<<Hey Izuku, hai sentito cosa ho detto?>> Kaito mi dice questo schioccando le dita davanti ai miei occhi per riportarmi alla realtà.
Sussulto, spostando gli occhi dal ragazzo viola a Kaito, chiudendo la bocca, che non ricordavo nemmeno di avere aperto...
<<S-sì, ho sentito.>> fingo di ritornare attento, ma in realtà non ricordo nemmeno una parola di ciò che mi ha spiegato in questi ultimi minuti.
<<Bene, allora iniziamo!>> mi sorride e mi invita a salire sul tapis roulant per iniziare. Questa volta rimango davvero attento a ciò che mi dice, rispiegandomi i parametri impostati sul tappeto e il perché di quei parametri, dicendomi che sono giusti per la mia forma fisica e l'età.
Per tutto il resto dell'allenamento, seguo le indicazioni di Kaito, che mi spiega nel dettaglio ogni movimento che devo eseguire per ogni esercizio. Inoltre, mi spiega la respirazione da accompagnare ed è sempre pronto a correggermi se sbaglio qualcosa come la postura.
<<Ovviamente è importante stare attenti ad ogni movimento per evitare di farti male, per questo motivo, una volta imparati tutti gli esercizi, li farai da solo sicuramente, ma sarò sempre qui in giro a controllarti!>> e questo è il motivo per cui sono rimasto attento ad ogni spiegazione che mi ha fatto dopo l'ingresso di quel ragazzo: dalla prossima volta in poi gli esercizi dovrò cercare di farli da solo.
L'allenamento procede bene, anche se, essendo il primo giorno, ho avuto un po' di difficoltà a terminare tutte le ripetizioni per la fatica e il dolore muscolare che iniziava a farsi sentire.
Durante i minuti di pausa che mi ha dato tra un esercizio e l'altro, ne ho approfittato per riprendere fiato e per puntare gli occhi su quel ragazzo.
Ho notato che è già molto pratico negli esercizi, sicuramente viene qui da molto tempo, dato il suo fisico tonico.
<<Bene Izuku, per finire facciamo un po' di stretching e poi puoi andare.>> mi dice Kaito, mostrandomi gli ultimi esercizi di allungamento dei muscoli.
Al termine di questi, mi saluta e mi dà appuntamento al prossimo giorno di allenamento, cioè mercoledì: <<Ecco fatto! Come primo giorno devo dire che sei andato super bene, continua così e i risultati si vedranno subito! Mi raccomando, riposati e ci vediamo mercoledì per un nuovo allentamento!>> mi mostra il pollice in senso di approvazione e mi sorride incoraggiante.
<<Grazie Kaito! A mercoledì!>> lo saluto a mia volta e, raccogliendo le mie cose, lancio un ultimo sguardo al ragazzo viola per poi uscire e andare verso lo spogliatoio.
Sono contento che Kaito mi abbia fatto i complimenti per come sono andato... ma la mia speranza in questo momento è che il ragazzo venga a breve nello spogliatoio anche lui.
Raggiunto lo spogliatoio, chiudo la porta. Sono solo.
Mi sciacquo il viso per rinfrescarmi, guardandomi allo specchio.
Respiro in modo affannato, non per l'allenamento, ma per l'ansia che ritorna in me.
Mi asciugo il viso con il mio asciugamano e mi cambio rapidamente la maglia sudata con un cambio pulito, giusto per tornare a casa in modo decente e farmi lì la doccia.
È proprio nel frattempo che sistemo le ultime cose che lui entra nello spogliatoio.
Sta' calmo, Izuku. Sta' calmo.
<<Ciao.>> mi dice in modo educato, entrando e chiudendo la porta.
Rispondo al saluto, tentando di non balbettare e di non far tremare la voce. Inizio così a fissarlo per un po', cercando di non farmi vedere e cercando di sembrare quanto più naturale possibile.
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That's what makes a Hero | BAKUDEKU
FanfictionIzuku fin da piccolo sogna di diventare un eroe insieme al suo migliore amico Katsuki. Tutti i bambini sognano, che c'è di sbagliato? C'è che non sempre le cose vanno come si vuole e che Izuku vede il suo sogno sfumare giorno dopo giorno fino a sgre...