Capitolo 35: 𝘐𝘰 𝘦 𝘵𝘦

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♒︎Ricordo che i ragazzi si trovano all'ultimo anno di liceo e sono maggiorenni!

Senza mai allontanarci e staccare le nostre labbra e le nostre lingue, da che mi trovavo seduto a cavalcioni su Kacchan, adesso lui ha deciso di cambiare posizione e si gira, facendomi poggiare la schiena contro il materasso, mentre lui è sopra di me tra le mie gambe.

Accarezzo il suo viso con entrambe le mani, tra un bacio e un altro, per poi portarle tra i suoi capelli morbidi.

Kacchan dalle labbra scende verso la guancia, poi al collo, lasciando una scia di piccoli baci caldi e umidi, le mani ben salde ai miei glutei.

Ed è mentre inizia a strusciare la sua intimità contro la mia, che comincia a torturarmi piacevolmente il collo, andando da una parte all'altra, lasciando piccoli succhiotti, morsi e lenti baci.

<<Non sai quanto ho aspettato questo momento, Izuku... poter imprimere il tuo sapore nella mia bocca e nella mia mente per sempre...>> sussurra sospirando sul mio collo, un sospiro caldo che mi fa venire i brividi.

Ad ogni tocco delle sue labbra, una piacevole sensazione si irradia in tutto il mio corpo, facendomi sentire vivo come non mai, facendomi sentire veramente felice, nel suo significato più puro.

<<Kacchan... ancora... Toccami... Toccami, Kacchan...>> riesco solo a farfugliare, tra un gemito e l'altro, con gli occhi socchiusi per il piacere e le mani ancorate ai suoi capelli.

Il biondo non se lo fa ripetere due volte. Dal collo percorre con le labbra la clavicola destra, baciandola fino ad arrivare alla spalla.

<<Mi fa impazzire questa cosa, Izuku, da piccolo non le avevi qui, le lentiggini...>> dice, accarezzandomi piano la spalla, la schiena e il fianco nudo, per poi iniziare a baciarle una ad una e brividi su brividi percorrono in continuazione il mio corpo.

<<Mmh...>> è l'unico suono che esce dalle mie labbra. Ma non posso fare nulla, mi sento così tanto sotto il suo controllo, così "debole", ma dannatamente felice ed eccitato.

Kacchan mi invita a girarmi e così faccio, esponendogli la schiena, mentre lui rimane tra le mie gambe, in ginocchio. Quello che fa è cominciare a baciarmi la pelle partendo dalle spalle, lentamente, soffermandosi a baciare ogni singola lentiggine, mentre accompagna il movimento con le mani facendo un piccolo massaggio della zona interessata, per poi iniziare ad accarezzare e a stimolare ogni centimetro del mio corpo. Il biondo sembra essere entrato nel suo mondo: si perde a toccare, massaggiare e accarezzare ogni piccola parte della mia pelle, imprimendosi sulle dita la sensazione di questo tocco.

Così, mi lascio coccolare da tutte queste attenzioni, godendomi ogni secondo, ogni sensazione lasciata dalle labbra di Kacchan che percorrono tutto il mio corpo, dalle spalle, alla schiena, ai fianchi, ai glutei...

<<Girati Izuku, voglio vederti...>>

Detto questo, riprendo la stessa posizione di prima, guardandolo negli occhi con uno sguardo colmo di emozioni diverse: felicità, amore, eccitazione...

<<...non ho finito con te.>>

Non riesco a dire nulla, semplicemente lascio che siano i fatti a parlare, godendomi ogni azione di Kacchan. È come se fosse la richiesta ufficiale di perdono da parte sua, come se dovesse fare qualsiasi cosa per farsi perdonare e quindi io, passivamente, accetto di ricevere solamente. Adesso mi sta bene così, voglio ricevere le sue coccole, le sue attenzioni, i suoi baci e tutto ciò che può darmi e che non ho avuto in tutti questi anni.

Così, lo lascio fare e a lui sembra piacere tanto, visto lo sguardo compiaciuto dovuto alle mie espressioni diverse, espressioni assunte solo grazie a lui e mai con nessun altro. Ecco, lascio che siano le espressioni e i miei gemiti a parlare per me.

That's what makes a Hero | BAKUDEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora