Settimane, mesi passano e con essi i miei studi si intensificano sempre di più.
Voglio superare il test di ammissione alla UA a qualsiasi costo, non importa se devo sacrificare anche il sonno. È vero, non ne avrei così tanto bisogno, visto che sono stato sempre costante a scuola e ho avuto sempre ottimi voti. Anche mamma e Shoto stanno cercando di farmi calmare un po' e distogliermi il più possibile per non farmi impazzire, ma è più forte di me: anche se non posso seguire il corso per eroi, almeno voglio poter studiare nella scuola che ho sempre desiderato.
Il giorno del test di ammissione arriva presto e, nonostante la mia folle e intensa preparazione, non mi sento pronto.
Mi alzo dal letto in seguito al suono della sveglia, inutile, visto che non ho assolutamente chiuso occhio. Vado in bagno a sciacquarmi il viso e specchiandomi noto un aspetto orribile: capelli più a caso del solito, occhiaie e sguardo tra stanco ed agitato, con le mani tremanti per l'ansia. Mi faccio una doccia e mi preparo, per poi scendere lentamente le scale per andare a fare colazione, cercando di rimanere in piedi mantenendomi alla ringhiera.
L'assenza di sonno si fa sentire e come.
La troppa luce della cucina mi fa socchiudere gli occhi per non accecarmi, per poi farmeli stropicciare con le mani.
<<Buongiorno mam->>
<<Tesoro! Guarda chi è venuto a darti un sostegno morale!>> mia madre mi accoglie in cucina con un sorriso più luminoso del sole, infondendomi così più coraggio.
Seguo con l'unico occhio semi aperto il suo braccio ad indicare qualcosa, mentre l'altro continuo a stropicciarlo con la mano.
La pupilla si allarga per accogliere quella meravigliosa figura davanti a me, dagli occhi eterocromatici così come i capelli, a sorridermi radioso con le braccia aperte.
<<Shoto!>> mi fiondo tra le sue braccia gettandogli le braccia al collo e stringendolo forte.
<<Hey! Ho pensato che avessi bisogno di un po' di supporto e quindi eccomi qui, ti accompagno a scuola e aspetto lì finché non finisci il test, okay?>>
<<Grazie Shoto...!>> gli sussurro dolcemente mentre mi stringe forte tra le sue braccia.
È ancora abbastanza presto e per questo motivo ne approfitto a fare colazione con calma, insieme a Shoto. Mamma mi ha preparato una ricca colazione, dicendomi che avrebbe aiutato il mio cervello ad essere super attivo. Mentre mangiamo, lei ci tiene compagnia, scambiando quattro chiacchiere per smorzare la tensione che non mi ha mai abbandonato.
Una volta terminata la colazione e aver lavato i denti, prima di uscire saluto mia mamma che mi augura buona fortuna, dandomi un bacio sulla guancia. Anche lei è in evidente agitazione, lo si vede dagli occhi pieni di emozione e dall'euforia che sprizza da tutti i pori.
Così, io e Shoto ci incamminiamo verso la scuola, con le mani intrecciate.
<<Grazie per essere venuto, ma non dovevi! Saresti potuto rimanere a casa a riposare e->>
<<Ma non pensarlo nemmeno, non rinuncio a stare con te per il riposo! Ci hanno dato questa giornata libera a scuola proprio per permettere a tutto l'edificio di accogliere i vari studenti che devono affrontare il test di ammissione, non vedrai altri studenti al di fuori di questi. Quindi, sia i miei compagni di classe, sia quelli delle altre sezioni, non ci sono... chi è rimasto ai dormitori, chi ne ha approfittato a tornare a casa come me.>>
Quindi... non c'è possibilità di incontrare ragazzi che già frequentano la UA, non c'è la possibilità di incontrare....
Dopo una brevissima pausa, Shoto riprende parola e durante tutto il tragitto mi descrive i professori che saranno impegnati durante il nostro test, il preside, e mi fa una piccola panoramica dell'intero edificio scolastico, per iniziare a farmi ambientare.
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That's what makes a Hero | BAKUDEKU
FanfictionIzuku fin da piccolo sogna di diventare un eroe insieme al suo migliore amico Katsuki. Tutti i bambini sognano, che c'è di sbagliato? C'è che non sempre le cose vanno come si vuole e che Izuku vede il suo sogno sfumare giorno dopo giorno fino a sgre...