Un pomeriggio di quei giorni felici, zia Mitsuki venne a casa mia per trascorrere un po' di tempo con mia madre. Loro due sono amiche da sempre, si conoscono da quando erano piccole, proprio come noi due, Kacchan.
Erano felici del fatto che anche noi due fossimo migliori amici, è stato tutto così naturale per loro e noi. Dopotutto cosa ci si poteva aspettare da due amiche con due figli della stessa età, se non questo?
Quel pomeriggio però tu non c'eri perché eri uscito con zio Masaru per una commissione.
Le nostre mamme erano sedute sul divano in soggiorno a chiacchierare allegramente del più e del meno davanti ad una tazza di thè fumante. Siccome sono sempre stato un tipo curioso, non potevo starmene in camera mia senza ascoltare qualche parolina casuale del loro discorso.
Mi nascosi dietro lo stipite della porta e capii che la zia stava parlando di te quando sentii il tuo nome.
<<Sai Inko, ieri sera Katsuki è rimasto sveglio fino a tardi perché a detta sua aveva una cosa importantissima da sbrigare e non ne voleva sapere di andare a letto.>> cominciò tua mamma, sorridendo dolcemente.
<<Ero troppo curiosa di sapere cosa aveva in mente quel diavoletto e ho sbirciato nella sua camera senza farmi vedere: era intento a colorare un sacco di disegni. Ad un certo punto però si è accorto di me spiazzandomi con questa frase: "Mamma smettila di fissarmi, so che sei lì da mezz'ora!">>
A questa frase, mia mamma iniziò a ridere di gusto: <<Mitsuki a quanto pare non riesci ancora a fare le cose di nascosto da lui!>>.
Zia Mitsuki accompagnò mia mamma nella risata, annuendo, per poi continuare: <<Così ho deciso di entrare e ho dato uno sguardo a tutti i disegni che aveva fatto... Inko, mi sono commossa! Ogni disegno rappresentava i nostri cuccioli insieme in diverse occasioni: al parco, con All Might, nella sala giochi, vestiti da super eroi ad affrontare i cattivi...>> fece una pausa, interrotta anche da un "Aaww" meravigliato e altrettanto commosso di mia madre.
<<Oh Mitsuki, sono così felice che i nostri bambini siano così tanto amici! Stanno bene insieme, sono felici... spero tanto che questa amicizia duri per tutta la vita proprio come la nostra e chi lo sa, magari può continuare anche con i loro figli...>> commentò mia madre con le lacrime agli occhi per la gioia.
Le due amiche, felici di sapere che i loro figli stessero così bene insieme, il che comportava anche la loro felicità e tranquillità, si abbracciarono.
Quelle parole su di te, le nostre madri felici... il fatto che tu pensavi a me anche quando non ero con te, il fatto di voler crescere insieme... mi rese felicissimo Kacchan.
Strinsi nella mano la manina del mio pupazzo di All Might mentre sul mio volto comparve un sorriso spontaneo, accompagnato dai miei occhi lucidi. Dopo mi ricordo solo che mia madre prese dei biscotti da accompagnare al thè e non potevo più nascondermi a quel punto. Così decisi di far finta di niente ed entrare in soggiorno, per non far scoprire loro che ero lì da più tempo.
Mia mamma mi fece sedere sulle sue gambe abbracciandomi felice, mentre zia Mitsuki mi diede un pizzicotto affettuoso sulla guanciotta paffuta seguito da un bacio.
Era inevitabile che io e te fossimo migliori amici da piccoli, quasi destino. Abitavamo vicini, frequentavamo le stesse scuole, avevamo la stessa passione e lo stesso obiettivo.
I primi quattro anni di vita sono stati sereni e felici, così com'è giusto che sia per due bambini: erano così belle e luminose le giornate passate insieme.
Fino a quando tu non hai deciso che questa cosa non ti stava più bene.
Quel giorno del nostro quarto anno di vita cambiò tutto.
STAI LEGGENDO
That's what makes a Hero | BAKUDEKU
FanfictionIzuku fin da piccolo sogna di diventare un eroe insieme al suo migliore amico Katsuki. Tutti i bambini sognano, che c'è di sbagliato? C'è che non sempre le cose vanno come si vuole e che Izuku vede il suo sogno sfumare giorno dopo giorno fino a sgre...