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Claire


Torno a casa dall'università con un vassoio in mano e vado subito a posarlo in cucina.
«Pensavo non ci fosse nessuno.» esclama Elena, entrando in cucina.
Sussulto e mi volto per dirle:
«Mi hai spaventata.»
«Scusa. C'era un silenzio tombale, non pensavo ci fosse qualcuno.»
Viene verso di me ed esclama:
«Oh mio Dio! Ma quanti ne hai presi?»
«Venti. Siamo in quattro, e poi ti ricordo che stasera vengono Alex, Niles, George e Bryan a cena.»
«Sì, ma venti cupcakes, Claire. Non oso immaginare quanto hai speso.»
«Soldi ben spesi, e poi per i cupcakes di Magnolia Bakery questo e altro.» dico io.
«In effetti.» concorda Elena.
«Che carini che sono. Stanno bene messi in questo vassoio.» aggiunge.
«Già.»
Ogni tanto faccio dolci, soprattutto per le feste. Ma stavolta ho preso i cupcakes in un panificio, Magnolia Bakery, perché fanno i miglior cupcakes della città secondo me.
Mezz'ora dopo sentiamo Maya ed Amy arrivare a casa.
«Siamo in cucina!» urlo io, mentre Elena sta osservando i cupcakes.
Mi sa che entro pochi minuti ne mangerà uno. E mi sa che ne mangerò uno anch'io.
«Cosa state facendo in cucina?» chiede Amy, arrivando insieme a Maya.
«Oddio! Ma questi cupcakes?» chiede invece Maya, avvicinandosi all'isola della cucina, dove ci sono i cupcakes.
«È stata Claire. E io sono tentata a mangiarne uno.» risponde Elena, con le braccia sull'isola della cucina.
«Anch'io.» confesso.
«Non vedo perché non dovremmo mangiarne uno a testa.» salta su Amy, raggiungendo anche lei l'isola della cucina.
Sapevo che avrebbero fatto successo questi cupcakes.
«Infatti.» concorda Maya.
«Allora mangiamone uno, dai.» esclamo io, e li osservo prima di decidere quale mangiare.
«Quando facciamo l'albero?» chiede Amy, mangiando un cupcake con un fiocco di neve come decorazione, un paio di minuti dopo.
«Direi ora.» rispondo io.
«Sì, direi di sì.» concorda Elena.
«Allora io vado a togliermi le scarpe e a mettermi le ciabatte, così sono più comoda.» salta su Maya, sparendo dalla cucina con il suo cupcake in mano.
Venti minuti dopo stiamo facendo l'albero di Natale e stiamo chiacchierando fra noi. Parliamo di scuola, università, lavoro, di come sta procedendo il romanzo che Elena sta scrivendo, e di fidanzati.
Ora siamo tutte e quattro felicemente fidanzate con quattro ragazzi magnifici.
Io sto con Alex da due anni e mezzo, Elena sta con Niles da dieci giorni, Maya con Bryan da due mesi, e Amy con George da quasi due anni e mezzo.
Stasera li avremo tutti e quattro a cena ed è la prima volta da quando Elena si è messa con Niles e Maya con Bryan.

Dopo aver fatto un albero di Natale bellissimo e aver messo le decorazioni e le luci dentro e fuori casa, poco dopo le cinque usciamo di casa dritte per andare dal parrucchiere.
Dopo il parrucchiere torniamo tutte a casa, tranne Elena che va a farsi la manicure.
Verso le sette e mezzo siamo in soggiorno ad apparecchiare, quando Elena apre la porta.
La osserviamo mentre appoggia le chiavi sul tavolino. Poi alza lo sguardo ed esclama:
«Ta-da!»
«Oh mio Dio!» esclama Maya.
«Lena Lou, ma stai benissimo!» esclama invece Amy.
«Sei... rossa.» dico io, sbalordita, raggiungendo la mia amica.
«Sì. Vi piacciono?» ci chiede lei.
«Sì, stai da dio.» rispondo io, toccandole i capelli.
«Sì, Lenie, stai benissimo.» risponde Maya.
«Ovvio che sì, Lena Lou.» concorda di nuovo Amy.
Si è fatta i capelli rosso scuro e ora sono lunghi fino a prima del seno. Sta davvero bene.
Io invece mi sono tagliata i capelli e mi sono rifatta il colore, Maya ha fatto lo stesso, mentre Amy li ha fatti diventare castano chiaro con delle mèche bionde. Ha un taglio completamente diverso ora, e sta decisamente meglio con i capelli più lunghi e senza frangia secondo me.
Quarantacinque minuti dopo suonano al campanello e il primo ad arrivare è Alex.
«Ciao, amore.» mi dice lui, sulla soglia della porta.
«Ciao.» gli dico, e ci baciamo.
Mentre ci stiamo baciando, sento Niles che dice:
«Prendetevi una camera, ragazzi!»
Ci stacchiamo l'uno dall'altra e lo vediamo arrivare, poi lo salutiamo.
Passa accanto a noi ed entra in casa.
Io ed Alex ci voltiamo e lo vediamo fissare Elena, che sta parlando con le sue cugine, sedute sul divano.
«Ciao.» esclama.
Lei si gira e le si illuminano gli occhi quando lo vede.
«Ma... ti sei tinta i capelli.» aggiunge.
«Sì. Ti piacciono?» gli chiede, avvicinandosi a lui.
«Sì, stai benissimo.»
«Grazie.» afferma lei, e gli getta le braccia al collo, poi lo bacia.
Sono davvero carini insieme, proprio come me e Alex.
Da come Niles guarda Elena sembra innamorato, ma non le dirò quello che penso.
Mezz'ora dopo stiamo mangiando tutti la pizza, proprio come avevamo deciso.
Mentre mangiamo, osservo Elena e Niles tenersi la mano sul tavolo e guardarsi, sia con sguardo tenero che con sguardo di desiderio.
Elena mi ha raccontato cos'è successo domenica e sono felice che ha finalmente trovato quello che cercava. Si vede che Niles è sinceramente perso per lei e viceversa.
Mi sembra di rivedere me e Alex all'inizio della nostra storia, ma io non avevo bisogno di trovare un ragazzo come lui, mentre Elena aveva proprio bisogno di trovare uno come Niles, con quel suo carattere quasi opposto al suo.
Elena si gira per guardarmi e io le sorrido.
«Che c'è?» mi chiede, con il labiale.
«Niente.» rispondo, per poi sorriderle.
«Sicura?»
«È che siete davvero belli insieme.»
«Grazie.»
Io le sorrido, poi lei si volta verso Niles, che le dice qualcosa all'orecchio.
Dopo cena noi ragazze togliamo i cartoni delle pizze e le posate, portandole in cucina, poi portiamo il vassoio dei cupcakes in soggiorno.
«Oh, ma che meraviglia!» esclama George.
«Visto che carini?» gli chiede Amy.
«Sembrano buonissimi.» salta su Bryan.
«Lo sono.» interviene Maya.
«Sono quelli di Magnolia Bakery?» domanda invece Niles.
«Sì.» rispondo io.
«Allora sono buonissimi.» afferma lui.
«Dovresti portarmene un po' ogni volta che ci vediamo.» gli consiglia Elena.
«Si può fare.» dice lui, e le dà un piccolo bacio.
Mangiamo due cupcakes a testa e li finiamo.
Dopo aver sparecchiato e messo i piatti in lavastoviglie, giochiamo tutti alla Wii, divertendoci come matti.
Verso mezzanotte Bryan e George vanno via e Maya ed Amy vanno a letto, dovendo andare a scuola il giorno dopo, mentre io ed Elena rimaniamo in soggiorno con Alex e Niles a chiacchierare.

«Abbiamo passato proprio una bella serata.» dico con Elena, quando i nostri fidanzati se ne sono andati.
«Concordo.»
«Riesci a credere di aver finalmente trovato uno come Niles?» le chiedo.
«No, non riesco ancora a crederci sinceramente. Mi sembra ancora molto surreale.»
«Ti ci abituerai, vedrai.»
«Ne sono sicura.»
Saliamo al piano di sopra e ci diamo la buonanotte.
Quando arrivo al quarto piano, dove ci sono la mia camera e quella di Maya ed Amy, trovo quest'ultima seduta sulle scale, con il cellulare in mano.
«Amy, cosa ci fai qui?» le chiedo, confusa.
Amy blocca subito il cellulare e alza lo sguardo, dicendomi:
«Stavo parlando con George.»
«Sicura? Ha detto che deve alzarsi presto stamattina.»
«No, in realtà non stavo parlando con lui.» confessa Amy, alzandosi.
«E con chi allora?» le chiedo io, appoggiandomi al muro.
«Con Ashton.»
«Il ragazzo che hai conosciuto al matrimonio di mia zia?»
«Sì, lui.»
«Vi sentite?» chiedo io, stupita.
Non ne aveva più parlato dopo quel giorno di quasi un mese fa. Okay che è riservata, ma neanche ad Elena ha detto niente evidentemente, altrimenti me l'avrebbe detto. Credo.
«Sì, da quando ci siamo conosciuti.»
«Anzi...» aggiunge.
«Cosa?»
«Ci siamo anche visti un paio di volte.» confessa lei.
«E George lo sa?»
So che non sono affari miei, ma so anche che Amy è una persona fedele. È strano pensare che si sente con un ragazzo che non sia il suo George.
«No.» risponde, a bassa voce.
«Non vuoi che lo sappia, eh?»
«Già.»
«Ma non provo nulla per Ashton, non preoccuparti. Non vi ho detto niente perché non ho ritenuto importante quello che succede fra me e lui.»
«Capisco. Però secondo me se non ce l'hai voluto dire... allora hai paura che, dicendolo, poi sarà reale e capirai di provare qualcosa per lui, smettendo quasi di pensare a George.»
«No, penserò sempre a George, però sto bene anche con Ashton. È carino e gentile con me.»
«Beh... io ora vado a letto, tu però pensa a quello che ti ho detto.»
«D'accordo. Buonanotte, Claire.»
«Buonanotte, Amy.» le dico, poi entro in bagno.

Welcome to New York (ripubblicazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora