Capitolo 30 (seconda parte): Game over

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«....Loving and fighting, accusing, denying
I can't imagine a world with you gone
The joy and the chaos, the demons we're made of
I'd be so lost if you left me alone»



Esco dalla serra cercando di non cadere.

Dunque, Krackston non ha più il pugnale quindi adesso ho un'arma di ricatto, anche se poco convincente.

Però esiste.
È già qualcosa, no?

Chiudo gli occhi, come se potesse aiutarmi a scacciare la debolezza che provo in questo momento.
Sta funzionando?
Onestamente, no.

Mercoledì, sei forte, sei forte e ucciderai quel pazzo omicida.

«Okay, sono sopravvissuta all'attacco di un Hyde, ad un incantesimo magico, ad una coltellata nell'addome e alla perdita della maggior parte del mio sangue. Che sarà mai sconfiggere un miserabile pellegrino? Posso farcela».

Sospiro a apro gli occhi, uno sguardo determinato in volto.
Afferro il pugnale, stretto fra le mani per la paura di perderlo ancora.

Non posso permettermi un altro errore del genere, sarei davvero spacciata in quel caso.

Lentamente riprendo il controllo del mio corpo e ringrazio Dio per questo.
Più energie ho, naturalmente meglio è.

Cammino silenziosamente per i corridoi della Nevermore, praticamente non respiro per non farmi sentire.

Tutto questo silenzio non mi piace affatto.
Non c'è nessuno in giro. Certo, è tardi ma è strano che non ci sia neanche una luce accesa in qualche stanza.

Il nulla totale.

Mi dirigo in giardino e mi guardo intorno, furtiva.

La Nevermore e miei ora di nuovo amici non corrono alcun pericolo, non mi devo preoccupare per loro, sono al sicuro.

Un problema in meno, perfetto.

«Oh, certo che non ti scolli proprio mai?» mi volto di scatto, nascondendo il coltello nella tasca della felpa.

Non ho avuto neanche il tempo di indossare la divisa.

«Sei fastidiosa quanto un insetto, ma non pensare di sfuggirmi. Sei debole e si vede, non hai speranze contro di me» stringo i pugni dalla rabbia.

«Eppure eccomi qui, viva e vegeta. La cosa ti sorprende immagino, posso vedere quanto stai rosicando in questo momento» ghigno beffarda.

Digrigna i denti, infuriato.

«Non fare l'eroina, tanto fra poco morirai. Non ne posso più di te» roteo gli occhi, «So di essere esasperante, non mi dici niente di nuovo. Sii più creativo, mi annoi» lancia un fulmine magico dal suo scettro e, anche se a fatica, lo schivo.

Hold on Mercoledì x Tyler Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora