27° PRIMA LEZIONE DI OCCLUMANZIA

92 7 12
                                    

<<Oggi in queste mura si svolgerà la prima nostra lezione di occlumanzia>>
dice serioso Severus, esattamente con lo stesso tono con cui solitamente insegna, oggi si è svegliato presto e non si è nemmeno fatto trovare nel letto, si è vestito, mi ha svegliato e mi ha fatto accomodare immediatamente nel suo studio.
Sono appena sveglia, ho i capelli spettinati e sto con solo una maglietta nera e molto lunga, è sua, l'unica cosa che mi ha permesso di fare è stato lavarmi i denti almeno. Oggi è sabato e fortunatamente non deve tenere altre lezioni ma ha ben deciso di farmi svegliare presto ugualmente, infatti sono le 9.30 e sinceramente ho fin troppo sonno per rendere bene ma non ho altra scelta.

<<Mi sta ascoltando signorina Bane?>>

<<Oh andiamo Severus, dobbiamo proprio?>>

Io sono seduta sulla sua scrivania mentre lui camminava dentro la stanza ma al suono delle mie parole si gira verso di me, si avvicina minacciosamente alla scrivania appoggiandosi per venirmi più vicino e ringhiandomi

<<Quando facciamo lezione voglio essere chiamato professore, o ancora meglio, Signore.>>

Io sfacciatamente rispondo <<oh ben pensavo ti piacesse in altri contesti>> potevo risparmiarmelo? Si. L'ho fatto comunque? Si.
Cosa ci posso fare, amo provocarlo e la cosa funziona alla grande.
Chiude gli occhi per mantenere la calma ma poi improvvisamente mi afferra per il collo e riposa lo sguardo rabbioso su di me
<<Smettila.di.provocarmi. non riuscirai ad ottenere quello che vuoi>> si avvicina un po' di più e sorridendo sussurra <<avremo tanto tempo Eleanor, non ti preoccupare>> un sorriso divertito e malizioso nasce sul mio volto, improvvisamente mi lascia e si allontana riacquistando il suo tono ridondante <<ora, invece, ci concentreremo e lavoreremo, dopo riceverai la tua tanto agognata punizione...>> Sorrido nuovamente, mi ha evidentemente letto nuovamente nei pensieri, la pacchia finirà Severus, diverrò anche più forte di te se voglio
<<Ah sì signorina Bane?>> Risponde ai pensieri che viaggiano nella mia mente <<me lo dimostri>> dopo aver detto questo lo percepisco entrare prepotentemente nella mia testa, nei miei ricordi e sentimenti più reconditi, provo a buttarlo fuori ma ci riesco solo dopo alcuni minuti.

<<Non ci siamo Bane, in questo modo il tuo caro padre mi farà ammazzare>> dice toccando un tasto fin troppo dolente, solo ieri sera non riuscivo a prendere sonno avvertendo il peso delle responsabilità sulle mie spalle.
Nota il cambiamento del mio viso, mi sono subito allarmata alle sue parole ma anche la mia determinazione è terribilmente aumentata.

<<Sono pronta>> dico sfiorandomi la testa leggermente ancora stordita da quello che è appena successo <<Ritenti>> lo esorto a riprovare.
Sta volta parto già pronta, ho già un solido muro eretto nella mente, lo sento ed è invalicabile, non penso di essere mai stata più concentrata di adesso. Severus inizia e tenta di entrare ma niente da fare, diventa sempre più difficile reggere la pressione e inizio a sudare leggermente, vedo anche lui però impegnarsi molto, continua a aumentare la pressione cazzo mi sento come se tra poco la mia testa potrebbe esplodere ma non mollerò, ho lui qui davanti ed è la sua sola visione a darmi forza, riesco a trattenerlo ma non riesco a buttarlo completamente fuori dalla testa e dopo troppo minuti di sofferenza lo lascio entrare...sento le mura crollare e il dolore di testa calmarsi ma lo sento dentro tutti i miei ricordi, soprattutto quelli più brutti, mi manca il fiato e non ho intenzione di rivivere tutti i miei traumi, tremo e tento con tutte le mie forze di farlo uscire ma ci riesco solo quando tocca un tasto troppo dolente...appena vedo mio padre, quello finto a questo punto, avvicinarsi a me con quegli occhi...mi metto ad urlare e con tutta la forza che mi rimane in corpo spingo fuori Severus dalla mia testa, torno al suo studio con il fiatone e sudata fredda, devo assolutamente recuperare il respiro e mi appoggio con la testa alla sua scrivania per trovare conforto.
Sento una mano sulla mia spalla che inizia ad accarezzarmi con il suo solito tocco magico, alzo la testa e sposto lo sguardo su di lui che si è avvicinato e si trova alla mia sinistra, mi guarda intenerito e passa la sua mano sulla mia guancia accarezzandola
<<Che schifo, sono tutta sudata, smettila>> dico per lui, sono davvero un bagno di sudore.
Mi guarda un po' male alzando un sopracciglio e dopo poco mi sorride dolcemente e mi abbraccia mentre sono ancora seduta e lui essendo così alto mi sembra una montagna
<<Se mai dovessi incontrare quest'uomo in giro non credo che riuscirei a controllarmi>> mentre sono avvinghiata a lui pronuncia questa frase molto sincero e protettivo
<<Lascia perdere Severus, non ne vale nemmeno la pena...ma grazie>> mentre lo ringrazio Lo stringo più forte.
<<Sei stata brava bambina>> il suo tono ora è completamente dolce
<<Ci alleneremo ogni giorno e diverrai anche più potente di me, il tuo sangue non mente>> l'ultima parte della frase suona un po' rammaricata ma lo comprendo e mi scappa un sospiro.
<<Vieni qui tesoro alzati, vado a prepararti un bagno caldo>> dice mentre mi stacca dolcemente
<<Prepararci>> lo correggo sorridendo, lui ridacchia
<<D'accordo principessa>> e lo vedo scomparire nell'altra stanza.
Non so esattamente perché ma con solo due parole mi fa sorridere e arrossire facendomi provare le classiche farfalline nello stomaco, cazzo Eleanor ma cosa diavolo sei diventata, eri quella cazzuta con il cuore di ghiaccio... com'è successo tutto questo?
Decido di alzarmi per aiutarlo, mi avvicino al bagno e inizio ad accendere candeline e mi alleno a farle fluttuare per poi posizionarle lungo tutta la vasca, lui si ferma dal riempire le vasca e mi guarda male
<<Cosa fai?>> Mi chiede
<<Ti aiuto>>
<<Assolutamente no, vai di là e sdraiati, ti chiamo quando è pronto>> mi ordina con la sua classica autorità, trovo sempre difficile ribattere ma lo faccio lo stesso come sempre
<<Oh andiamo Sev smettila>>
In generale la frase lo fa innervosire ma noto uno sguardo strano quando pronuncio la parola "sev", non capisco nemmeno cosa stia provando.
Lo vedo eludere il suo stesso sguardo e alzarsi avvicinandosi, improvvisamente mi cinge i fianchi con le mani e mi posiziona sulla sua spalla mentre io cerco di ribellarmi alla sua presa
<<Tu.fai.cio.che.ti.dico>> pronuncia lentamente mentre mi porta nella sua stanza e mi butta nel suo letto, io rido divertita dalla situazione.
Si sdraia su di me intrappolando le mie mani attraverso la salda presa di una sua sola mano, il suo naso tocca il mio e con immensa lussuria nello sguardo mi dice
<<Sei fottutamente bella quando sorridi>> poi si avvicina al mio orecchio e sussurra <<peccato che dovrò eliminarlo dal tuo dolce volto, non mi sono scordato della tua punizione sai?>> Lo posso sentire sorridere e mi provoca un brivido che scende dritto in mezzo alle mie gambe.
Si alza di scatto, mi lancia uno sguardo autoritario e si limita ad ordinarmi <<stai.ferma.>>
E scompare nuovamente nel bagno.
Cazzo mi ha eccitato e anche troppo, sono sola sul suo letto e sono troppo tentata di disubbidire al suo ultimo ordine, non riesco a stare completamente ferma e inizio a toccarmi pensando a lui, devo ammettere che mi avvicino velocemente al piacere fino a quando non sento aprire la porta.

Master, make me yoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora