22° UN DITO ROTTO

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Siamo tornati al castello dopo un bellissimo viaggio, con la brezza del vento sulla pelle e il classico colore marroncino autunnale delle foglie che ricoprivano tutta la foresta, poi il ragazzo ha ben pensato di chinarsi sul lago nero e toccare l'acqua con le dita delle mani e io l'ho seguito a ruota sempre tenendolo molto stretto, avevo un po' di paura di cadere in quelle condizioni e in questo modo ho dovuto toccare il suo corpo, molto tonico ma questo lo sapevo già, dato che tiene sempre le camicia più aperte che chiuse...
Ora ci troviamo appena atterrati, davanti alla porta d'ingresso di Hogwarts, vedo uscire di corsa Silente, la McGonagall e Snape
Tutti e tre preoccupati, rivedere Severus mi provoca un impatto molto forte, il mio corpo è tutto un fremito e abbasso velocemente lo sguardo per non farmi notare

<< Dove diavolo eravate ?>> Riconoscerei la sua voce anche da lontano chilometri

<<Ho trovato la ragazza nel bosco dopo il lago nero signore>> dice serio e protettivo Phill mentre mi fa scendere dalla scopa tenendomi poi per il braccio e i fianchi, Severus si avvicina precipitosamente e mi strappa dalle braccia del ragazzo chiaramente un innervosito.
Cosa cazzo sta facendo? Come solo si permette a toccarmi, se solo fossi in condizioni tali da potermi liberare ci proverei e invece mi ritrovo con il suo braccio attorno alla vita e l'altro che posiziona il mio braccio introno al suo collo. Noto poi uno scambio di sguardi severo partire da Silente rivolto verso Severus che dopo qualche secondo si calma leggermente e allenta anche il suo rude tocco su di me.

<<Cosa ci faceva nel bosco signorina Bane?>> Mi domanda Silente, Dio quanto lo odio in questo momento.

<<Mi stavo allenando con la scopa, volevo fare una pausa ed atterrare ma->> vengo bloccata da Phill mentre stavo per finire la frase

<<Ma per colpa mia è caduta e si è incastrata fra degli alberi slogandosi la caviglia>> dice a testa alta dritto in faccia al preside, mi ha coperto non facendomi fare una figura di merda...sorrido leggermente per non farmi notare, è stato carino, credo.

<<Hai una caviglia slogata? Tesoro vieni con me in infermeria>> mi dice teneramente la McGonagall mentre si avvicina a me

<<La porto io Minerva>> sputa innervosito Severus <<quanto a te, inutile testa di legno ci vediamo sta sera alle 20.30 puntuale nel mio studio, sei in punzione per aver fatto cadere la signorina Bane, aver messo a repentaglio la sua salute e perché ti trovavi nel bosco senza un'autorizzazione da parte dei docenti. >> Secco finisce la frase e mi alza da terra mettendo un braccio sotto le mie ginocchia e l'altro che mi cinge la schiena, entrambe le prese sono molto forti come se non volesse lasciarmi, io non lo capisco e in questo momento per quanto mi piaccia dannatamente il suo tocco non lo vorrei su di me, farmi provare la sensazione che più mi piace solo per ricordarmi quanto mi mancherà mi fa male, troppo male, penso tutto questo mentre, con la sua mano ben salda sulla mia coscia mi porta in infermeria senza nemmeno degnarmi di uno sguardo o di una parola. IO QUEST'UOMO NON LO CAPISCO, non lo riconosco più, cosa vuole da me? Cosa prova per me? Perché è così premuroso se di me non gliene importa nulla? Mentre faccio questi pensieri non posso fare a meno di pendere dal suo viso, lo scruto come non dovrei assolutamente fare, non riesco a non guardarlo totalmente persa nel suo sguardo...il mio orgoglio mi dice di smettere ma non riesce proprio a dominare il mio cuore. Sfortunatamente il viaggio in infermeria finisce troppo velocemente, mi appoggia con delicatezza assicurandosi di non provocarmi dolore, lo posso vedere guardare tutto il mio corpo, Se non sapessi cosa mi ha detto poche ore fa direi che anche lui mi guarda con gli stessi occhi di prima, gli scappa uno sguardo sincero e perso nel mio volto e li posso vedere chiaramente la sua solita trasformazione, il suo viso torna nuovamente stoico e chiama immediatamente
<<POPPY>> tuona la sua voce.
In risposta vedo una signora un po' avanti con l'età ma che dimostra ancora più tosto tanta giovinezza nei modi, avvicinarsi velocemente verso di noi.

<<Oh per Godric, Severus calmati>> lo esorta a calmarsi e in effetti concordo, è una diamine di slogatura, nulla di più, io con questo tipo di dolore ci correvo per scappare da alcuni cani che venivano abbandonati a Londra...erano poco amichevoli diciamo.

<<Se tu ti muovessi sarei molto più calmo>> risponde a tono Severus

<<Ciao tesoro>> mi saluta regalandomi un sorriso
<<Sisi i convenevoli dopo>> ci interrompe Snape
<<Ha una forte slogatura alla caviglia, Salazar solo sa come non si sia rotta, e sono più che sicuro che abbia qualche altra lesione di cui nemmeno si è accorta >>

<<Ok Severus, ora mi metto all'opera, ti prego calmati cosa ti prende?>> Domanda preoccupata l'infermiera

<<Non sono affari tuoi Poppy, me ne sto andando>> si avvicina a lei prendendola per il braccio sussurrandole qualcosa credendo che io non lo senta ma data la sua rabbia e la sua preoccupazione più che un sussurro sembrava un urlo soffocato
<<Tienimi aggiornato>> era questa la frase sussurrata e pronunciata lentamente scandendo perfettamente e in maniera parecchio minacciosa ogni lettera.
Detto questo, senza nemmeno guardarmi o salutarmi, si gira e, facendo svolazzare il suo mantello, lascia la stanza.
Poppy si rivolge a me un po' stranita mentre io alzo le sopracciglia scuotendo leggermente il capo per farle capire che non ho idea di cosa gli prenda

<<Va beh, qual è il tuo nome? >>

<<Eleanor Bane>> dico un po' affaticata, ora che l'adrenalina se n'è andata in effetti inizio a sentire più dolore ma non alla caviglia, ad un dito del piede, per questo ho fatto fatica ad appoggiarlo del tutto.

<<Come ti sei fatta male tesoro?>> Domanda avvicinandosi al mio piede e iniziando a muoverlo procurandomi un po' di dolore

<<Mi sono incastrata tra le fronde di un albero e poi sono caduta >> dico abbassando lo sguardo per la vergogna

<<Non voglio sapere come ci sei arrivata su un albero...>> Dice sollevando leggermente le sopracciglia con una micro espressione stupita <<ti fa male se lo muovo così?>>

<<Beh si, ma se posso fare notare, la caviglia non mi pare rotta, credo invece di essermi rotta un dito del piede, quello non riesco proprio a muoverlo>>

<<Fammi vedere>> afferma toccandomi il dito facendomi saltare la gamba dal dolore

<<Ok si è gonfio e definitivamente rotto...>>
Dice pensierosa, torna a guardarmi <<Ho paura che tu dovrai passare un paio di giorni in mia compagnia >> si sposta dal mio letto e va a prendere una strana boccetta di cui non conosco il contenuto.

<<Questo serve a farti dormire un po' così da non farti sentire dolore mentre pronuncerò un incantesimo per rimetterti apposto le ossa, ma dovrai stare qui sdraia al riposo forzato, e non voglio minimamente sentire scuse>> subito dopo aver detto questo, con un colpo di bacchetta, trasfigura i miei vestiti in un pantaloncino nero e una maglietta a maniche corte nera, sempre con la bacchetta mi fa fluttuare e sposta le coperte per poi rimettermi a letto e, sta volta con le sue mani, senza utilizzo di alcuna magia, si avvicina e mi rimbocca le coperte. <<Dormi un po', tra un po' verrà servita la cena e arriverà anche a te. Rilassati un po', ma prima prendi questo>> mi avvicina un intruglio strano alla bocca
<<Posso sapere come si chiama?>> Domando Incuriosita

<<È una pozione per il sonno senza sogni, ti provoca sonnolenza e ti fa dormire tranquillamente come già ti avevo accennato prima>>

<<La ringrazio, era solo per scoprire una cosa nuova, nulla di più>> dico e subito dopo mi avvicino aprendo la bocca per prenderlo.
Poco dopo mi sento già particolarmente assonnata, l'ultima mia domanda rivolta a Poppy è <<come si chiama l'incantesimo per riparare le ossa?>>

<<Molto curiosa vedo, signorina Bane. Si chiama Brachium Emendo >> dopo questa frase pronunciata in maniera molto tenera non sento più nulla, i miei occhi si chiudono da soli e anche provando a lottare per stare sveglia la pozione ha la meglio e mi lascio andare ad un sonno profondo dal quale sicuramente non mi sveglierò entro cena.

Master, make me yoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora