L' ODORE DELLA LIBERTA'

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Tutti a casa Willard erano in fermento . La consueta cena settimanale era occasione per il sindaco di riunire gli amministratori delle altre cittadine ed i ministri in un ambiente confortevole e rassicurante . Il tema sicurezza aveva da tempo sconsigliato agli amministratori di riunirsi a Seaport e l' isola di Watland era apparsa la soluzione più ovvia .

Wilma e Mary , rispettivamente moglie e figlia del sindaco , avevano il loro bel da fare per organizzare una cena che fosse all' altezza degli invitati .

Tom era esasperato dalle continue lamentele delle due che sperava di tener lontane ed impegnate ad allestire l' evento .

La cena si sarebbe tenuta alle nove , orario che consentiva a tutti gli invitati di presenziarvi nonostante gli impegni . Wilma osservò impaziente l' orologio mentre impartiva ordini al personale che aveva assunto appositamente per la perfetta riuscita della cena . Starnazzava da ore dentro e fuori la grande abitazione , mentre Mary provava e riprovava abiti nel vano intento di trovarne uno che le donasse .

Tom rinchiuso nel suo studio annotava con cura le questioni da affrontare con urgenza , una su tutte il mantenimento dell' ordine cittadino . La polizia era sotto organico e stremata e di fatto non aveva il controllo della costa dove il disagio economico aveva surriscaldato gli animi della popolazione , inoltre nell' entroterra parte dei ribelli avevano ripiegato nelle zone sotto controllo governativo per la cronica mancanza di acqua .

La diga di Santa Rena era a secco da tempo , una gigantesca opera costata una fortuna e di fatto inutilizzabile . Non pioveva e il cielo non avrebbe annunciato pioggia a breve .

Il dissalatore secondo alcuni amministratori era una soluzione a breve termine , accontentarne pochi e scontentarne molti era un paradosso sotto gli occhi di tutti .

Il sindaco osservava la tavola imbandita con ogni prelibatezza , frutta e verdura avevano raggiunto prezzi stellari , per non parlare del pesce proveniente da zone in cui ancora il livello di inquinamento era accettabile ed il cui costo era triplicato negli ultimi tempi .

Lasciare i salari al di sotto della soglia di sopravvivenza per colpa della linea di austerità di Envard aveva prodotto disastri .

Tom aveva intravisto il personale posare i pesanti vassoi d' argento sul tavolo di servizio , indossavano eleganti abiti di lavoro ma anche loro erano parte di quella popolazione affamata ed arrabbiata , un senso di disagio e colpa l' aveva colto ed aveva faticato a reprimerlo .

Wilma e Mary scesero nel salone quando mancavano pochi minuti alle nove ed i primi invitati iniziavano ad arrivare .Tom sentiva le macchine avanzare sulla ghiaia del viale d' ingresso ed in lontananza gli elicotteri che atterravano sul piccolo scalo dell' isola .

Quante mani avrebbe stretto e quanti sorrisi di circostanza ricambiato , qualcosa gli diceva che il vento stava cominciando a soffiare in direzione contraria .

La sala a breve si riempì di donne in luccicanti abiti da sera e pompose acconciature e uomini in doppio petto , mentre a Seaport invece l' addetto alla vigilanza era già salito al settimo piano della clinica per sincerarsi delle ragioni del ritardo del dottor Timmer .

Avrebbe già dovuto esser in viaggio , ospite della cena del sindaco ma l' autista non l' aveva ancora visto scendere dallo studio , non era da lui ritardare senza avvisare alcuno.


La guardia fece la macabra scoperta alle sette e ventidue minuti , la procedura di allerta livello massimo fu attivata in tutta la città . Tutte le pattuglie disponibili furono dirottate a Seaport e la notizia di una taglia consistente su chi forniva informazioni utili a catturare l' assassino divenne di dominio pubblico .

Il sindaco venne raggiunto dalla tragica notizia appena furono serviti gli antipasti .

" Hanno trovato il corpo privo di vita del dottor Timmer nel suo studio ." Le parole del sindaco ammutolirono la sala . Paul Engard per primo prese la parola mentre un brusio di fondo iniziava ad animare gli ospiti .

" E' stata attivata l' allerta massima ? Possibile che le telecamere non abbiano rilevato l' intruso ? Non mi verrete mica a dire che il responsabile é interno alla clinica ?"

" Ma certo Paul . L' addetto alla vigilanza sta visionando le telecamere , ma é chiaro che non tutta la superficie della clinica é coperta da videosorveglianza . Io l' avevo detto che prima o poi la rabbia sarebbe esplosa ." Tom scosse il capo mentre Wilma e Mary parevano non aver compreso la gravità dell' accaduto e continuavano a portar cibo alla bocca .

Tom era basito , quelle due donne erano imbarazzanti senza doversi sforzare , incapaci di comprendere che la loro vita agiata avrebbe potuto sgretolarsi in un istante come una statua di sale .

La polizia a Seaport ovviamente brancolava nel buio , il dottor Timmer aveva molti nemici , troppi per non esser fatto fuori prima . La taglia consistente era l' unica speranza per dare un' identità al colpevole o i colpevoli .

Nel frattempo Jason si dirigeva a passo spedito verso il porto , erano le nove ed una manciata di minuti lo separava dal suo imbarco clandestino . Il luccichio delle volanti della polizia governativa attraversava il silenzio della notte , un megafono in lontananza invitava la popolazione a comunicare ogni notizia utile a stanare il colpevole , una generosa ricompensa avrebbe sciolto le lingue anche ai più reticenti .

Jason poteva sentire l' odore della libertà , era un misto di salsedine , alghe e legno ammuffito che diveniva sempre più intenso a mano a mano che si avvicinava alla meta . Persino il colore blu dell' oceano riusciva a vedere sebbene l' oscurità glielo facesse solo immaginare , blu intenso da restarne accecato , era un richiamo irresistibile tanto da uscire di senno .

All' improvviso un fascio abbagliante di luce lo colse alle spalle costringendolo a voltarsi .

" Metta le mani sulla testa e si volti lentamente ." L' eco del megafono scandì le parole lentamente ma con fermezza e Jason non ebbe dubbi che le parole fossero rivolte a lui .

Lo sportello di un auto si richiuse e l' uniforme grigia di un agente si avvicinò , Jason poteva vedere le manette luccicare accanto alla fibbia della cintura , riuscì solo a deglutire mentre con le mani intrecciate dietro la nuca un altro agente affiancò il primo .

" E' lui ? " La voce del primo poliziotto si rivolse ad un occupante dell' auto , Jason non riuscì a scorgere nessuno , solo la voce riconobbe . Con la violenza di un pugno nello stomaco comprese che tutto era finito .

Il profilo inconfondibile di Big Nose con il suo naso bitorzoluto , seduto accanto al finestrino della volante , gli sfilò davanti .

Due agenti si avvicinarono per accompagnarlo all' auto , ma Jason aveva già deciso .

Voltò le spalle e con uno scatto fulmineo puntò verso l' oceano .

Non si accorse nemmeno del proiettile che gli attraversò il costato e degli altri due che seguirono .

Correva ed era libero , perché aveva scelto come morire .

L' impatto con l' acqua fu l' ultima sensazione , prima di chiudere gli occhi per sempre .


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