OSCURITA'

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Jason osservò il suo viso riflesso nello specchio , erano bastati solo pochi giorni dal suo arrivo a Seaport per far di lui un uomo vecchio . Due vistose occhiaie incorniciavano i suoi occhi azzurri e la carnagione era divenuta grigia , come i suoi capelli castani secchi come paglia arsa dal sole .

La notte il Termitaio era insolitamente silenzioso , ma trovare la serenità per il riposo era divenuto sempre più arduo . I pensieri gli inchiodavano gli occhi al soffitto nonostante le membra implorassero un prolungato ristoro , insoddisfatto da quando aveva toccato il suolo a Seaport .

La sua esistenza poteva ripartire solo lontano da qui , perché Lisa , la ragione che l' aveva spinto ad affrontare quel viaggio , oramai era in un limbo indefinito e senza ritorno .

L' entusiasmo con cui Paul l' aveva accolto e tentava di coinvolgerlo nella sua lotta al sistema , non l' avevano scalfito . Che cosa mai avrebbe potuto rovesciare il sistema ? La rabbia di parte della popolazione ridotta in miseria nulla poteva contro la maggioranza di loro , indifferenti e servi dell' apparato governativo .

Si alzò dal letto e si diresse alla finestra per osservare la notte buia di Seaport .

Le luci del porto illuminavano le gigantesche portacontainer che stazionavano in attesa di ripartire con il loro carico per altri porti che i poveracci potevano solo immaginare . Il resto della città pareva avvolto dall' oscurità ,l' amministrazione doveva risparmiare sulla pubblica illuminazione e scoraggiare l' uscita dei cittadini dalle loro abitazioni.

Riuscì a scorgere la flebile luce delle candele che baluginava dalle finestre di alcuni appartamenti di fronte , c'era chi non si rassegnava all' oscurità e fabbricava con il sego candele che rivendeva al mercato nero .

Il candelaio ridivenne un mestiere , poco redditizio certo, ma perlomeno autonomo e lontano dalle asfittiche industrie affamate di operai e profitto .

Jason avanzò verso il bagno , desideroso di grattar via il sudicio del suo lavoro nelle squadre di sanificazione . Doveva attendere la notte quando la pressione dell' acqua era più forte anche se dalle tubature usciva sempre un liquido opaco ed inquietante .

Un diritto ad un bene essenziale come l' acqua era divenuto un privilegio ad uso esclusivo dei benestanti , a cosa si era ridotta questa umanità disperata , ricattata per avere condizioni di vita essenziali in un paese civile .

L' acqua scura scivolò lenta nel piatto doccia , percepì una flebile sensazione di pulito mentre indossava la tuta grigia da lavoro con la scritta " SAS " , squadre ambientali di sanificazione in bella vista ed osservò l' ora sul suo inseparabile orologio da polso . Erano da poco passate le tre ma non aveva più sonno , trangugiò in cucina quello che restava di una brodaglia marrone simile al caffè e decise di affrontare la notte di Seaport .

Due ore più tardi avrebbe iniziato un nuovo turno di lavoro , spazzare e vuotare cestini maleodoranti per le strade di Seaport per una paga giornaliera che a stento era sufficiente per l' essenziale .

Era evidente che un mercato parallelo ,fiorito nei sobborghi delle grandi città , rappresentava la strategia del popolo per contrastare la miseria .

Si acquistavano beni i cui costi erano divenuti altamente proibitivi , una borsa nera che aveva il suo quartier generale nelle periferie che il governo si ostinava ad ignorare .

Il tizio che gli aveva mostrato come svolgere il suo lavoro aveva un gigantesco foruncolo sul naso che aveva finito per deformarlo . Jason non poteva fare a meno di osservarlo con un misto di tormento e fastidio . Cosa fosse e quanto grave era probabile il tizio non l' avesse mai accertato , d' altronde non avrebbe potuto permettersi di pagare un medico per appurarne la natura , doveva rassegnarsi a veder sparire il suo viso deturpato da chissà quale mostruosità .

" Ci hanno costretti a scegliere fra mangiare o curarsi ." Jason rammentò le parole dei partecipanti all' assemblea al Termitaio . Una scelta impossibile perché in ogni caso entrambe erano interconnesse fra loro al punto da divenire inscindibili .

Percorse le strade avvolte nella penombra , incrociando alcuni tizi disperati che con l' aiuto di una torcia rufolavano nei cestini in cerca di qualcosa da mangiare , prima che vi arrivassero a banchettare ratti e scarafaggi . Jason represse un moto di disgusto salirgli alla gola , affrettò il passo dirigendosi al locale della signora Chen .

La mente con rapidità aveva elaborato un piano per allontanarsi da Seaport e voleva condividerlo con Nico o Lionel . Era sicuro che almeno uno di loro l' avrebbe trovato al locale di prima mattina ed aveva fretta di concordare le modalità di imbarco su una nave come clandestino , certo di poter contare sul loro appoggio e il loro silenzio .

Jason si stupì di come quel locale , quando ancora l' alba non aveva fatto capolino fosse pieno di una moltitudine di marittimi , operai e di agenti della polizia governativa che in apparenza si ignoravano reciprocamente .

Intravide Lionel appoggiato al bancone in compagnia di alcuni marittimi .

Era sicuro di poterlo trovare lì , Jason ricordò il suo viaggio sino a Seaport nascosto nel camion e Lionel ne incrociò lo sguardo mentre gli andò incontro invitandolo ad uscire .

" E' troppo rischioso qui . Ci sono troppi agenti . Se sei qui é perché hai ancora bisogno di me , giusto ?" Lionel gli sussurrò le parole osservando con la coda dell' occhio gli agenti che per ora parevano impegnati nei loro discorsi scurrili .

" Ho bisogno di imbarcarmi appena salpa una nave . Non importa dove , ma lontano da qui . Ti posso dare tutto quello che ho , non é molto ma troverò il modo di sdebitarmi . Dimmi dove e quando e io ci sarò . "

Lionel l' osservò mentre gli porgeva un rotolo di banconote arrotolate e lesse nei suoi occhi la disperazione .

" Nico parte stasera alle dieci . Dovrai trovarti di fronte al grande magazzino ortofrutticolo di Seaport puntuale . La nave é diretta in Europa a Rotterdam , sarà un viaggio lungo ma sicuro , salvo sorprese . "

Lionel si allontanò di nuovo per raggiungere gli altri al bancone , mentre Jason all' improvviso si sentì incredibilmente sollevato al pensiero di lasciare quel posto .

Una cosa però prima doveva portare a compimento , un' impresa così ardua da apparire un azzardo anche solo a pensarla .

Si diresse al punto di ritrovo per incominciare una nuova giornata di lavoro insieme a quell' orda di disperati .

Era a pochi passi dalla clinica del dottor Timmer eppure entrare lì dentro non sarebbe stato facile . Incrociò lo sguardo del tizio con il naso sfigurato , gli sorrise dandogli l' impressione di esser diventato stranamente loquace .

Jason sperava di carpire preziose informazioni per raggiungere l' interno della clinica e portare a compimento il suo proposito : fare del dottor Timmer , un uomo morto .



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