32

8 0 0
                                    

Elena


È lunedì pomeriggio e sto andando a casa di Alex, dove Claire vive da nove lunghi giorni. Troppi per i miei gusti. È da troppo tempo che non parlo con lei, che non la vedo e che manca da casa, la sua casa, la casa in cui ha vissuto negli ultimi due anni. Forse alle mie cugine va anche bene che lei non ci sia, ma per me fa un'enorme differenza, anche perché non mi parla da quando le ho detto della tresca con il mio capo.
Stamattina al lavoro ho parlato con Duncan e gli ho detto che volevo mettere fine alla nostra tresca. Gli ho spiegato un po' le mie ragioni, omettendo il fatto che ero stanca di scopare con un uomo che potrebbe essere mio padre, e lui mi ha detto che capiva. Poi gli ho chiesto se il mio romanzo verrà comunque pubblicato e mi ha assicurato di sì, e che non c'entra nulla con il fatto che mi facesse delle avances. Ne sono felice, sono davvero felice che finalmente un mio romanzo verrà pubblicato. Ora posso davvero gioire.
«Chi è?» chiede Alex al citofono del suo appartamento.
Vive anche lui a Brooklyn, ma non nel mio stesso quartiere.
«Sono Elena. C'è Claire?»
«Sì, ma lo sai che non vuole parlarti.»
«Lo so, ma è importante. Dille che ho lasciato il capo.»
Due minuti dopo Alex torna al citofono e dice:
«Sali pure.»
Finalmente, cazzo!
Quando arrivo in casa di Alex c'è solo lui in corridoio mentre mi tolgo il giubbotto e la sciarpa.
«Dov'è Claire?» gli chiedo, impaziente di parlare con la mia amica.
«In camera.»
La raggiungo ed entrando in camera, la saluto.
Lei alza lo sguardo e mi saluta a sua volta.
«Possiamo parlare?» le chiedo io.
«Sì.»
Le spiego tutto, per filo e per segno. Dal giorno in cui si è trasferita da Alex fino a stamattina, quando ho lasciato il mio capo.
«L'hai lasciato davvero?» chiede lei, stupita.
Perché è così stupita? Pensava che ci scopassi in eterno? Neanch'io lo pensavo.
«Sì, è ovvio. Sai che non mento mai.»
«E quindi non ti pubblicherà più il romanzo?»
«Sì che me lo pubblicherà. Mi ha assicurato che la nostra tresca non c'entrava nulla con il fatto di pubblicarmi il romanzo. Ha detto che comunque verrà pubblicato, e ne sono davvero felice.» le spiego io.
«Sono felice anch'io per te, Elena.»
«Vieni qui.» aggiunge, poi mi abbraccia.
Mi mancava la mia amica, la mia Claire. Mi mancavano i suoi occhi azzurri e i suoi lunghi capelli biondi con i boccoli che la fanno sembrare una bambola. L'unica cosa che non mi mancava di lei è quell'orribile septum. Lei lo ama, ma io lo odio.
«Mi sei mancata.» mi dice lei.
Anni fa avrei pianto in un'occasione simile, ma ora riesco solo a dire:
«Anche tu.»
E l'abbraccio io stavolta.
«Torna a casa, dai.»
«Okay. Prendo la mia roba e andiamo.»
E un problema è risolto. Ora dovrei solo risolvere con Zoe. Non mi parla da due settimane e mi manca anche lei. Non come mi mancava Claire, ma mi manca comunque. Non so neanche se è tornata con Harry, ora che ci penso.
Lo chiedo a Claire mentre torniamo a casa e lei mi conferma di no. Non l'ha ancora perdonato e sostiene che non lo farà mai, anche se spesso lui le scrive e va a trovarla.
Le chiedo anche se vuole fare pace con me e Claire mi dice che non perdonerà mai neanche me. Meraviglioso, cazzo.
Mentre torniamo a casa le racconto anche di Drew e dice che le piacerebbe conoscerlo, così pensiamo che sabato potremmo andare al Marquee ed invitarlo. Poi lei dice che può chiederlo anche a Kim, Chloe, Bethany e Zoe, però dicendo loro che io non ci sarò. Chissà se io e Zoe riusciremo a fare pace e anche lei e Harry.

«Maya! Amy!» chiamo le mie cugine, mentre entro in casa con Claire.
«Mi mancava questa casa.» dice lei, guardandosi intorno.
«E tu mancavi in questa casa.» le dico io, e lei mi sorride.
Arriviamo al piano di sopra e troviamo le mie cugine in camera che stanno facendo i compiti.
«Ehi.» le saluto io, entrando in camera.
Mi salutano a loro volta ed Amy mi chiede:
«Dov'eri finita? È quasi ora di cena.»
«Ero a parlare con una certa persona.» rispondo io, vaga.
«Puoi entrare.» aggiungo, e subito dopo Claire entra nella stanza.
«Claire, sei tornata!» esclama Maya, alzandosi per poi abbracciarla.
«Claire!» esclama anche Amy, alzandosi per poi abbracciarla anche lei.
Allora è mancata anche a loro Claire. Sinceramente non pensavo, visto che non ne parlavano mai e non mi hanno mai chiesto di lei in questi nove lunghi giorni.
«Cosa fai ancora lì, Elena? Vieni anche tu qui.» esclama Claire, e io raggiungo subito la mia nuova famiglia.
Ora che ci penso posso considerarla davvero la mia nuova famiglia. Vivo con Claire da due anni, e con le mie cugine da quattro mesi. Questa è la mia nuova famiglia, sicuramente migliore di quella vera. Penso sia lo stesso anche per Claire e Maya, ma non per Amy, probabilmente.
«Stasera pizza per festeggiare il ritorno a casa di Claire, okay?» esclamo io.
Sono tutte e tre d'accordo, così ordino la pizza e poi vado a farmi la doccia.
Non vedo l'ora di cenare di nuovo insieme a tutte e tre.

«Guarda se ci sono dei film interessanti in tv, sennò mettiamo un dvd.» esclama Claire.
Prendo il mio cellulare e controllo cosa c'è in tv dalla mia app della guida tv.
«C'è Titanic fra dieci minuti.» dico io, alzando lo sguardo.
Dieci minuti dopo siamo tutte e quattro sul divano, a guardare uno dei migliori film esistenti al mondo, almeno secondo me.
Quando c'è la scena dove Rose sta scendendo con la scialuppa e guarda Jack e Cal, poi scende di sua spontanea volontà, inizio a piangere. È la scena migliore del film secondo me, e non ce l'ho proprio fatta a trattenermi, nonostante io non pianga mai davanti agli altri.
Claire si volta verso di me e dice:
«Ma... stai piangendo.»
«Sì.» le rispondo io, sorridendole e continuando a piangere per una delle scene più romantiche e strappalacrime della storia.
«Ma tu non piangi mai davanti agli altri.» salta su Maya.
«Lo so, ma... questa scena... è la mia preferita.» dico io.
Le guardo una per una e noto che non sono l'unica che sta piangendo.
Claire mi sorride e mi stringe la mano. Io le sorrido a mia volta, poi ritorno a guardare la tv.
Mi mancavano questi momenti, questi momenti passati fra di noi, a cenare insieme e a guardare semplicemente un film in tv.
Quando il film finisce Maya ed Amy vanno subito a letto, mentre Claire rimane un altro po' con me a guardare la tv.
Domani ha lezione alle dieci e mezzo, quindi può anche alzarsi più tardi.
Chiacchieriamo e lei mi racconta cos'è successo negli ultimi nove giorni.
«Io e Alex facevamo sesso tutte le sere.» mi dice lei.
«Wow!»
«Vorrei trovare anch'io il mio Alex.» aggiungo.
«Lo troverai, Elena, lo troverai, vedrai.»
«Lo spero.»
Claire mi afferra la mano, stringendomela, e mi dice:
«Vedrai.»
Io le sorrido, poi l'abbraccio.
Probabilmente lei non se l'aspettava, perché ha le braccia giù e immobili, ma un attimo dopo mi stringe anche lei.
Mi è mancata, mi è mancata davvero tanto. Era la prima volta che non ci parlavamo per così tanto tempo.
«Mi sei mancata.» le dico.
«Lo so, e anche tu.»
Mi stringe più forte e rimaniamo così per alcuni secondi. Io e lei, con la tv a basso volume, a sedere sul divano in soggiorno, abbracciate l'una all'altra.

Welcome to New York (ripubblicazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora