Un lungo corridoio sotterraneo illuminato da vecchi neon si snodava come un lungo serpentone e numerose celle da ambo i lati lo rendevano simile ad un penitenziario di massima sicurezza . Le porte metalliche grigie avevano soltanto una piccola fenditura ,apribile solo dal personale , che serviva per introdurre il vassoio con il cibo e controllare il recluso , quando si rendeva necessario . L' interno era minuscolo e conteneva solo una brandina , un lavandino dallo smalto ingiallito , una maleodorante toelette alla turca e nessuna finestra che garantisse un ricambio d' aria o la sola vista di una fetta di cielo .
Il corpo di Lisa venne adagiato sulla brandina , indossava un camice monouso e i capelli erano stati rasati per prevenire possibili diffusioni di parassiti fra gli operatori della struttura .
Le pareti bianche erano piuttosto inquietanti , tutto troppo claustrofobico anche solo per trascorrervi pochi minuti , figuriamoci per giorni , settimane o mesi in cella senza aver nulla da fare se non osservare il soffitto o mal che vada dormire .
Il soffitto alto presentava un foro centrale minuscolo , apparentemente privo di significato , quasi ad infastidire chi sdraiato sulla brandina ne doveva sopportare per forza la vista .
Lisa si risvegliò dopo ore dall' incontro con Ed. Un pesante torpore le avvolgeva la testa , non aveva idea di quale giorno e quale ora fosse , oramai tutto aveva perso senso , persino il succedersi del tempo .
Osservò la minuscola cella e lentamente la disperazione dispiegò il suo mantello .
Come avrebbe trascorso le giornate lì dentro , in compagnia solo di sé stessa , spostando lo sguardo dal muro alla turca , dal lavabo al foro del soffitto ? Forse sarebbe impazzita fracassando la testa al muro oppure morta di inedia augurandosi che la fine giungesse rapidamente.
Un cartello metallico affisso alla porta della cella attirò la sua attenzione . Lisa lo lesse con trepidazione sperando che contenesse informazioni su quanto sarebbe durata la permanenza in quel cubicolo .
" GENTILE OSPITE, POICHE' IL SUO SOGGIORNO ALL' INTERNO DELLA SEZIONE IRRECUPERABILI HA CARATTERE ILLIMITATO DESIDERIAMO INFORMARLA DELLE DISPOSIZIONI A CUI DOVRA' ATTENERSI NEL SUO ESCLUSIVO INTERESSE.
I PASTI VERRANNO SERVITI SU APPOSITI VASSOI , ANDRANNO CONSUMATI IN TEMPI RAPIDI ED IL VASSOIO RESTITUITO ATTRAVERSO L' APPOSITA FENDITURA QUANDO UN' AVVISATORE ACUSTICO EMETTERA' IL SEGNALE PRESTABILITO . STARA' A LEI RESTARE ALLERTA , ALTRIMENTI SE NON LE SARA' POSSIBILE RICONSEGNARE IL VASSOIO NON AVRA' DIRITTO AD ALTRO CIBO ED ACQUA E DOVRA' ATTENDERE IL PASSAGGIO SUCCESSIVO.
LE RICORDIAMO ALTRESI' DI PRESTARE ATTENZIONE ALLE BLATTE CHE POTREBBERO INFESTARE LA CELLA FUORIUSCENDO DAL FORO DEL SOFFITTO O A POSSIBILI RATTI CHE TENTINO DI RISALIRE DALLO SCARICO DELLA TURCA .
DISSUADERE SUDDETTI OSPITI INDESIDERATI SPETTA A LEI , PERCHE' OCCORRE GUADAGNARSI IL CIBO ANCHE IN CELLA .
BUONA PERMANENZA IN QUELLA CHE D'ORA IN POI PUO' CONSIDERARE LA SUA ULTIMA DIMORA.
LA DIREZIONE DELLA SEZIONE DETENZIONE IRRECUPERABILI.
Lisa rilesse quel comunicato per ore , cercando di cogliervi ogni volta una sfumatura che le fosse sfuggita , tutto era così farneticante .
Forse si trattava di un' assurda beffa del colonello Ed Rock , un modo per convincerla a cedere ed accettare di lavorare nell' azienda ambientale a Seaport , sanificando squallide strade e luridi autobus cittadini, rinunciando al proposito di ritornare a casa , alla sua amata Ederville .
Avrebbe atteso il momento del pasto e richiesto con urgenza un colloquio con il colonnello , comunicandogli la decisione di restare a Seaport , attendendo tempi migliori per ritentare di raggiungere l' entroterra .
L' attesa diventò essa stessa un tormento . Attendere un segnale , ignorando quando sarebbe accaduto , rendeva tutto così frustrante . Si rannicchiò sulla brandina , mentre dall' esterno non arrivava alcun rumore neppure flebile . Era giunta in quel luogo sedata e ignorava cosa vi fosse all' esterno della cella , se altri disgraziati soggiornavano in quel sottomondo e vi fosse modo di interagire con essi .
Improvvisamente un suono assordante simile ad una sirena d' allarme la scosse , si precipitò d' un balzo alla porta mentre lo sportello si sollevò lasciando entrare un vassoio contenente cibo ed acqua .
Lisa cercò di attirare l' attenzione urlando con tutta la voce che aveva in gola , mentre lo sportello si richiuse senza alcuna possibilità di interloquire con qualcuno .
Si sedette sconsolata sulla brandina ed osservò il contenuto del vassoio . Una brodaglia in cui galleggiavano verdure , pezzi di carne e pane , dall' odore penetrante e poco invitante ed una ciotola metallica contenente acqua torbida .
La fame però ebbe la meglio e terminò il pasto in un baleno attendendo la restituzione del vassoio con un' angoscia che la divorava da dentro .
Ricordò il regolamento che menzionava blatte e ratti e iniziò a temere che attirati dall' odore della ciotola sporca e dalla sua presenza iniziassero a palesarsi ben presto . La debole luce che illuminava la cella forse si sarebbe spenta , l' unico modo per comprendere che la notte aveva fatto la sua comparsa e il buio l' avrebbe travolta inchiodandola ad una disperata solitudine .
Davvero esisteva un supplizio così terribile a cui un essere umano poteva sottostare ? Nessuna colpa poteva giustificare una tale pena , figuriamoci se il condannato aveva l' unico torto di inseguire il sogno di una vita differente .
Lisa cercò di mantenere il controllo, di non lasciarsi sopraffare dal terrore mentre d' un tratto la luce fu spenta ed il buio si impadronì della cella .
Riusciva a percepire flebili lamenti che provenivano dal corridoio , forse da altre celle .
Qualcuno agonizzava nelle celle accanto , vinto dall' inedia e dall' indifferenza .
La fame e la sete l' avrebbero consumata così come i rimorsi .
D' un tratto in testa cominciò a martellare una frase che la riportò indietro ai tempi di scuola .
" HOMO HOMINI LUPUS . " Questo era il sunto della vera natura dell' uomo .
Il lupo mangia quasi sempre gli agnelli , come nelle favole .
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BLU
AcciónBLU , così la popolazione chiama l' oceano con un misto di timore ed ammirazione , divide la misera realtà quotidiana da un mondo ignoto ma carico di aspettative . Fuggire , rischiando la propria vita , attraversando l' oceano o restare a Seaport...