Jason percorse a passo veloce i sotterranei della clinica . Poteva sentire gli odori pungenti provenire dall' enorme cucina a piano terra e ed il rumore metallico delle pesanti pentole .Due uomini robusti con indosso un grembiule sudicio spingevano un carrello di ferro arrugginito su cui erano riposti i vassoi con il vitto pronto per esser distribuito ai pazienti . Nessuno ne notò l' ingresso , tutti parevano come automi sedati ed apatici .
Jason osservò l' orologio in fondo al corridoio , segnava quasi le tredici ed era evidente che occorreva elaborare un piano per affrontare il dottor Timmer . Sfiorò con la mano il coltello pieghevole nella tasca della tuta da lavoro ed imboccò la scalinata che l' avrebbe portato al settimo piano , l' ascensore a lato della rampa delle scale scendeva lentamente , forse il dottore era lì dentro , mentre lui si apprestava a salire per attendere il suo rientro .
Il lungo corridoio del settimo piano era immerso nel silenzio e mostrava una serie di ambulatori vuoti , Jason si accorse della presenza dell' addetto alle pulizie e del suo carrello di fronte allo studio del dottore , avrebbe dovuto attendere tre ore perché il tizio portasse a termine il suo lavoro . La smania lo devastava come un rogo in un pagliaio , più tempo trascorreva all' interno della clinica più aumentava il rischio che la sua presenza venisse notata con conseguenze catastrofiche .
Non riuscì a scorgere telecamere , sebbene non potesse escluderne la presenza . Non avrebbe voluto accanirsi contro l' addetto alle pulizie , inconsapevole anello di una catena che cingeva i polsi della popolazione stremata , ma la vista del pesante fermacarte in ottone sulla scrivania del medico sciolse ogni indugio .
" Homo homini lupus " in fondo le parole di Hobbes avevano trovato la loro conferma , per Jason non era un alibi certo , ma questione di sopravvivenza .
Il pesante fermacarte impattò sulla testa dell' uomo mentre chino sul wc ne lucidava l' interno con cura .
" Mi spiace , ma non avevo altra scelta ." Jason sussurrò le parole mentre il sangue fuoriuscì formando un rivolo all' interno del sanitario .
Non ebbe tempo di domandarsi se l' uomo era ancora vivo , spinse il carrello all' interno dello studio e sfilò le chiavi dell' addetto alle pulizie , richiudendo la porta , ed attese paziente il rientro del dottore . Mai un' attesa era parsa a Jason così snervante , se qualcosa non fosse andata per il verso giusto non gli restava altro che gettarsi dalla finestra terminando la sua esistenza esanime sul piazzale della clinica .
Non avrebbe mai permesso che lo catturassero vivo .
Osservò lo studio del dottor Timmer tutto era ordinato in maniera maniacale , la scrivania , i libri perfettamente allineati e le vetrate così nitide da sembrare assenti .
Seaport in tutto il suo squallore era davanti a Jason , osservò le enormi gru d' acciaio in lontananza , era solo questione di ore e l' oceano gli avrebbe regalato una nuova vita , solo ma fieramente libero .
Non riuscì a scorgere alcun sistema di videosorveglianza all' interno della stanza , Timmer fresco di nomina al Ministero era nel suo fortino ed in fondo non temeva all' interno della clinica per la propria incolumità .
Paul Engard ed il sindaco Willard invece avevano iniziato ad impensierirsi per la loro integrità in maniera più incisiva , le notizie del disagio a Seaport e nelle cittadine limitrofe giungevano alle loro orecchie così come l' incessante traffico di disperati che da clandestini tentavano di lasciare la città .
Se fosse peggio ignorare o reprimere era un dibattito che animava le cene a casa del sindaco , organizzate dalla moglie Wilma e la figlia Mary , invaghita del Ministro Paul Engard , al momento passione non ricambiata .
Le cene del sindaco erano un appuntamento settimanale imperdibile , discutere di politiche economiche e sociali gozzovigliando per ore era quanto di più distante dai bisogni di Seaport , la voragine tra la popolazione ed il governo oramai era divenuta abissale .
Jason osservò l' addetto alle pulizie e con sgomento si accorse che aveva cessato di respirare .
Ne rivoltò il corpo per adagiarlo sul pavimento del bagno e rammentò con dolore di averne incrociato lo sguardo al Termitaio durante l' assemblea di Paul .
Lo sconforto iniziò a minare le sue intenzioni . Avrebbe avuto il medesimo vigore nell' affrontare il dottore ?
Non ebbe tempo per essere assalito da altri dubbi , qualcuno introdusse la chiave nella serratura e Jason osservò l' orologio sulla parete nello studio che non segnava ancora le tre .
Socchiuse la porta del bagno , restando al suo interno , intravide la sagoma del dottor Timmer con indosso un completo elegante in lino color crema . Gli dava le spalle , appoggiò l' elegante borsa in pelle sura sulla scrivania e Jason ruppe gli indugi .
Timmer non ebbe modo di voltarsi , il coltello affondò nel collo , crollò a terra ed il sangue iniziò a defluire copioso inzuppando il pavimento ed il tappeto , con precisione chirurgica ne aveva reciso la carotide . Jason richiuse la porta ed imboccò la scala metallica esterna raggiungendo l' ingresso posteriore da cui aveva effettuato l' accesso .
Non aveva pensato a come avrebbe trascorso le ore che lo separavano dal suo imbarco , il corpo del dottor Timmer e dell' addetto delle pulizie sarebbero stati scoperti a breve e la polizia governativa avrebbe iniziato a pattugliare le strade ed il porto e nella peggiore delle ipotesi rivoltato la città come un calzino.
Cambiarsi d' abito e trovare rifugio in un luogo sicuro erano priorità indifferibili .
Si mescolò tra la folla , camminando a passo svelto . Aveva fame e sete , non aveva che pochi spiccioli ed era solo .
Ignorava che così era stato anche per Lisa , sola , assetata e disperata , vulnerabile come una bestia ferita . Si diresse al quartiere Termitaio , era impensabile raggiungere con un largo anticipo rischiando di dare nell' occhio .
Prima che la notizia di quanto accaduto alla clinica fosse di dominio pubblico era l' unico posto in cui si sentiva al sicuro .
La porta del suo minuscolo alloggio si aprì e si sentì alleggerito , come svuotato .
Non avrebbe mai pensato che la sua esistenza avesse imboccato una tale deriva . Mai come ora si era accorto di quanto l' assenza di Lisa facesse male .
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BLU
ActionBLU , così la popolazione chiama l' oceano con un misto di timore ed ammirazione , divide la misera realtà quotidiana da un mondo ignoto ma carico di aspettative . Fuggire , rischiando la propria vita , attraversando l' oceano o restare a Seaport...