Midoriya's POV
Quelle due parole entrano rapide nelle mie orecchie e cuore e polmoni non impiegano tanto tempo ad impazzire. Fuori fa ancora più o meno freddo, essendo aprile, ma inizio comunque a sudare e a tremare, mentre stringo tra le mani il mio pigiama di All Might.
Chiudo per un istante gli occhi e faccio ritornare nella mia mente l'immagine di Shoto che mi aiuta a respirare, come è successo tempo fa, per calmarmi. Faccio dei respiri profondi e decido di girarmi verso di lui, raccogliendo tutto il coraggio che ho.
Prima o poi avremmo dovuto affrontare la cosa.
<<Dimmi, Kacchan.>>
L'asciugamano sul collo, i capelli umidi leggermente appiccicati sulla fronte e quel fisico ormai scolpito che non vedevo da tanto. Non si preoccupa di essere mezzo nudo davanti a me... e questo non fa altro che mozzarmi il fiato. Mi trattengo dal divorarlo con gli occhi.
Non che io sia vestito, ma ne approfitto per infilarmi il pigiama.
Il suo tono era piuttosto calmo, insolito da parte sua, così come i suoi occhi.
Ma non so poi cosa succede, indugia con quei rubini su un punto preciso del mio petto, alla base del collo, e si sofferma per un tempo che a me sembra infinito.
Cambia espressione. Non è arrabbiato, ma sembra quasi... deluso? Deluso da cosa?
<<Niente.>>
Niente? "Niente" è tutto quello che ha da dirmi? Non solo la sua accoglienza è stata insolita e ci sta, ma da quando sono entrato qua dentro non ha fatto altro che rimanere muto, poi finalmente mi dice che dobbiamo parlare e un attimo dopo all'improvviso non ha più niente da dirmi? Questa volta mi arrabbio sul serio.
Si siede sul suo letto e prende a strofinarsi i capelli con l'asciugamano. Il suo solito broncio stampato in faccia.
<<"Niente"? Sei serio, Kacchan? Niente?>>
Mi pianto davanti a lui, in piedi.
<<Non ci vediamo da anni e l'unica cosa che hai da dirmi sono queste tre parole? Di certo non mi aspettavo di incontrarti in generale, né tantomeno qui e nella stessa stanza, né mi aspettavo un'accoglienza con le braccia aperte, ma insomma almeno qualche parola puoi rivolgermela! Oppure negli anni oltre ad essere diventato più stronzo ti sei mangiato anche la lingua?>>
Alla mia ultima frase, Kacchan si blocca e alza la testa incredulo delle mie parole, guardandomi sorpreso. Ho parlato tutto d'un fiato, arrabbiato e con un coraggio che non ho mai avuto prima. Ma adesso basta, non sono più il suo sassolino sul marciapiede.
<<So che avresti preferito restare da solo in questa stanza, ma mi è stata assegnata questa, anch'io voglio studiare alla UA e devo convivere qui con te per due anni, fattene una ragione! Ti ho anche detto che non ti avrei dato fastidio, che sarei rimasto nel mio lato di camera senza nemmeno fiatare. Però, cazzo! Se mi dici che dobbiamo parlare e poi te ne esci così, è normale che io mi arrabbio!>>
Non so da dove mi sta uscendo tutto questo coraggio, evidentemente è perché sono stanco di essere trattato male dalle persone, di essere trattato male da Lui. Il mio cuore non si decide a calmarsi così come il mio respiro, mentre i miei occhi si riempiono di lacrime dalla rabbia.
No, Izuku, no. Non cedere ora, non cedere ora...
Il biondo apre bocca per parlare finalmente.
<<Io invece so che avresti preferito capitare in stanza con Bastardo a metà.>> dice solamente.
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That's what makes a Hero | BAKUDEKU
FanfictionIzuku fin da piccolo sogna di diventare un eroe insieme al suo migliore amico Katsuki. Tutti i bambini sognano, che c'è di sbagliato? C'è che non sempre le cose vanno come si vuole e che Izuku vede il suo sogno sfumare giorno dopo giorno fino a sgre...