80

10 0 0
                                    

Maya


Mi sto sistemando toga e tocco, e devo ammettere che sono un po' agitata.
«Sbaglio o sei un po' agitata, Maya?» mi chiede Amy, arrivando vicino a me.
«Non sbagli.»
«Perché sei agitata? Ci stiamo solo diplomando finalmente.»
«Non lo so.»
«Hai per caso visto Elena fra la folla?» aggiungo.
«Non ho guardato sinceramente.» mi risponde lei.
«Sono curiosa.» affermo, e raggiungo il sipario.
Lo sposto leggermente e c'è troppa gente per vedere se Elena è lì in mezzo, seduta sulle poltrone dell'anfiteatro.
Sono passati venti giorni dal ballo di fine anno e sono venti giorni che non vedo e sento Noah.
Domani è il mio compleanno e volevo fare una festa ed invitare anche Elena ovviamente, ma non parla con Amy da più di un mese.
Decido di mandarle un messaggio su Whatsapp, e lei mi dice che è già seduta.
Provo a guardare di nuovo ma continuo a non vederla, c'è troppa gente.
"Ho appena visto Noah!" mi scrive Elena, pochi minuti dopo, con tanto di faccina con la bocca spalancata.
"Cosa? Dove?" le scrivo subito io.
Noah è qui? Che cavolo ci fa qui?
Lui ha preso il suo diploma ieri, e qui non conosce nessuno, quindi cosa ci fa qui?
"L'ho appena visto passare davanti a me."
"Devo venire lì da te, Lenie!" le rispondo subito, e vengo via da dietro le quinte dell'anfiteatro.
«Maya, dove vai? Tra dieci minuti inizia la cerimonia!» sento dire da Amy, ma io la ignoro e continuo a camminare.
Mi guardo intorno e dopo alcuni minuti finalmente trovo Elena. La saluto con un abbraccio e lei mi fa le congratulazioni.
Mi guardo subito intorno alla ricerca di Noah, e chiedo ad Elena dov'è, quando improvvisamente sento qualcuno che mi chiama.
Mi giro e lo vedo finalmente.
«Maya, ho bisogno di parlarti.» mi dice lui.
«Proprio ora dopo venti giorni hai bisogno di parlarmi?»
Non dice nulla per alcuni secondi, ma quando risponde, mi dice:
«In questi ultime settimane ci ho pensato e ne ho parlato anche con mio fratello.»
«Insomma... cos'ho da perdere in fondo? Ho diciotto anni e tu mi piaci e io piaccio a te. Cosa mi costa? Cosa ci costa provare?» aggiunge.
Non dico niente e lo lascio parlare, ma vorrei dirgli così tante cose.
«Insomma, May...» dice, e si avvicina a me.
«Credo di essere pronto a stare davvero con qualcuno, con te. Sono sicuro di essere pronto a stare davvero con te, Maya.» confessa.
Queste parole speravo che me le dicesse da talmente tanto tempo che non pensavo me le avrebbe mai e poi mai dette. Dopo venti giorni avevo definitivamente perso le speranze.
«Perché non dici niente?» mi chiede.
«Perché... insomma... mi hai stupito, Noah. Non pensavo cambiassi idea su di noi.» rispondo.
«Ma c'è ancora speranza per noi, Maya?»
«Sì, certo che c'è ancora speranza per noi, Noah. Fino alla sera del ballo io credevo ci fosse.» rispondo.
«Mi dispiace, Maya, mi dispiace se sono stato così stupido.» confessa.
Che bello sentirglielo dire finalmente.
«Che bello sentirtelo dire finalmente.» dico io, ridacchiando, e subito dopo lui mi bacia.
«Mi sei mancata.» afferma, guardandomi negli occhi.
«Anche tu.» dico io, e stavolta sono io a baciarlo.
«Maya, forse è meglio che torni dai tuoi compagni, perché sta per iniziare la cerimonia.» sento dire da Elena.
«Maya?» insiste lei.
Mentre mi viene consegnato il diploma non riesco a credere che siano già passati diciotto anni, che io sia già a questo punto della mia vita. Ho il diploma, mi sono diplomata qui, in una scuola superiore di Brooklyn, a New York, quando pensavo l'avrei fatto a Philadelphia, nella mia vecchia scuola. Vivo a New York da un anno e a settembre inizierò a studiare alla NYU.

Mentre parlo con Elena, accanto a lei ci sono mia madre e il suo compagno. Non ho mai avuto un gran rapporto con lei, ma mi fa comunque piacere che sia qui in questo giorno importante.
A pochi metri da noi riconosco anche la famiglia di Amy insieme a lei e George, e penso che sia molto fortunata ad avere una famiglia così. La osservo e la pancia non si vede, anche perché la toga è larga e nasconde tutto.
Presento mia madre e il suo compagno a Noah e lo presento come il mio ragazzo finalmente.
Mia madre rimane stupita e mi dice che ho fatto una bella scelta, visto che Noah è molto carino. Grazie, mamma, lo sapevo già.
Mi stranisce il fatto che Niles non sia qui insieme ad Elena, ma poi lei mi dice che aveva già un impegno.
Pochi minuti dopo veniamo raggiunti da Amy, la sua famiglia e George, e noto che l'espressione sul viso di Elena cambia all'istante.
I genitori di Amy l'abbracciano e le chiedono come va e anche come sta Niles, e lei dice loro di stare bene e che anche Niles sta bene.
Noto che la mamma di Amy osserva prima sua figlia e poi Elena, e un attimo dopo chiede:
«Cosa avete voi due ragazze? Siete strane. È successo qualcosa fra di voi?»
Né Amy né Elena aprono la bocca, così la mamma di Amy si volta verso di me e mi chiede spiegazioni.
«Amy ed Elena non si parlano da più di un mese, da quando Amy ci ha confessato di...» rispondo, contro la mia volontà.
Pensavo sapesse, e invece no, mi sbagliavo.
«E perché non vi parlate?» chiede.
«Perché Elena non accetta la scelta di Amy, e anche perché non le ha detto nulla riguardo...»
Perché devo essere proprio io a dire queste cose alla mamma di Amy?
«Perché non accetti la scelta di Amy, Elena?» le chiede.
«Preferisco non parlarne.» risponde semplicemente Elena.
Risposta matura, Elena. Sì, sì, molto matura, devo dire.
«Ah.»
Si vede che la mamma di Amy è delusa. Forse pensava che Elena appoggiasse Amy in tutto e per tutto, in qualsiasi cosa.
Nessuno dice qualcosa, ora sentiamo solo il brusio di tutta la gente che ci sta intorno. Che situazione imbarazzante, Dio mio.
Fortunatamente il silenzio imbarazzante viene interrotto dall'arrivo di Noah e Bryan, e quest'ultimo mi chiede se possiamo allontanarci un attimo perché mi deve parlare.
«Cosa devi dirmi, Bryan?» gli chiedo io.
«Ehm...» inizia a dire, e fa un respiro profondo.
Cos'ha? Lo vedo agitato.
«Alcuni mesi fa... ho conosciuto un ragazzo. All'inizio era solo amicizia, ma con il tempo ho iniziato... beh... ho iniziato a provare attrazione per lui. Insomma, mi faceva parecchio strano, anche perché io e te stavamo ancora insieme, Maya.» afferma.
Io lo guardo confusa, poi mi giro verso Noah, che è ancora più confuso di me.
Ci sta per caso dicendo che è gay?
«Ecco perché ti trascuravo, Maya. E mi dispiace ancora per questo.» aggiunge.
«Non fa niente, Bryan.» gli dico.
«Beh, ecco... volevo dirvi che abbiamo iniziato a frequentarci da un paio di settimane.» confessa.
Sì, è gay. Bryan, il mio ex ragazzo e migliore amico Bryan è gay. Beh, in effetti non c'è da stupirsene più di tanto, ora che ci penso.
«Wow!» esclama Noah.
«Sono felice per te, Bryan.» gli dico io, sorridendogli e abbracciandolo subito dopo.
«Grazie, Maya.» dice lui.
«Noah, tu che ne pensi?» chiede Bryan al fratello maggiore.
«Beh... sono senz'altro stupito, Bryan. Ma sono felice anch'io per te. Ora si spiega il motivo per cui non volevi toccare Maya.» risponde lui.
«Già.» concorda Bryan.
«Dai, fatti abbracciare, fratello.» esclama Noah, e si abbracciano.
«Quindi ora state insieme voi due, eh?» ci chiede Bryan.
«E tu come lo sai?» gli domando.
«Beh, sapevo che mio fratello sarebbe venuto qui per parlarti, ecco perché sono qui anch'io.» risponde.
Gli sorrido e poi Bryan si congratula con me per il diploma.
Un attimo dopo Elena ci raggiunge e Bryan le confessa di essere gay, e anche lei gli dice di essere felice per lui.
Mi volto verso Amy, la sua famiglia e George, e sorrido fra me e me.
«Domani è il tuo compleanno, May.» esclama improvvisamente Noah.
«Già, e non posso festeggiarlo come vorrei perché qualcuno non parla con qualcun altro.» rispondo, guardando Elena.
«Mi dispiace, My My, ma non è colpa mia.» si giustifica Elena.
«Invece in parte è anche colpa tua, Lenie.»
«Beh, io non ho intenzione di parlare con lei, Maya. Se vuoi fare una festa, falla pure, ma sappi che io non verrò. O inviti me o lei, vedi un po' tu.» mi informa Elena.
Mi fa male sapere questo. Non posso scegliere fra lei ed Amy. Non può chiedermi di scegliere se invitare lei o Amy.

Welcome to New York (ripubblicazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora