12° UN TROLL

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Eleanor's pov

"La vita ad Hogwarts continua allo stesso modo per qualche tempo, continuo a studiare e a essere anche piuttosto brava, e da qualche tempo sono iniziati gli allenamenti di Quidditch, la prima partita l'abbiamo il primo sabato di novembre...devo ammettere che c'è un bel po' di ansia ma sembra andare bene mentre mi alleno, tra l'altro, spesso mentre mi alleno il mio professore di pozioni sta lì sugli spalti per "monitorare" la situazione, tra di noi, se effettivamente un noi esiste procede esattamente come all'inizio, trova qualsiasi pretesto per farmi andare da lui in "punizione" per poi passare ore semplicemente a parlare, cazzo quando sorride è semplicemente stupendo, è bellissimo.
Come va la vita li? Come stai tu e come sta David? Hai notizie di mio fratello?
Mi mancate tutti tanto,
Eleanor."

Recita così la lettera che sto inviando a Polly, oggi è Halloween, ciò vuol dire che è Autunno, finemente. Insieme alla primavera, l'autunno è la mia stagione preferita e lo è sempre stata, i suoi colori e le sensazioni che emana le ho sempre amate.
Sono in guferia con il Golden Trio, così li chiamo io, Harry, Ron e Hermione, stiamo tutti, tranne Harry, mandando alcune lettere a casa. I ragazzi stanno sicuramente tramando qualcosa che non mi dicono, spesso sgattaiolano via senza dirmi nulla e poi sono sempre particolarmente evasivi quando chiedo spiegazioni...sono leggermente preoccupata, mi sa che mi tocca tenerli più d'occhio.

<<Come stanno i tuoi genitori?>> Chiedo a Ron;

<<Stanno bene, papà è molto stressato dal lavoro al ministero ma tutto bene>>

<<Non smetterò mai di ringraziarli per avermi ospitato in un momento così importante>>

<<Macché smettila su, se volessi passare anche l'estate con noi ci farebbe molto piacere>>

Sorrido e rispondo che mi farebbe immensamente piacere, scendiamo dalla torre per dividerci e andare ognuno al proprio dormitorio, oggi le lezioni finivano prima per permetterci di prepararci per la grande festa di Halloween che la scuola organizza ogni anno. Come ho già detto più volte non ho letteralmente un solo soldo, che sia babbano o magico quindi non ho potuto comprare nulla per la festa, indosserò qualche vestito che mi ha rimandato Polly da casa mia, ha detto ai miei genitori di essere a conoscenza della mia attuale vita e ha preso alcune cose mie e me le ha mandate. Mentre mi incammino per andare nel mio dormitorio, in corridoio sento delle voci, più precisamente l'inconfondibile voce di Severus e quella della McGonagall, so che non si dovrebbe fare ma decido di fermarmi e origliare per quanto mi sia possibile

<<Severus secondo te la pietra è al sicuro?>>
Chiede la McGonagall preoccupata

<<Certo Minerva>> dice petulante Snape per rassicurarla, il suo classico tono mi fa sorridere

<<Severus...io devo chiedertelo, ho notato un'assidua presenza di quella ragazza nei tuoi alloggi, devi dirmi qualcosa? È qualcosa di... speciale la sua compagnia per te ? Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa Severus.>>
Cazzo, effettivamente durante questi mesi diverse volte è venuta per chiedere minuzie a Snape e tutte queste volte mi aveva visto in sua presenza

<<Minerva ti prego, cosa dovrebbe essere? >> Dice schifato << è solo una stupida ragazzina che si caccia spesso nei guai, è mio compito punirla>>

<<Non...non mi è mai sembrata afflitta in tua presenza, dal tenore delle vostre conversazioni che ho spesso interrotto non mi sembrava fosse in punizione>>

<<È solo una studentessa Minerva, nulla di più>> chiude l'argomento freddamente e distruggendomi completamente...mi sento persa anche se conosco benissimo la strada che devo seguire per tornare al mio dormitorio, e per un grande scherzo del destino è proprio quella attraversata dai due, decido quindi passare immediatamente per fare notare la mia presenza.
Lo guardo per un millesimo di secondo ma distoglie subito lo sguardo, non voglio degnarlo nemmeno di uno sguardo, non riuscirei a sostenerlo momentaneamente. In questo piccolissimo lasso di tempo ho visto sul suo volto un'espressione stupita, sicuramente non si aspettava che fossi lì, sa anche lui di avermi ferita ne sono sicura, ma d'altronde cosa mi aspettavo io sono davvero solo una studentessa...
Passo vicino a loro e saluto
<<Professoressa McGonagall>> dico in tono tranquillo ed educato facendo un cenno con il capo per poi ignorare completamente lui e passare avanti, una volta superato quel tratto di corridoio corro iniziando a piangere fino ad arrivare in sala comune e scappare subito in camera mia e fiondarmi sul letto...nessuno può vedermi in queste condizioni.

Master, make me yoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora