Capitolo 23: Quando Tyler alza la voce non c'è da sherzare

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«E sono qua, un'altra voltaCi finisco sempre senza farlo appostaAspetto ancora una risposta»

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«E sono qua, un'altra volta
Ci finisco sempre senza farlo apposta
Aspetto ancora una risposta»

Suono il campanello della casa di Tyler, ho corso non so quanti kilometri per arrivare fino a qui.

Fa che sia in casa ti prego universo!

«Chi è?» sento da dietro la porta, tiro un sospiro di sollievo.

«Sono io, apri ho una cosa importante da dirti».

La porta si apre e lui mi invita ad entrare.

«Siediti pure, non mordo. O almeno non più» alzo gli occhi al cielo e faccio come ha detto, anche se l'ansia non scompare.

«Hai finalmente deciso di ascoltare l'universo e quindi di metterti con me?» si butta a peso morto su una poltrona sospirando.

«No. Ma quello di cui voglio parlarti riguarda proprio questo argomento» alza un sopracciglio, «Allora sei proprio un controsenso Маленькая ведьм» roteo gli occhi e tiro fuori alcune delle lettere di Faith, compresa quella dove narra per filo e per segno il segreto della maledizione.

«A quanto pare non solo avevo ragione, ma c'è anche un incantesimo che ci lega» «Beh, a maggior ragione no?».

Non molla mai.

«Vuoi fare il serio per cinque minuti? Ci riesci?» «Beh, la canottiera che indossi mi rende le cose difficili ma ci proverò».

«Ma dai! Perché devi sempre pensare a queste cose!» tiro su la cerniera della felpa e lo fulmino con lo sguardo.

«Qui si parla di vita e di morte» «Interessante, a dirla tutta non mi sorprende più niente quindi spara».

«Leggi questa» gli porgo la lettera e lui la legge con la fronte aggrottata.

«о святое дерьмо» «Questo è davvero qualcosa di indecente quindi non te lo traduco, Маленькая ведьма» «Ma guarda, ormai non mi interessa neanche più di tanto» alzo le spalle incrociando le braccia.

«Beh, praticamente ribadisce che dobbiamo innamorarci e poi morire subito dopo rigorosamente insieme» mi lancia il foglio sbadigliando.

«Ma che- ma sei serio?» «Mai stato più serio di così, lo giuro» mi alzo in piedi.

«Tyler, ma che ti prende?» .

«Ascolta. Ho capito che tanto in un modo o nell'altro dobbiamo crepare, cosa posso farci? Non puoi controllare tutto Mercoledì!» lo fisso, sconvolta.

«È uno scherzo?» «No! Non sto scherzando, ho capito che tanto vale morire, tanto guarda, sicuro io non manco a nessuno. È per te che mi preoccupo» si alza e comincia a camminare per la stanza.

«Ma-» «-Ma cosa? È scritto lì sopra quello che ci aspetta! Non ci puoi fare un cazzo, lo capisci o te lo devo spiegare in russo?!» si porta una mano alla testa.

Hold on Mercoledì x Tyler Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora