♒︎Ricordo che i ragazzi si trovano all'ultimo anno di liceo e sono maggiorenni!
<<Sho-... Sho-...>> non riesco nemmeno a pronunciare il nome del mio migliore amico, tra un singhiozzo e un altro, tra un tirar su col naso e lacrime che solcano il mio viso.
<<Izuku, mi dici cosa diamine succede?!>> insiste, dopo il mio ennesimo tentativo di pronunciare il suo nome al completo. La voce preoccupata di Shoto dall'altro capo del telefono non fa altro che farmi piangere di più.
È ormai notte fonda, non sono rientrato in camera dopo la doccia e ho passato tutte queste ore vagando per il giardino pensando ad una possibile soluzione, a un qualcosa che mi faccia chiarire definitivamente con Kacchan, ma non mi viene niente di niente in mente, troppo occupata dalle mille paranoie e ansie che non tardano mai ad arrivare, anzi, sono sempre con me.
L'unica soluzione più immediata che mi è balenata in mente è stata quella di chiamare il mio migliore amico e sfogarmi con lui, nonostante stesse dormendo da un pezzo.
Di Kacchan invece non ho più nemmeno visto l'ombra da quando mi ha lasciato da solo nel bagno. Non ho neanche il coraggio di rientrare nella nostra camera...
Nemmeno riesco a dare una risposta a Shoto, continuando a piangere ininterrottamente.
<<Riesci a dirmi almeno dove sei? Hey, Izuku! Izu, ascoltami, ci sono io con te, okay? Ci sono sempre per te. Va tutto bene, adesso vengo lì e risolviamo tutto, però devi dirmi almeno dove sei...>>
<<In giardino...>> riesco finalmente a pronunciare.
Non se lo fa ripetere due volte e in meno di due minuti Shoto mi raggiunge.
Neanche il tempo di girarmi verso il rumore dei passi nella mia direzione, che il mio migliore amico si fionda ad abbracciarmi forte, stringendomi tra le sue braccia forti e calde e facendomi appoggiare il viso sul suo petto.
<<Hey... shh, va tutto bene...>> mi sussurra dolcemente nell'orecchio per far calmare i miei singhiozzi impazziti.
In quel momento di disperazione, non riesco a fare altro se non ricambiare l'abbraccio, stringendo forte la sua vita e bagnandogli involontariamente la maglia del pigiama con le mie lacrime.
Non mi lascia né allenta la presa nemmeno per un secondo, l'unica cosa che fa è indietreggiare lentamente verso il muro dell'edificio, appoggiandosi sopra, tenendomi sempre tra le sue braccia mentre mi accarezza dolcemente i capelli.
Rimaniamo in questo modo per un tempo indefinito, il giusto per far calmare i miei singhiozzi.
Dai capelli, arriva ad accarezzarmi una guancia, per poi prendermi il viso tra le mani e allontanarlo dal suo petto, per guardarmi negli occhi. I suoi bicolore si specchiano nei miei ormai completamente rossi e gonfi, mentre mi guarda con uno sguardo pieno di tenerezza misto a preoccupazione.
Si stacca piano da me per tirare fuori dalla tasca un pacchetto di fazzoletti, poi me lo porge per farmi soffiare il naso.
<<Scu- scusa se ti ho svegliato a quest'ora...>>
<<Non devi chiedermi scusa, lo sai benissimo che io ci sono sempre per te e con "sempre" intendo letteralmente quello.>>
Dopo essermi soffiato il naso, poso il fazzoletto in tasca e abbasso lo sguardo, ancora colmo di lacrime.
<<Hey...>> cerca di attirare la mia attenzione.
Alzo lo sguardo e noto le sue braccia aperte verso di me. Non ci penso due volte prima di accoccolarmi a lui di nuovo. Rimaniamo tutto il tempo abbracciati, io con la testa sul suo petto e lui con la sua sulla mia, ad accarezzarmi i capelli, mentre mi fa sfogare.
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That's what makes a Hero | BAKUDEKU
FanfictionIzuku fin da piccolo sogna di diventare un eroe insieme al suo migliore amico Katsuki. Tutti i bambini sognano, che c'è di sbagliato? C'è che non sempre le cose vanno come si vuole e che Izuku vede il suo sogno sfumare giorno dopo giorno fino a sgre...