci siamo io, Bethany e Zoe che ti facciamo compagnia.» esclama Kim, dandomi una pacca sulla spalla.
«Io non lo sarei se Harry non avesse scopato con la sua ex.» afferma Zoe.
«Andiamo a ballare, dai!» esclama improvvisamente Elena, cambiando argomento.
Che strana situazione.
Balliamo, chiacchieriamo e torniamo ai tavoli per bere. Zoe soffia sulle ventuno candeline, poi apre i regali.
Mentre stiamo ballando osservo Maya ballare con Bryan. Sono carini insieme, sono proprio una bella coppia. Sono contenta che lei stia con lui.
Stanno parlando e lui le dice qualcosa all'orecchio, poi lei ride. Le si illuminano gli occhi quando ride.
L'unica che ancora non è stata ufficialmente con qualcuno è Elena. Ha avuto quella piccola storia con Cameron a Miami, l'estate scorsa, ma è durata solo pochi giorni.
Troverà il ragazzo per lei, ne sono sicura, come sono sicura che io ho trovato quello per me, ed è il mio George.
Il dj mette "El Perdón", ed Elena mi afferra le mani e mi fa ballare.
Ci muoviamo all'unisono ed Elena canta.
«Esto no me gusta
Esto no me gusta...» canta Elena, e mi sorride.
Io le sorrido e ridiamo.
Balliamo senza fermarci per più di mezz'ora. Verso la fine rimaniamo solo io, Elena, Kim, Bethany e Zoe in pista, mentre le coppie sono tornate ai tavoli.
«Zoe! Zoe!» sento chiamare, sopra la musica altissima.
«Zoe, c'è Harry.» esclama Bethany.
Zoe si guarda intorno e vede il suo ex ragazzo arrivare verso di noi.
«Zoe!» la chiama di nuovo lui.
«Harry, cosa ci fai qui?» gli chiede lei.
«Sapevo che eri qui per la tua festa di compleanno. Volevo parlarti e farti gli auguri di persona.» le dice.
«Devi andartene, Harry.» esclama lei.
«Ci siamo lasciati, ricordi?» aggiunge.
«Sì, ma io ti amo ancora, Zoe. Non ho mai smesso di amarti.»
Aww, che cosa dolce però.
«Non dire cazzate! Se mi amassi ancora non avresti scopato con la tua ex.»
Zoe ha alzato la voce, e non perché la musica è alta, ma perché si sta arrabbiando. Si capisce dal tono con cui ha parlato a Harry.
«È successo solo una volta. È stato uno sbaglio, un enorme sbaglio. È partito tutto da lei, te l'ho detto mille volte.»
«Non ci avresti scopato se mi amassi ancora!» ripete Zoe.
Mi volto verso Elena e la sua espressione è indecifrabile.
Non capisco se è scocciata che Harry sia qui ad importunare la sua amica, oppure felice perché sta provando a rimettersi con lei.
«Vieni con me! Dobbiamo parlare da soli e non in mezzo a tutto questo casino.» esclama Harry, poi afferra Zoe per il polso.
Scompaiono fra le persone che ballano e io mi volto per dire:
«Dai che tornano insieme.»
Pochi minuti dopo Elena se ne va, senza dire una parola.
«Ma dove va?» chiedo io a Kim e Bethany.
«Non lo so.» dicono Kim e Bethany.
Veniamo via anche noi dalla pista e quando vediamo Elena, la seguiamo.
Arriviamo da lei che ha raggiunto Zoe e Harry.
«Avanti, Zoe! È stata solo una volta, e con la mia ex con la quale è durata pochi mesi.» sta dicendo Harry.
«Non mi è neanche piaciuto tra l'altro.» aggiunge.
«Fanculo, Harry! Perché se mi ami hai fatto sesso con lei?» gli chiede Zoe.
Beh, ha ragione. Se ami non tradisci. Se ti impegni con qualcuno non lo tradisci con un'altra persona. Penso sia logico, ma non per tutti.
«Ha fatto tutto lei, Zoe, ed eravamo entrambi un po' ubriachi.»
«Non è una giustificazione, Harry.»
Io sto dalla parte di Zoe, non c'è dubbio.
Io, Elena, Kim e Bethany guardiamo tutta la scena a pochi metri di distanza.
«Sì che lo è, Zoe. Io amo solo te, è questo l'importante.»
«Cazzate! Sono solo bugie quelle che stai dicendo.»
«No, è la verità.»
«La mia ex non ha significato niente, e neanche Ele...» dice Harry, ma interrompe improvvisamente la frase.
«Cosa?» chiede Zoe.
Mi giro verso mia cugina ed è sbiancata. Ha un'espressione molto preoccupata, stavolta gliela leggo bene in faccia.
No, Elena, no. Ti prego. Mia cugina non può essere andata a letto con Harry, l'ex ragazzo della sua amica.
«Ripeti un po', Harry.» dice Zoe.
Harry guarda Elena ed Elena guarda Harry.
Zoe li guarda e capisce. Scuote la testa e dice:
«No.»
«No, non puoi aver fatto sesso anche con lei.» aggiunge.
Harry tace. Elena tace. Tutti tacciamo.
Più imbarazzo di così non può esserci.
«Cosa fate tutti qui?» chiede improvvisamente Claire, arrivando insieme ad Alex, Maya, Bryan, Chloe e Leo.
Claire ci guarda tutti, poi dice:
«Ehm... ragazzi?»
«Non lo so, Claire. Chiedilo a Harry ed Elena cosa facciamo tutti qui.» risponde Zoe, poi se ne va.
«Zoe, no!» urla Harry, correndo dietro a Zoe.
«È colpa tua, Harry! Non avresti dovuto dirglielo!» esclama Elena.
Improvvisamente Zoe si ferma e torna da noi. Si rivolge ad Elena con uno sguardo di rabbia, odio e delusione, e le dice:
«Non provare a dargli la colpa, cazzo! C'eri anche tu quando scopavate.»
«Lo so.» dice mia cugina.
«Ma io non volevo, Zoe. È stato lui ad iniziare tutto.» aggiunge.
Oddio. Prima Elena fa le cose, poi si difende come può. Ma Zoe ha ragione: c'era anche lei quando hanno fatto sesso.
«Sei stata tu a baciarmi.» salta su Harry.
«Sì, ma sei stato tu a dirmi certe cose e a guardarmi in un certo modo. Era ovvio che volessi baciarmi anche tu.» ribatte Elena.
«È inutile che ora vi date la colpa. Avete fatto sesso, è successo e basta.» esclama Zoe.
Mi giro verso Maya e Claire, che sono piuttosto in imbarazzo, come tutti gli altri.
Intravedo un po' di delusione nei volti di Maya e Claire. Anche nel mio c'è delusione. Penso ci sia sul volto di tutti.
«Non stavamo più insieme, Zoe. Tu mi avevi lasciato.» esclama Harry.
«Sì, lo so. Ma non sono stupita da quello che hai fatto tu, Harry, ma da quello che ha fatto Elena. Lei è mia amica. Perché, Elena? Perché l'hai fatto?» le domanda Zoe.
«Non lo so, Zoe. Quando mi sono svegliata, la mattina dopo... mi sono subito pentita di averlo fatto. Ho pensato a te, a quello che avevo fatto. Ho anche pensato di correre da te per dirtelo, ma ho avuto paura. Paura che non mi parlassi più, che non volessi essere più mia amica. E poi ormai il danno era già stato fatto.» risponde Elena.
«Hai pensato bene, Elena. Vattene da qui, per favore! Anzi, andatevene tutti e due, per favore!»
«Grazie per avermi rovinato il compleanno.» aggiunge, poi si allontana.
Wow! Che bel casino.
Guardo mia cugina. Ora è preoccupata e triste.
Beh, doveva aspettarsi questa reazione da Zoe.
Senza dire una parola Elena se ne va. Harry le va dietro, e noi non ci muoviamo.
«Wow!» esclama Claire.
«Già.» dice Maya.
«Non me l'aspettavo da Elena.» dico io.
«Neanch'io.» afferma Claire.
«Però la colpa è anche di Harry.» salta su Maya.
«Assolutamente.» concordo io.
«Sì, ovvio.» concorda anche Claire.
«Credo che dovrei...» dico io, poi me ne vado anch'io.
Cerco Elena e vedo che sta andando verso il guardaroba, e Harry è qualche metro dietro di lei.
Li vedo parlare ed Elena gli dice qualcosa mentre si mette la giacca. Gli urla qualcosa, poi se ne va, e lui non le va dietro per fortuna.
Mi faccio dare la giacca velocemente e poi la raggiungo fuori.
«Elena!» urlo, per farmi sentire da lei che sta camminando verso la macchina, parcheggiata in strada.
Lei si volta e quando mi vede si ferma. Io la raggiungo correndo e quando sono da lei, le dico:
«Vengo a casa con te.»
Lei mi sorride, senza dire nulla, poi continuiamo a camminare.

Per tutto il tragitto dal Marquee a casa nessuna delle due dice qualcosa.
Quando arriviamo a casa ci togliamo le giacche ed Elena dice:
«Vado a letto. Buonanotte, Amy.»
«Buonanotte, Elena.»
Mi dispiace vederla così, però da una parte se l'è meritato. È andata a letto con l'ex della sua amica, non poteva pretendere che fosse tutto rose e fiori.
Quando salgo a piano di sopra sento dei rumori provenire dal bagno. Salgo un altro piano ed entro in camera mia. Mi svesto e mi metto il pigiama, poi vado in bagno a struccarmi.
Mentre sono a letto, fra me e me penso che per Elena sarà stato piuttosto brutto essere cacciata dalla festa di compleanno della sua amica, con tutti i suoi amici presenti.
Vorrei poter fare qualcosa, ma non c'è molto da fare. Come ha detto lei: ormai il danno è già stato fatto.
Improvvisamente mi alzo dal letto e scendo le scale. Raggiungo la camera di Elena, ma lei non c'è.
Un attimo dopo entra in camera e rimane sorpresa nel vedermi in camera sua.
«Cosa ci fai qui, Amy?» mi chiede, mentre spegne la luce del lampadario.
«Sono venuta a consolarti.» le dico io.
«Non sei obbligata.» dice lei, mentre si infila sotto le coperte.
«Voglio farlo.» affermo, voltandomi verso di lei.
Lei mi guarda, senza dire nulla, poi sposta le coperte e mi sorride.
«Vieni.» dice, semplicemente.
Elena non è una persona di molte parole, ma con lo sguardo e i fatti fa capire molto di più.
Mi infilo sotto le coperte con lei e spengo l'abat-jour.
«Non l'ho fatto di proposito. È successo e basta. Non è solo colpa mia.» dice Elena, a bassa voce.
«Lo so.»
«E allora perché Zoe mi ha cacciato dalla festa? La colpa è anche di Harry.»
«Tu sei sua amica, Elena, e ti conosce da anni, mentre Harry era il suo ragazzo, e lo conosce da pochi mesi.» le spiego io.
«Lo so, ma mi guardava come se mi odiasse. Harry non l'hai mai guardato così.»
«Devi capirla, però. Pensa se tu avessi avuto un ragazzo e lei ci fosse andata a letto dopo che vi eravate lasciati.» le faccio un esempio io.
Elena si tira su a sedere e accende l'abat-jour dalla sua parte.
«Come l'avresti presa?» aggiungo.
«Come lei. Ma è stata lei a lasciarlo.»
«Sì, perché lui è andato a letto con la sua ex.»
«Beh, almeno poteva evitare di tirare fuori me. Stava andando così bene. Lei non l'avrebbe mai saputo. Kim, Chloe e Bethany non l'avrebbe mai saputo, e neanche voi.»
«Prima o poi sarebbe venuto fuori. Era inevitabile.» le dico io, tirandomi su a sedere.
«Dio! Non cambio mai. Faccio sempre gli stessi errori e non imparo mai da essi. Ma si può alla mia età?» esclama lei, mettendosi le mani fra i capelli.
È disperata, preoccupata e triste. Ma riesco a leggere solo la tristezza nel suo volto.
«Si sbaglia a qualsiasi età, Lena Lou. Tu non impari dai tuoi errori, okay, ma prima o poi imparerai. Ma ne farai altri, ed imparerai anche da quelli. È sempre così, no?»
«Sì.» dice lei, con una voce così bassa che quasi non l'ho sentita.
«Ma io credo in te, Elena. Credo che puoi cambiare, che puoi diventare la donna che vuoi diventare. Forse dovrai sbagliare più volte, forse ci vorrà più tempo del previsto, e forse saranno le persone a farti cambiare, magari un ragazzo, magari l'amore della tua vita. Alcuni imparano in fretta, altri fanno pochi errori, altri ne fanno tanti, altri ancora diventano maturi e adulti in fretta, altri con il tempo. Tu ci metterai più degli altri probabilmente, ma stai già facendo un buon lavoro.» le dico io.
«Credi davvero in me, Amy em?»
«Sì, ho sempre creduto in te, Lena Lou, anche quando tu non lo fai.»
«Grazie. Questo significa molto per me.» dice lei, poi mi abbraccia.
Questi suoi abbracci inaspettati e affettuosi mi colgono sempre di sorpresa, ma li amo. Amo quando fa così, quando è affettuosa con me e con le ragazze.
Ho notato che mostra un affetto particolare per me, che non ha per Maya e Claire.
«Di nulla.»
«Lo sai che ti voglio bene da sempre, come una sorella maggiore.» aggiungo.
«Sì, lo so.» dice lei, stringendomi.
Ci mettiamo a dormire, ma pochi minuti dopo la sento singhiozzare.
Lei non piange mai in presenza di altre persone, e mi stupisce che lo stia facendo proprio con me e proprio adesso.
«Elena?»
Mi avvicino a lei e le accarezzo i capelli.
«Ci sono qui io per te, Elena. Hai sbagliato, ma ci sono io qui con te.» le dico, rassicurandola, ma facendole comunque capire che ha sbagliato.
«Sì, sei qui solo perché George non è potuto venire alla festa, altrimenti eri ancora al Marquee con gli altri.» mi dice lei.
Ecco che ricomincia a piangersi addosso e ad essere negativa e pessimista.
«Non è vero. Sono qui con te ora perché voglio consolarti e starti vicina. Non sei stata trattata bene, ma da una parte te lo sei anche meritato, e tu questo lo sai. Giusto?»
«Sì.»
«Ecco. Ora però non pensarci e mettiamoci a dormire. Domani mattina ne parleremo con le ragazze, okay? E lascia del tempo a Zoe. Ora è arrabbiata, ma ti perdonerà, vedrai.» la rassicuro io.
«Okay.»
«Grazie.» mi dice lei.
«Di nulla.»
Mi avvicino a lei e le afferro una mano. Lei la apre e io intreccio le dita con le sue, e so che sta sorridendo anche se è buio e non la vedo.

Welcome to New York (ripubblicazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora